Conclusione breve : La disciplina deve esser applicata dall'assemblea (grande o piccola) della congregazione stessa alla quale appartiene l'offensore. ( Rispettando la privacy di ogni individuo )
( oggi la disciplina viene applicata solo dai comitati giudiziari, questa direttiva non è biblica ma è stata introdotta durante e dopo la Presidenza Knorr, in particolare dopo un grande scandalo di natura sessuale avvenuto alla betel di New York , poi strutturata nel corso degli anni 60/90)
La Sacra Bibbia versione Diodati :
Matteo 18:
15 ORA, se il tuo fratello ha peccato contro a te, va' e riprendilo fra te e lui solo; se egli ti ascolta, tu hai guadagnato il tuo fratello. 16 Ma, se non ti ascolta, prendi teco ancora uno o due, acciocchè ogni parola sia confermata per la bocca di due, o di tre testimoni. 17 E s'egli disdegna di ascoltarli, dillo alla chiesa; e se disdegna eziandio di ascoltar la chiesa, siati come il pagano, o il pubblicano. 18 Io vi dico in verità, che tutte le cose che voi avrete legate sopra la terra saranno legate nel cielo, e tutte le cose che avrete sciolte sopra la terra saranno sciolte nel cielo. 19 Oltre a ciò, io vi dico, che, se due di voi consentono sopra la terra, intorno a qualunque cosa chiederanno, quella sarà lor fatta dal Padre mio, che è ne' cieli. 20 Perciocchè, dovunque due, o tre, son raunati nel nome mio, quivi son io nel mezzo di loro.
Il metodo di Gesù o quello dei comitati giudiziari
cosa dice in realtà la Bibbia ?
Alcuni obiettano che qui Gesù stia parlando di offese personali come calunnia e frode.
Nella prassi odierna si agisce così : se il fratello Taldeitali calunnia Vattelapesca, Vattelapesca dovrà seguire i passi disciplinari dettati da Gesù in Matteo 18 saltando la parte del versetto 17 in cui si dice di parlare alla congregazione/chiesa. Infatti, dopo aver parlato con taldeitali a Vattelapesca rimane solo un passo da fare "andare dagli anziani". 2 anziani indagheranno/accerteranno l'accaduto e se ci sono gli estremi verrà formato un comitato giudiziario che deciderà per la disassociazione di Taldeitali impenitente o per una riprensione.
Solo in parte è vero. Questa argomentazione risulta nei fatti molto semplicistica. Inoltre come possiamo notare il metodo dei comitati giudiziari salta alcuni passi fondamentali e rende la parola di Dio azzoppata nella prassi attuale dei testimoni di Geova.
Non esiste nella Bibbia alcuna prova che Gesù, Paolo o i primi cristiani avessero adottato un sistema giudiziario strutturato e complesso con comitati giudiziari tenuti a porte chiuse e che questi agissero autonomamente dall'intera ekklesia/congregazione.
In primo luogo nell'intera Bibbia non si fa nessuna menzione di comitati giudiziari nelle congregazioni del primo secolo e lo stesso Gesù non li menzionò mai come prassi nella disciplina all'interno delle congregazioni.
In secondo luogo non abbiamo motivo di ritenere che il metodo di Gesù non possa essere esteso a tutti i tipi di offese o peccati gravi nelle congregazioni. Il metodo di Gesù può essere un modello generale di come trattare la disciplina nelle congregazioni.
Un terzo aspetto riguarda il desiderio da parte di tutte le organizzazioni o religioni organizzate in modo gerarchico di escludere ogni passo biblico che conferisce potere ai membri dell'intera congregazione, Questa teologia classista babilonica incentra il potere solo ad una classe "nominata" ed imposta alla comunità dei credenti.
Qual'è dunque il metodo corretto
per far funzionare la disciplina nelle congregazioni ?
Se un fratello che chiameremo A viene a conoscenza ed è testimone oculare/diretto che il fratello B, a titolo esemplificativo, ha commesso adulterio e tradito il coniuge, A dovrebbe parlare con B cercando di indurlo al pentimento e smettere la sua azione sleale verso il coniuge. Tutto si risolverebbe quando il fratello B fa ammenda del suo errore e confessa alla consorte l'accaduto. A non deve informare il coniuge di B si affiderà alla sua parola di aver sistemato la cosa con il coniuge. Tutto finisce li.
Se il fratello B nega e non accetta l'aiuto dal fratello A dopo alcuni tentativi andati a vuoto A cercherà 1 o 2 fratelli (C e D) imparziali e maturi, profondi studiosi delle Scritture ( non è detto siano anziani) e cercheranno di sistemare la questione parlando a B. Se B non ascolta allora seguiranno altri passi disciplinari.
Se B non ascolta dopo vari tentativi fatti da A e da C e D, allora A si rivolgerà alla congregazione attraverso i suoi rappresentanti che informeranno la congregazione in assemblea. Ovvero all'intera congregazione composta di fratelli e sorelle consacrati. La congregazione in ultima analisi, disse Gesù, dovrà decidere se espellere il trasgressore e toglierli lo status di fratello/sorella.
( come fare questo potrà essere oggetto di discussione, qualsiasi metodo deve essere neutro non esporre l'accusato a nessun processo pubblico e non deve violare la privacy di nessun fratello, ma Gesù disse che deve essere l'intera congregazione a decidere se disassociare o meno e non un comitato auto nominatosi tale da anziani non scelti dall'ekklesia )
Cosa implica la disciplina finale della congregazione ?
Una volta espulso il fratello B non sarà mai trattato male dalla congregazione. Gesù disse di trattarlo come un esattore di tasse o uno delle nazioni. Gesù voleva dire che B avrebbe perso il privilegio della fratellanza . Tutte le regole odierne stabilite dalla nostra organizzazione come il non salutare un espulso, evitarlo del tutto e tutto il resto che ben conosciamo non hanno alcuna base biblica e nessun sostegno scritturale. Inoltre la responsabilità dell'applicazione di questa disciplina ricade nei singoli e alla loro coscienza più o meno rigida o liberale, non deve essere imposta da altri.
Un ex fratello sarà trattato come trattiamo i vicini o i conoscenti con la quale ci troviamo a che fare ogni giorno nelle attività quotidiane. Con le gentilezze e le cortesie dovute con tutte le buone maniere di cristiani.
Gesù insegnò l'amore e lui stesso tratto anche con uomini delle nazioni, dedicando tempo ed energie a tutti indistintamente.
Neemia