Colgo l'occasione di dire a tutti che sono stato al primo giorno di congresso. Ero molto curioso di sentire cosa avrebbero detto all'ultimo discorso della giornata. Ha fatto il discorso il fratello Falone. Purtroppo per me è stata una delusione!
Hanno parlato che nella risposta di Gesù a Mt 24:3 ci sono tre illustrazioni. Quelle delle dieci vergini, quella dei talenti e delle pecore e capri. Lezioni per noi: Essere vigilanti, essere diligenti, essere leali. Ricordo le centinaia di spiegazioni date a queste tre illustrazioni e che ho studiato parola per parola. Ora tutto si è ridotto a tre lezioni. Perfino non esiste più la questione dell'opera di predicazione e relativa separazione delle persone. Ebbene io accetto che queste siano tre parabole, ne sono convinto anch'io. Potrei essere d'accordo con le prime due lezioni, vigilanti e diligenti. Ma la terza è chiaramente sbagliata! Hanno detto che ci insegna la lealtà al CD, ai Comitati di filiali, ai sorveglianti di circoscrizione e infine agli anziani di congregazione. Non può essere così. La parabola parla di coloro che fanno del bene ai fratelli di Cristo, che siamo tutti noi o coloro che ubbidiscono a Dio. Gesù lo spiega chiaramente, chi è mio fratello, sorella, padre, madre, ebbene coloro che fanno la volontà del Padre (MT 12:47-49) Non ha nulla a che fare con la lealtà!
Ma la cosa più grave è che hanno dimenticato la parola che precede quella delle dieci vergini, quelle che va da Mt 24:45-51. Non fatevi ingannare dalla divisione dei capitoli, 24 e 25. La risposta parte da Mt 24:4 e va fino alla fine del capitolo 25. Perché quella dello schiavo fedele e saggio non è nient’altro che una parabola, non è una profezia che indica la venuta dello schiavo. La lezione di questa parabola potrebbe essere la fedeltà ai propri compiti o responsabilità come cristiani ma di certo essa non indica in fatto che un piccolissimo gruppo di uomini sarebbero stati il canale di Dio che avrebbero dato luce spirituale. Non esiste biblicamente nessun corpo direttivo al di sopra di tutti! Noi siamo tutti fratelli, Cristo lo ha insegnato molto bene e lo ha ribadito anche agli apostoli. Questo non significa che non debba esistere una organizzazione che dirige l’attività dei cristiani, è giusto che ci sia ma non deve essere nelle mani di pochi e questi devono riconoscere il fatto che non sono superiori ai fratelli in nulla. Non hanno in mano i sacri oracoli di Dio, non sono gli unici dispensatori di luce divina. Altrimenti avremmo nove papi!
Insomma tutta la nostra organizzazione deve essere ripensata, completamente modificata. Ne ho parlato con diversi fratelli e sorelle di questo. La grande difficoltà che vedo è che non si riesce a distaccarsi dal corpo direttivo. Quel corpo è finito per diventare più importante di Geova, Cristo e della Bibbia. È proprio un costrutto mentale che ti spinge solo in quella direzione. Qualunque persona che non ha un simile background e si mette a leggere Mt 24 e 25 capisce subito che anche il racconto dello schiavo saggio è una parabola. Accenno anche al fatto che i membri del CD hanno a loro volta molta confusione nella mente. Nella W13 di luglio per introdurre tale racconto hanno il sottotitolo “Quando si adempie la parabola”. Ma se è una parabola al limite puoi dire “Quale lezione traiamo da questa parabola”. Kennet Cook spiegando la parte in merito a questa parabola sullo schiavo malvagio disse: “Questa non è una profezia!” Quindi sullo schiavo buono e saggio è una profezia, sullo schiavo malvagio è una parabola! Che confusione! Ma la parabola è una non due! Accenno anche al fatto che durante il discorso Falone cita Proverbi 4:18 per indicare nuova luce spirituale portata dal CD. Ma come si fa a non capire che questo versetto non indica che ci sarebbe stata nuova luce spirituale! Indica solo che la via del giusto diviene sempre più luminosa perché la condotta giusta porta buoni risultati! Non ha nulla a che fare con nuovi intendimenti. Anche che qua il costrutto mentale che ci hanno creato ci impedisce di afferrare una spiegazione semplice.
Comunque tornando al brano di Mt 24:45-51 il punto focale di tutto è una parolina: “arrivando”. La trovate in Mt 24:46. Questa è una parola citata 8 volte nei due capitoli di Matteo e tutte le 8 volte si riferisce alla venuta di Cristo durante la grande tribolazione. Ancora una volta il CD spezzetta la parabola dello schiavo saggio dicendo che alcuni aspetti si sono già avverati e altri si avvereranno durante la grande tribolazione. Questo è un modo di fare illogico e incoerente. La parabola va considerata tutta assieme. La domanda che Gesù pone è: “Chi è realmente lo schiavo fedele e discreto che il suo signore ha costituito sopra i propri domestici per dar loro il cibo a suo tempo?” E la risposta è: “Felice quello schiavo se il suo signore, arrivando, lo troverà a fare così!” Solo dopo l’arrivo di Gesù viene identificato lo schiavo fedele, NON prima. Dire di essere lo schiavo fedele prima significa essere presuntuosi!
Anche Geoffrey Jackson lo disse di fronte alla corte australiana! Poi nei fatti lui e gli altri invece sostengono di essere lo schiavo fedele. Che totale incoerenze e vera presunzione! Alla fine una persona che pensa in maniera logica senza un costrutto mentale sulla questione trae la conclusione che ogni cristiano è come quello schiavo che deve dimostrare di essere fedele ai propri compiti. Trae inoltre la conclusione che sarà Cristo a stabilire se sei stato fedele oppure no, come Cristo dirà chi è pecora o capro. Semplice!
Congresso 2023 Siate pazienti -
Riflessioni sul giorno di Sabato link :
anonimo1914191918 giugno 2023 alle ore 08:38
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anonimo1914191910 giugno 2023 alle ore 07:53
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