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QUESTO BLOG INCORAGGIA RIFORME BIBLICHE CHE POSSONO RIPORTARE IL CRISTIANESIMO SINCERO E GENUINO NELLA CONGREGAZIONE .

venerdì 26 aprile 2024

Serie - Riflessioni inviate anche ai singoli membri del corpo direttivo.

 

Trasferimenti/raccomandazioni




Dei fratelli si trasferiscono di congregazione e vengono raccomandati. Nella lettera di trasferimento vi sono delle informazioni non positive, ciò è stato fatto anche sotto la voce: “questioni confidenziali”.

I nuovi corpi degli anziani dopo avere esaminato la lettera di trasferimento incaricano degli anziani di telefonare, scrivere, di incontrarsi di persona con degli anziani dove provengono i fratelli per avere dei chiarimenti, anche su questioni irrilevanti.
A volte l’iniziativa è stata presa dal comitato di servizio.
Infine, i corpi degli anziani si scaricano a vicenda la responsabilità dicendo: “noi l’abbiamo raccomandato e per noi la questione è chiusa”; “noi l’avremmo raccomandato al sorvegliante se non vi erano scritte delle cose negative”.

I fratelli delle sopraelencate esperienze, oltre a non essere mai stati consigliati, erano ignari di ciò che hanno scritto sul loro conto (non sono mai stati ascoltati per dare la loro testimonianza). È inevitabile che si sono sentiti traditi, pugnalati alle spalle, trattati ingiustamente. Spesso e volentieri i sopraindicati fratelli vengono bollati dagli anziani e non raccomandati per diversi anni perché tengono fede al contenuto della lettera e sono considerati e trattati con diffidenza.


Procedure che consentono alle opere della carne, come vendetta/tradimento, di proliferare tra i nominati



Questa procedura consente di manifestare uno spirito di vendetta. Questi tradimenti sono una mancanza di lealtà.

Salmo 55:12-14 “Non è un nemico a insultarmi, altrimenti lo sopporterei; non è un avversario ad attaccarmi, altrimenti mi potrei nascondere da lui. Ma sei tu, un uomo come me, mio amico e mio intimo conoscente. Ci legava una stretta amicizia; andavamo alla casa di Dio con le folle”.

Le sopraelencate esperienze sono una rappresentanza delle molte e ordinarie testimonianze surreali, nonché fatti accertati dalla filiale. Portando all’attenzione il contenuto della lettera di coloro che si trasferiscono non si violerebbe nessun principio biblico, ne leggendo la lettera, così facendo tutti possono imparare l’importanza di essere onesti, leali e non si darebbe adito alle consuete opere della carne.

Questa procedura consente di manifestare uno spirito di vendetta. Questi tradimenti sono una mancanza di lealtà.

Matteo 11:19 “Comunque, a dimostrare che la sapienza sia giusta sono le sue opere”.




Ilresiliente191418 aprile 2024 alle ore 21:07





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58 commenti:

  1. Queste esperienze caro ilresiliente1914 dimostrano ciò che sostengo da decenni, gli anziani e i corpi degli anziani sono la causa principale insieme alle direttive dell'organizzazione dello sflacelo nelle congregazioni e del proliferare di una cultura dell'ingiustizia tra i nominati che di conseguenza genera sfiducia, tradimento e cattiva reputazione nel territorio.

    Non a caso la reputazione dei testimoni di Geova come organizzazione è al più basso livello dai tempi di Manasse e dei re infedeli.

    Si dovrà chiarire che lo schiavo malvagio rappresentano tutti quegli anziani e sorveglianti che sono divenuti malvagi compresi membri preminenti dell'organizzazione in qualsiasi rango abbiano operato dal cd all'ultima congregazione.

    Attualmente almeno il 90% degli anziani non hanno le qualifiche per essere nella loro posizione

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    1. Pienamente d'accordo - Rivelazione 2,3.

      “Geova ti benedica e ti custodisca. Geova faccia splendere su di te il suo volto e ti mostri favore. Geova alzi verso di te il suo volto e ti conceda pace”’.
      Numeri 6:24-26.

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    2. tal dei tali e quali27 aprile 2024 alle ore 11:20

      Mission impossible, sono pienamente concorde con te. La filiale è diventata un azienda, per non parlare del mobbing che si fa a gente umile che si fa in 4 per gli altri. Capita di sentirti ridicolo, usato e criticato..... Geova renderà giustizia. Ma non se ne puo veramente piu fratelli.

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    3. Caro 007 mission impossible, ho suddiviso in 11 parti l'indimenticabile e surreale articolo: Ci fidiamo del modo di agire di Geova? W Febbraio 2022 - ARTICOLO DI STUDIO, per la:

      Serie - Riflessioni inviate anche ai singoli membri del corpo direttivo.

