A motivo della pandemia ci siamo tutti resi conto del grande errore fatto dall'organizzazione in questi ultimi 15 anni. Vendere a accorpare decine di migliaia di congregazioni ha trasformato le sale del regno in congregazioni POLLAIO.
Come ci veniva ricordato alle adunanze la disposizione era quella di usare meglio le sale del regno, riempirle almeno al 70% della capienza , vendere poi quelle in eccesso così da usare quei fondi per il progresso dell'opera. Mai scelta fu più azzardata e contro producente a livello spirituale e materiale.
Ora abbiamo sale del regno piene come i POLLAI. Con oltre 100 proclamatori per ogni auditorio sarà difficile riaprire mantenendo distanziamento sociale e un buon ricambio d'aria. Vediamo cosa ci riserverà il futuro.
Per ora la spiritualità sta calando in tutta la fratellanza avendo fermato ogni attività spirituale in presenza fisica. E non sembra vedersi una via di uscita a breve. Ecco perchè nell'altro post ho dato delle idee su come ripartire almeno per il ministero pubblico (sacrificio continuo visibile)
Speriamo di poter riaprire in sicurezza appena tutti i fratelli si saranno vaccinati con 3 dosi per l'estate 2022.
Un abbraccio
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L'ottimizzazione è un concetto più avvicinabile ad una multinazionale commerciale, o una Società di Capitali, piuttosto che al Popolo di Dio, nel quale vige la legge dell'amore, del "porgi l'altra guancia", fa agli altri quello che vorresti....ecc, tutte norme che piuttosto ti portano a "perdere", anziché guadagnare, a fare un passo indietro, pur di mostrare amore altruistico.
RispondiEliminaO almeno così dovrebbe essere...
Se poi, invece, a comandare solo le calcolatrici ed i software, anziché le Sacre Scritture, allora è tutta un'altra parrocchia...
Se per "ottimizzare" devo rendere difficile, se non impossibile, ad alcuni proclamatori, accedere alle adunanze, perché ho tolto loro la sala del regno e li ho mandati in un "pollaio" a km e km di distanza, percorrendo strade pericolose e scomode, sotto intemperie e clima non favorevole, forse si, ho risparmiato qualche soldino, ma non ho avuto amore per nessuno di loro.
Anzi, ho contributo a far raffreddare l'amore di questi proclamatori, perché di fatto, per accumulare una cifra maggiore in banca, impedisco loro di assistere agevolmente a tutte le adunanze e/o ai congressi , ecc.
E vi assicuro che ce ne sono di fratelli e sorelle ai quali, dalla sera al mattino, è stata chiusa la sala del Regno e sono stati mandati a tenere le adunanze (e/o le assemblee) in posti scomodi e distanti, con dispendio di tempo, energie, denaro nonché rischi e pericoli connessi al tragitto.
Chi ha pensato a tutti questi?
La parola di Dio ci insegna a sopperire al bisogno o a tagliare i fondi?
"appena tutti i fratelli si saranno vaccinati con 3 dosi per l'estate 2022."
RispondiEliminaMa hai presente la campagna No Vax dei fratelli (specie le sorelle a dir il vero) nelle congregazioni?
Come mai mi si è preso il nick? Io sono il primo Wise!
L'idea di Neemia è valida, turni in presenza usando l'attuale suddivisione dei gruppi, magari gli altri assistono all'adunanza collegati via zoom. Così è più semplice rispettare le regole del distanziamento e prevenire il rischio di contagio. Ma il semplice rivedersi e stare insieme avrebbe un effetto molto positivo. Resta il problema che lo scorso anno la Congregazione Centrale non ha sottoscritto il protocollo di intesa con il Governo con le regole per la riapertura dei luoghi di culto, come hanno fatto la Chiesa cattolica e altre confessioni appositamente convocate a Palazzo Chigi. Almeno, in Gazzetta Ufficiale l'atto non l'ho visto, può darsi che magari lo abbiano sottoscritto dopo ma non mi risulta. Senza quello, le sale possono riaprire? Qualche dubbio ce l'ho....
RispondiEliminaNon avendo l'Intesa con lo Stato non possiamo "trattare" con il Governo, ma con il Ministero degli Interni (che segue i culti "Acattolici" senza Intesa), con il quale l'accordo è stato firmato da più di un anno.
EliminaPer il vaccino, la posizione ufficiale del CD resta quella della volontarietà e della scelta personale, tranne qualche eccezione come nelle Betel. L'obbligo vaccinale è già in vigore solo per alcune categorie di lavoratori particolarmente a rischio (di contagiare o essere contagiati), dubito però che verrà generalizzato. Il green pass è altra cosa, in teoria lo si può ottenere anche con un tampone, non necessariamente vaccinandosi. Mostrare il green pass per accedere a una adunanza in presenza? Mah, non so fino a che punto l'organizzazione lo imporrebbe, anche perché non sarebbe saggio accedere con il green pass e poi una volta dentro dimenticarsi delle mascherine, del distanziamento e tornare ad abbracciarci come se con il green pass siamo diventati tutti immuni. Nemmeno con il vaccino siamo sicuri di esserlo, e purtroppo il green pass sta contribuendo a far abbandonare ogni prudenza. Detto questo, però, ho il dubbio che la decisione di non riaprire le sale sia dettata da altre motivazioni che non riesco ad afferrare, forse un problema di costi che impongono i protocolli per tenere le riunioni, tra sanificazioni, gel, mascherine e quant'altro. Soldi a Warwick non ce n'è....
RispondiEliminaLe uniche ragioni sono legate al proteggere la salute dei presenti. I protocolli prevedono gel e mascherine e pulizie accurate. Nulla di particolarmente costoso. Circa il Green Pass, in Italia non sarà mai richiesto per accedere ai luoghi di culto.
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RispondiEliminaE' arrivato anche da noi il bivio imposto legalmente da Cesare: o Green Pass o niente lavoro. E adesso siamo al dunque, anche nella fratellanza.
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