      Se ritieni di pubblicare anche queste informazioni, o alcune di esse, sentiti libero di apportare le modifiche che ritieni opportune.

      Quando mi darai l'ok, le pubblico.

      Buona giornata a tutti.

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    4. Fratello ilresiliente1914 potresti inviare le prime 2 parti oggi, poi a seguire 2 parti al giorno e cosi da completare il tutto in una settimana o poco più

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    5. Serie - Riflessioni inviate anche ai singoli membri del corpo direttivo.

      Gesù, il nostro modello, ha dimostrato di preoccuparsi profondamente dell’effetto che le sue parole potevano avere sugli altri e si assicurava che giungessero alle giuste conclusioni.

      Quindi, a sua somiglianza, proviamo a chiederci: “che effetto stanno avendo alcune vostre comunicazioni sul modo di pensare dei fratelli e sui loro sentimenti?

      w88 1/9 p. 15 par. 9 Ci interessa vederci come ci vedono gli altri, specialmente come ci possono vedere Dio o Satana? È necessario essere onesti nell’analizzarsi a fondo e voler veramente cambiare. È molto facile ingannare sé stessi. (Giacomo 1:23,24) Quante scuse troviamo a volte per giustificare la nostra condotta! (Confronta 1Samuele 15:13-15, 20, 21,24). E quant’è facile dire: “Si sa, nessuno è perfetto!” Satana questo lo sa molto bene, si approfitta della nostra imperfezione. (2Samuele 11:2-27)

      Quando comunichiamo, è fondamentale riconoscere che non dobbiamo: “eludere, violare i principi biblici; impartire degli insegnamenti, istruzioni, consigli senza una base scritturale con esaustive, chiare e logiche spiegazioni; entrare nelle questioni personali; non rispettare e giudicare la coscienza e i diritti fondamentali degli altri di decidere entro i principi biblici; comunicare in modo imparziale, dogmatico, contradditorio, ambiguo, ipocrita e non veritiero”.

      È basilare riconoscere che i fratelli hanno dedicato la loro vita a Geova e considerano la sua Parola ispirata come l’unica autorità assoluta.

      Il cibo spirituale che proviene dall’organizzazione di Geova li aiuta a comprenderla solo a condizione di quanto sopra elencato.

      Ci fidiamo del modo di agire di Geova?

      W Febbraio 2022 - ARTICOLO DI STUDIO 6

      1° Parte

      FIDIAMOCI DI GEOVA QUANDO RICEVIAMO ISTRUZIONI

      Par.7 "Senz’altro siamo assolutamente convinti che Geova fa sempre ciò che è giusto. Quello che potrebbe riuscirci difficile invece è fidarci degli uomini che lui usa. Potremmo chiederci se nell’organizzazione di Geova chi ha un certo grado di autorità segue veramente le istruzioni di Geova o se invece agisce di propria iniziativa. Nei tempi biblici alcuni potrebbero aver pensato la stessa cosa. Ritorniamo agli esempi del paragrafo 3. Un parente dell’uomo che fu ucciso per aver infranto la legge sul sabato avrebbe potuto chiedersi se, prima che venisse emessa la condanna a morte, Mosè avesse davvero consultato Geova. E un amico di Uria l’ittita, la cui moglie aveva commesso adulterio con Davide, avrebbe potuto concludere che Davide avesse abusato della sua posizione di re per sfuggire alla punizione che meritava. La questione è semplice: non possiamo dire di fidarci di Geova se non ci fidiamo degli uomini che lui usa per guidarci, uomini di cui lui si fida".

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    6. È lodevole che desiderate accrescere nei fratelli la fiducia in coloro che hanno un certo grado di autorità.

      La disposizione degli anziani è scritturale e amorevole.

      Vi faccio notare che, mentre in molti articoli della Torre di Guardia, vengono rispettati dei parametri scritturali e di comunicazione, in questo articolo essi sono lacunosi.

      Seguono delle osservazioni a sostegno della mia affermazione.

      Non vi è nessun passo biblico a sostegno di ciò che viene sostenuto.

      Ci sono asserzioni perentorie, prive di contestualizzazione.

      Si giudica gli altri in questioni di coscienza.

      Questo modo di comunicare può causare sensi di colpa ingiustificati; inoltre ostacola la facoltà di ragionare.

      Le opinioni personali sono presentate come dogmi.

      Sono le qualità spirituali che valgono agli anziani la fiducia della congregazione.

      Anche in questa rivista, riconoscete che, a motivo dell’imperfezione si commettono degli errori; quindi le istruzioni, i consigli e insegnamenti del Corpo Direttivo, potrebbero essere il vostro punto di vista, non quello di Geova.

      È razionale porsi la sopraelencata domanda in quanto gli uomini che Geova impiega sono imperfetti, e le numerose testimonianze e altrettanto i fatti verificati dalle filiali di tutto il mondo rivelano che nell’organizzazione di Geova chi ha un certo grado di autorità non segue sempre le istruzioni di Geova e agisce di propria iniziativa.

      Geova viene descritto come una persona categorica, che ha sempre incondizionatamente fiducia in chi ha un certo grado di autorità, indipendentemente dalla loro condotta, da come trattano gli altri.

      È una comunicazione che non trasmette onestà, verità, amore, empatia, umiltà e fiducia negli altri.

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    7. Resiliente1914 grazie per questi post incoraggianti e scritturali stai certo che sta avendo il suo effetto .

      Geova ed il Signore ti sostengano mentre scrivi queste informazioni al riparo dai volenterosi carnefici teocratici al soldo del diavolo

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    8. Caro 007 mission impossible, ti chiedo se ho pubblicato: 7°, 8° parte (non mi ricordo), dalla Serie - Riflessioni inviate anche ai singoli membri del corpo direttivo. Ti chiedo questo perché vedo solo le altre che ho pubblicato: 1-6; 9.
      Grazie

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    9. si pubblicata oggi la parte 7 e in programma la 8 domani mattina già impostata. Se vai su Home page in alto a sinistra oppure su archivio Blog a destra li trovi tutti fino al 7 di oggi

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  2. Caro fratello, hai mai ricevuto una risposta dalla sede centrale?

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    1. Giudici 6:25-27 "Quella notte Geova gli disse: “Prendi il giovane toro di tuo padre, il secondo giovane toro, quello che ha sette anni; demolisci l’altare di Bàal che appartiene a tuo padre e abbatti il palo sacro che gli sta accanto. In cima a questa roccaforte erigi un altare a Geova tuo Dio con delle pietre disposte in fila; dopodiché prendi il toro e offrilo in olocausto sui pezzi di legno del palo sacro che avrai abbattuto”. Perciò Gedeone prese 10 uomini fra i suoi servitori e fece proprio come Geova gli aveva detto. Tuttavia aveva troppo timore della casa di suo padre e degli uomini della città per farlo di giorno, per cui lo fece di notte".

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    2. il resiliente, ti ringrazio per avermi risposto, ma non riesco a capire come questo racconto possa rispondere alla mia domanda.
      Vorrei solo sapere se ti hanno mai risposto a queste tue riflessioni che hai inviato.

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    3. Deserto: Si, questo lo vorrei sapere anche io. Hai avuto una reazione dalla sede mondiale? Se si, allora dicci per favore, quale è stata la reazione. E spiegaci come trovare l'indirizzo adatto e non quello della sottosegretaria del custode. Grazie.

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    4. Caleb figlio di Iefunne29 aprile 2024 alle ore 09:02

      @Anzianochesa, da quello che ho capito non può rivelare i dettagli, altrimenti si esporrebbe a ritorsioni, come Gedeone agisce in segreto o di notte

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    5. Caleb figlio di Iefunne. Esatto - Proverbi 22:3 "Accorto è chi ha visto la calamità e va a nascondersi, ma gli inesperti son passati oltre e devono subire la pena".

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    6. Caleb e Resiliente: vorrei capire, se queste riflessioni e lettere inviate ai membri CD che se non erro ho letto sono state anche firmate, come farebbe una risposta qui a creare problemi? Non è già questa pubblicazione un modo per essere identificato? 🤔🤔

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    7. Caro FINEAS.
      In precedenza ho dato una spiegazione esaustiva.

      Ho inviato nel corso del tempo numerose lettere al Corpo Direttivo (diverse erano lunghe una decina di pagine). In queste lettere scrivevo che diversi membri del Corpo Direttivo le avevano ricevute in modo succinto (solitamente non più di due pagine). Anche nella lettera dei singoli membri del Corpo Direttivo scrivevo che era stata inviata la medesima (con più informazioni) ai membri del Corpo Direttivo (scrivevo una sigla identificativa). Queste lettere sono datate. Inoltre compare il nominativo, sono firmate, e vi è scritto l'indirizzo (tutto pura fantasia). Così facendo, ho pensato che potrebbero essere inviate anche alla filiale Italiana ed altro. Oltre ad avere scritto numerose lettere, vi sono altri motivi per cui non mi identifico. Ad esempio, se tu scrivi anche una sola lettera come ho fatto io, gli anziani della tua congregazione che ricevono copia, è facile che desiderano venirti a trovare. Poi ti lascio immaginare cosa può succedere, specialmente se i tuoi anziani sono degli "scogli nascosti, lupi rapaci" (hai cercato di smascherarli più volte, anche se mentono spudoratamente, e si coprono a vicenda). Se poi dovessi scrivere numerose lettere, cosa potrebbe accadere?

      L' ho fatto primariamente per una questione di coscienza, per amore per la giustizia. Michea 6:8 "Egli ti ha spiegato, o uomo, ciò che è bene. E che cosa richiede da te Geova, se non di praticare la giustizia, di amare la lealtà e di camminare con modestia insieme al tuo Dio?".

      Buona giornata a tutti.

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    8. Grazie ilresilente per la tua risposta. Volevo anche io scrivere una lettera alla filiale italiana ma avevo il dubbio che gli anziani venissero contattati. Me lo hai chiarito.

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    9. Quindi non le hai firmate realmente, le hai falsificate con un nome di fantasia (spero non di qualche altro poveraccio) che quindi non avendo trovato raggiungimento da parte di chi ha verificato sono andate nel cestino.
      Ho capito bene?

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    10. Caro Fineas io penso che lui le ha firmate con un nome di fantasia e con un indirizzo preso a caso. Il CD o qualcuno del reparto Betel di Warwick dopo averle lette le avrà girate alla Betel italiana la quale avrà risposto inviando una lettera all’indirizzo segnalato nella lettera e una copia della medesima al corpo anziani della congregazione a cui appartiene il territorio indicato da questo indirizzo scelto a caso qua in Italia. Quindi le sue lettere non sono state cestinate ma le risposte date dalla Betel saranno andate perse o restituite al mittente. Di certo il corpo anziani a cui appartiene l’indirizzo avrà ricevuto sia la sua lettera che la risposta della betel di Roma.

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    11. Caro Lemuel, se scrivi una lettera alla Betel, tale lettera verrà poi spedita al tuo corpo anziani con la risposta della Betel. Inoltre la risposta che tu riceverai dalla Betel sarà anche quella che verrà inviata al tuo corpo anziani la quale però conterrà ulteriori informazioni che tu non riceverai. Queste informazioni sono date solo al corpo anziani le quali specificheranno quali azioni intraprendere nei tuoi confronti. Le azioni implicheranno una visita pastorale e anche dei consigli, questo è il minimo che ti devi aspettare. Hai fatto bene a non scrivere!

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    12. A Lemuel. Se scrivi alla Betel la tua lettera verrà poi girata al tuo corpo anziani assieme alla risposta che tu riceverai. Ovviamente la risposta che gli anziani riceveranno sarà leggermente diversa dalla tua. Essa conterrà anche come agire nei tuoi confronti. Ciò può comportare che riceverai una visita pastorale ed eventuali consigli. Questo chiaramente dipende dal contenuto della tua lettera. Io ho scritto parecchie volte alla Betel ma non è servito a nulla. Benchè abbia fatto notare situazioni errate le loro risposte sono sempre dello stesso tono e cioè: sii umile, noi abbiamo ragione e tu hai fatto una sbaglio. Perfino mi è stato detto che ho sbagliato anche solo per il fatto che ho scritto! Non mi è mai capitato una sola volta che loro ammettessero di avere sbagliato!

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    13. Benfatto caro ilresiliente1914

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    14. Anonimo caro, la Betel prima di inviare lettera cpp ad anziani deve verificare l'appartenenza dello scrivente ad una congregazione. Se le lettere hanno nome fasullo, non verrà inviato nulla a nessuno perché semplicemente non c'è un mittente riconducibile ad un CDA.
      Quindi anche se firmata diventa come una non firmata, da cestinare.
      Fidati

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    15. Betelita clandestino2 maggio 2024 alle ore 11:44

      Non è come dice Fineas.
      La betel non tiene archivi, può solo in base all'indirizzo fornito contattare gli anziani della congregazione del territorio assegnato. Ad esempio quando uno richiede unostudio biblico la betel invierà la richiesta alla congregazione che cura il territorio di quella richiesta

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    16. Betelita europeo anonimo2 maggio 2024 alle ore 14:26

      A Fineas. Scusami Fineas ma ti sbagli. La Betel non conosce i nomi dei proclamatori appartenenti ad una congregazione. Quindi sulla base dell’indirizzo invia al CA la risposta e anche al fantomatico fratello e al suo indirizzo che è esistente, quindi vero. Io potrei firmare una lettera con il nome Marco Rossi che abito in via Roma 2 Assago MI. La congregazione più vicina è Milano Missagli o Milano Navigli. Potrei anche scrivere nella lettera che appartengo ad una di queste due congregazioni. Inoltre sappi che nessuna lettera viene cestinata alla Betel. Per esperienza so di fratelli che hanno scritto di lettere anonime contro un corpo anziani. Ebbene tali lettere sono state girate al CO e poi al CA e hanno dovuto rispondere in merito. Durante la sua visita il CO ha poi dovuto verificare come stavano le cose e scrivere poi alla Betel in merito. Ho visto anziani che sono stati rimossi a causa di lettere anonime che comunque parlavano di fatti veri che riguardavano il loro comportamento. Questo che ho descritto l’ho vissuto in prima persona essendo coinvolto nella questione in veste di sostituto CO e poi anche come presidente di vari comitati speciali. Con rispetto.

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    17. Ai 2 "beteliti" (anonimi), la Betel ha archivi, eccome se li ha, ma sono archivi riservati.
      Ogni Betel ha il controllo sul territorio assegnato, e anche se non conosce il singolo proclamatore perché è gestito localmente, quando arrivano delle lettere con nominativo c'è eccome il modo di verificare quelle informazioni.
      Che poi si giri tutto al corpo degli anziani di competenza si certo, ma non è che io ora mi metto a scrivere lettere anonime non verificabili e rintracciabili e partono le cacce alle streghe

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    18. Betelita anonimo clandestino3 maggio 2024 alle ore 08:18

      Fineas sbagli e forse non sei anziano quindi non te ne faccio una colpa. Quando arriva il sorvegliante chiede a noi degli inattivi lui non ha informazioni dettagliate sugli inattivi o irregolari, quindi la betel non ha archivi di tutti i fratelli eccetto alcune categorie. La betel delega tutto ai locali corpi degli anziani

      Attento a dare informazioni errate ai fratelli.

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    19. Caro betelita anonimo clandestino, forse tu hai invece una conoscenza limitata di ciò che invece io conosco da circa 40 anni.
      Ciò che citi riguardo ai CO non c'entra nulla con ciò che stiamo dicendo.
      Anche se parecchio è delegato ai CDA localmente, fin poco tempo fa le nomine arrivavano col beneplacito della Betel, anche se c'era una lettera di raccomandazione Le Betel potevano rifiutare le nomine per situazioni conosciute ecco che i registri c'erano, e ci sono anche se per alcune cose e non per tutto.
      Gli inattivi non sono cosa importante tutto sommato che riguardi la Betel..per i nominati è diverso.
      Se sei stato PR sai che la Betel inviava annualmente una lettera..
      Ci sono determinati registri e archivi.
      Logico che meno si sa meglio è quindi questi archivi non ci sarebbero in teoria ma la pratica è diversa.

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    20. A me fa sorridere che beteliti trovino il tempo di risponderci qui sopra.
      E anche di redarguire se uno scrive una cosa sbagliata!

      Credo che invece farebbero bene a fare il loro dovere e a controllare meglio ad esempio i CO o i diplomati SKE che mettono sul campo e a correggere le nefandezze che compiono per preservare le loro posizioni!

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    21. Per Giuseppe: aggiungo non solo controllare meglio i SC, e diplomati ske, ma anche i pionieri speciali o ex sorveglianti pionieri speciali (ex DO), che stanno facendo danno. Tutte queste figure create per avere corsi preferenziali. Anche gli insegnanti LDC, stanno alzando la cresta.

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    22. Betelita clandestino3 maggio 2024 alle ore 14:52

      Fineas non giocare sempre a chi che cosa, se non sei anziano non puoi sapere alcune cose. Hai sbagliato sui pionieri, sei rimasto agli anni 90. Ora i pionieri sono nominati dal corpo degli anziani prima era la betel a nominare. Ripeto in betel non hanno archivi di tutti i fratelli solo di chi compila domande ma non sono archiviati per essere visti da tutti, serve solo per lo scopo designato.

      Stai sostenendo una cosa errata non insistere

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    23. @Boaz anche si. La classe LDC ormai si ritiene una classe sacerdotale a parte e le mogli non ti dico.

      @Betelita clandestino ripeto l'invito!
      Fate il vostro lavoro invece di stare a riprendere qui qualcuno che sbaglia!

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    24. Betelita clandestino, io credo invece che tu abbia uno scopo nello scrivere qui e nel richiamarmi....
      Di betelita credo che forse hai solo il nome.
      Io sono stato pioniere e non negli anni 90...
      Quindi so ciò che dico e parlo sempre per conoscenza diretta.
      Piuttosto sei tu che FORSE dovresti ampliare la tua conoscenza che non sembra abbastanza ampia a riguardo.

      Ripeto che in teoria non ci sono archivi per la questione privacy, ma in realtà di archivi c'è ne sono anche se meno del passato e forse ora mantenuti pe meno tempo.

      Anche se le cose sono ora più decentralizzate rispetto al passato, le Betel hanno sempre un controllo su molti aspetti e per ciò che riguarda i nominati ci sono sempre delle "fedine".
      In ogni caso non devo discutere con te né tantomeno devi andare oltre nel dire cosa o come devo dire le mie conoscenze.
      Spero tu abbia capito

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    25. Betelita anonimo europeo clandestino3 maggio 2024 alle ore 21:23

      Questo commento è stato eliminato da un amministratore del blog.

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    26. Betelita europeo anonimo e clandestino3 maggio 2024 alle ore 21:47

      Fineas purtroppo ................. In betel non abbiamo alcun archivio.

      Non sappiamo chi sono gli inattivi ma solo il numero che comunica il corpo degli anziani
      Non sappiamo i nomi anzi non teniamo archivi di tutti i proclamatori
      Ci sono fratelli che non hanno dato il consenso e con la legge sulla privacy non si tiene nulla
      La cartolina in congregazione contiene solo pochissimi dati
      I pionieri regolari e ausiliari li nomina il corpo e in betel non abbiamo una lista di tutti con dossier per ognuno sappiamo solo il numero mensile che viene comunicato e basta
      Solo i membri dell'ordine mondiale sono archiviati e chi compila domande o ha a che fare con compiti e assegnazioni che dipendono dalla Filiale.
      Gli archivi sono ridotti all'osso figurati .

      Se un componente della congregazione ci scrive non abbiamo modo di sapere chi sia non abbiamo archivi da 007 da consultare, a che servirebbe poi ?
      Gli anziani locali, che curano quel territorio saranno loro a trattare ogni questione e se la cosa è seria il C/O darà consigli agli anziani

      P.S.
      ( caro betelita cerchiamo di abbassare i toni, lo dico a tutti noi grazie )

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    27. Betelita (?), come dice il moderatore, abbassa i toni perché tutto appari tranne che un betelita modello. Mi pare di vedere un Redsetter nostrano ...
      Anche se poi riflettendoci potresti davvero essere betelita, i modi indicano una certa insofferenza.

      Dall'incipit del nessun archivio passi ad archivio sui nominati e incaricati, dal nulla al.ridotto all'osso.
      Coerenza, questo manca.

      Geova tollerò prima gli israeliti e poi i farisei ma per tutti arrivò poi il momento della resa dei conti.
      Faremmo bene tutti a rivedere il nostro atteggiamento prima.che sia troppo tardi...

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    28. Betelita europeo anonimo4 maggio 2024 alle ore 09:48

      Allora caro Fineas,
      facciamo degli esempi pratici, così tutti possono capire.

      Un fratello compila una domanda sul sito jw.org ad esempio per la betel, per partecipare come attore o cantante nei tanti video jw.

      Cosa succede ? Mentre compili la domanda e inserisci i tuoi dati, le tue competenze e tutto quanto richiesto ( foto, video presentazione dipende da quale domanda stai facendo ) secondo il tuo ragionamento la betel o un qualche SERVER o grande COMPUTER avrebbe archiviate già quelle informazioni, non mi riferisco a foto o video ma i tuoi dati. Quindi non avrebbe bisogno di conferme dagli anziani, eppure gli anziani dove servi devono approvare ogni domanda .

      Un fratello scrive una lettera alla betel firmandosi con nome e cognome e indirizzo. Secondo il tuo ragionamento la betel scriverebbe quel nominativo su una loro applicazione interna alla betel e avrebbe immediatamente riscontro con un dossier sul fratello con tanto di nome, cognome, congregazione dove serve e dove ha servito, se è stato disassociato, se è pioniere, se è inattivo o irregolare, se ha scritto in passato ecc....ecc...

      Ti rendi conto che è illegale ? Lo sai che Google, che noi usiamo avrebbe modo di sapere chi sei tu e chi sono io che scrivo eppure non può farlo non ha un applicazione a disposizione dei suoi uffici interni e un dossier usufruibile su di te , solo le autorità giudiziarie potrebbero reperire quelle informazioni lasciate su internet e sui server. Gli anziani quando scrivono il rapporto mensile della congregazione non riferiscono i rapporti dei singoli , ma solo il numero totale dei proclamatori attivi solo gli anziani sanno chi è irregolare o inattivo. ( penso di essere stato chiaro se ci sono domande)

      Quando si parla di archivi si parla di informazioni non pubbliche a tutti, ma accessibili ad alcune persone e incaricati degli uffici, questo in betel NON ESISTE. Boscaino o il fratello Cicciù, non possono fare clik sul loro computer e accedere ad informazioni su di te, giusto per esempio, non hanno le autorizzazioni e non ci sono proprio questi archivi consultabili.

      Il comitato servizio l'ufficio non ha accesso alle informazioni di tutti i proclamatori .

      Un altro esempio. Immagina un fratello divorziato e con un matrimonio adulterino secondo le regole dell'organizzazione oggi non può avere incarichi.

      Supponiamo questo fratello si rechi all'estero e non chieda ai suoi anziani la lettera di raccomandazione. Cosa succede se si presenta in una congregazione e dice di essere un fratello e un proclamatore ?

      Gli anziani dovranno scrivere alla propria filiale che contatterà la filiale dove serviva il fratello, la filiale che riceve la lettera cosa fa ? Scrive agli anziani della congregazione dove serviva e saranno loro a scrivere la lettera che poi sarà tradotta e inviata al corpo degli anziani della congregazione estera dove sta il fratello.

      Se la filiale tiene registri consultabili dai reparti betel ( servizio) appena letto il nome riceverebbe dai propri server tutto il dossier e anche il fatto che ha un matrimonio adulterino e la sua cartolina di congregazione con altri dati personali.. Eppure non esiste nulla di tutto ciò.

      Poi se tu vuoi credere ancora che la betel tiene questi archivi a disposizione di uffici betel che ti posso fare ?

      In pace

      Betelita anonimo

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    29. Caro betelita (?) ciò che dici è IN PARTE vero, in parte è teorico.
      Nessuno ha affermato qui che la Betel ha un dossier di ogni singolo proclamatore... Lo affermi tu al contrario, non è che c'è magari?
      So che non c'è in teoria.
      Non c'è per ogni proclamatore, si vero
      Ma ci sono degli archivi q cui hanno accesso coloro che devono verificare determinate situazioni.
      E ci sono informazioni di coloro che in qualche modo hanno avuto a che fare con la Betel, direttamente o per altri canali.
      Un nominato è conosciuto in Betel e non come dici tu la Betel non saprebbe nulla di coloro che la rappresentano sul territorio.
      Anche informazioni riguardanti situazioni legali hanno un tempo di giacenza in determinati archivi.

      Che poi ora ci sia più delega nelle congregazioni è certo e infatti l'archivio del segretario ha determinate tempistiche per differenti situazioni.

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    30. Grazie carissimo Betelita clandestino europeo, per le delucidazioni. Tienici aggiornati

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  3. Serie - Riflessioni inviate anche ai singoli membri del corpo direttivo.

    Ci fidiamo del modo di agire di Geova?

    W Febbraio 2022 - ARTICOLO DI STUDIO 6

    2° Parte

    FIDIAMOCI DI GEOVA QUANDO RICEVIAMO ISTRUZIONI

    Par.7 "Senz’altro siamo assolutamente convinti che Geova fa sempre ciò che è giusto. Quello che potrebbe riuscirci difficile invece è fidarci degli uomini che lui usa. Potremmo chiederci se nell’organizzazione di Geova chi ha un certo grado di autorità segue veramente le istruzioni di Geova o se invece agisce di propria iniziativa. Nei tempi biblici alcuni potrebbero aver pensato la stessa cosa. Ritorniamo agli esempi del paragrafo3. Un parente dell’uomo che fu ucciso per aver infranto la legge sul sabato avrebbe potuto chiedersi se, prima che venisse emessa la condanna a morte, Mosè avesse davvero consultato Geova. E un amico di Uria l’ittita, la cui moglie aveva commesso adulterio con Davide, avrebbe potuto concludere che Davide avesse abusato della sua posizione di re per sfuggire alla punizione che meritava. La questione è semplice: non possiamo dire di fidarci di Geova se non ci fidiamo degli uomini che lui usa per guidarci, uomini di cui lui si fida".

    Quando si comunica, perché è importante contestualizzare e non essere categorici?

    Lo spiego con un fatto di cronaca.

    Una famiglia viene aggredita nella propria abitazione da un malvivente, dopo averli immobilizzati; inizia a molestare sessualmente la moglie e la figlia con l’intento di stuprarle per poi ucciderli tutti.

    Il capofamiglia riesce a liberarsi, vi è una colluttazione, il malvivente ricevere una spinta, sbatte la testa su uno spigolo e muore.

    Immaginiamoci ora che stiamo dando testimonianza a questa famiglia con un fratello del Corpo Direttivo, e tra pianti e lacrime i tre componenti della famiglia ci raccontano la vicenda.

    Dopo averli ascoltati, il fratello del Corpo Direttivo, rivolgendosi al capofamiglia dice: “la questione è semplice, tutti coloro che uccidono incombono nella disapprovazione di Geova e questo è il pensiero del Corpo Direttivo dei Testimoni di Geova”.

    Non sarebbe una follia esprimersi in tal modo?

    Nei tribunali, i bravi giudici valutano attentamente diversi fattori prima di emettere un verdetto, ad esempio, le circostanze, cosa ha causato il malvivente e qual era il suo intento, i motivi di chi ha procurato la morte, il passato delle persone implicate.

    Come ci sentiremmo se fossimo al posto di quel capofamiglia e il giudice non dovesse tenere conto di ciò, e si concentrasse solo sul fatto che il malvivente è morto a causa della nostra spinta?

    Da ciò possiamo comprendere che non è ragionevole “fare di tutta l’erba un fascio”, ogni situazione va valutata a sé.

    È Geova il giudice della terra e non gli esseri umani imperfetti che hanno la tendenza a giudicare gli altri: questo vale anche per i fratelli del Corpo Direttivo.

    Geova ha dotato le sue creature con il libero arbitrio, concedendo di prendere le loro decisioni entro i principi biblici.

    Quindi, coloro che hanno fiducia nella disposizione degli anziani e in coscienza non hanno più fiducia in alcuni di loro, possono mantenere una buona coscienza davanti a Dio.

    Per non essere inflessibili dobbiamo avere un’opinione umile delle proprie capacità.




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  4. Omicida involontario - Numeri 35.

    Geremia 11:20 “Ma Geova degli eserciti giudica con giustizia, ed esamina i pensieri più profondi e il cuore”.

    w10 15/4 p. 15 “Chi sei tu da giudicare il domestico di un altro?” (Rom. 14:4) La domanda di Paolo ricordò loro l’importanza di accogliersi gli uni gli altri e di lasciare il giudizio nelle mani di Geova. Se siamo inclini a esprimere giudizi affrettati su decisioni prese dai nostri fratelli in questioni di coscienza, faremmo bene a porre a noi stessi la domanda che Paolo rivolse ai romani.

    w99 15/6 p. 11 “Avete la tendenza a esprimere giudizi categorici su ciò che dicono o fanno considerandolo o giusto o sbagliato, o bianco o nero, come se non esistessero altri colori o sfumature?”

    Svegliatevi del 22/5/1990, pp. 12-14 intitolato: “Cinque comuni errori di logica: Non cadeteci!”, “screditare la persona, far valere il peso dell’autorità, seguire la corrente, offrire una sola alternativa, approccio semplicistico”.

    w01 15/12 p. 26 “Il fratello Pierce ha inoltre esortato la classe a non sostenere in modo dogmatico i punti di vista personali per non ostacolare la loro “facoltà di ragionare”.

    Come mai non avete tenuto conto di ciò che dice la Bibbia e delle vostre precedenti comunicazioni?



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  5. Serie - Riflessioni inviate anche ai singoli membri del corpo direttivo.

    Ci fidiamo del modo di agire di Geova?

    W Febbraio 2022 - ARTICOLO DI STUDIO 6

    3° Parte

    FIDIAMOCI DI GEOVA QUANDO RICEVIAMO ISTRUZIONI
    Par.7 "Senz’altro siamo assolutamente convinti che Geova fa sempre ciò che è giusto. Quello che potrebbe riuscirci difficile invece è fidarci degli uomini che lui usa. Potremmo chiederci se nell’organizzazione di Geova chi ha un certo grado di autorità segue veramente le istruzioni di Geova o se invece agisce di propria iniziativa. Nei tempi biblici alcuni potrebbero aver pensato la stessa cosa. Ritorniamo agli esempi del paragrafo3. Un parente dell’uomo che fu ucciso per aver infranto la legge sul sabato avrebbe potuto chiedersi se, prima che venisse emessa la condanna a morte, Mosè avesse davvero consultato Geova. E un amico di Uria l’ittita, la cui moglie aveva commesso adulterio con Davide, avrebbe potuto concludere che Davide avesse abusato della sua posizione di re per sfuggire alla punizione che meritava. La questione è semplice: non possiamo dire di fidarci di Geova se non ci fidiamo degli uomini che lui usa per guidarci, uomini di cui lui si fida".

    Come mai asserite che non possiamo dire di fidarci di Geova se non ci fidiamo degli uomini che lui usa per guidarci, uomini di cui lui si fida: “quando le pubblicazioni, video spiegano che coloro che hanno un certo grado di autorità possono perdere la fiducia dei fratelli?”.

    Non è una incoerenza?

    # w09 15/5 pp. 4-5La persona di “ampio discernimento” non rivela le confidenze che gli vengono fatte. (Prov. 11:12) Un vero cristiano non divulga informazioni confidenziali parlando in modo sconsiderato. Gli anziani cristiani devono stare particolarmente attenti a questo riguardo così da conservare la fiducia dei componenti della congregazione.

    # Jw Broadcasting (marzo 2018) 19:0 “quindi continuate ad avere fiducia in Geova e in coloro che sono leali a lui”.

    # Discorso di Gerrit Lösch: “Siate campioni della verità?” (3:11). “La Bibbia dice ai cristiani di essere onesti gli uni con gli altri. Ora che avete allontanato la falsità, dite la verità, scrisse Paolo in Efesini 4:25. Bugie e mezze verità, minano la fiducia. Un proverbio Tedesco dice: “Chi mente una volta, non viene più creduto, anche se dice la verità (di chi è la colpa, di chi mente o di chi perde la fiducia?)”. Dobbiamo quindi essere onesti e chiari, gli uni con gli altri, non omettendo dettagli, in modo da ingannare o cambiare la percezione del nostro interlocutore”.

    *Aggiornamento dal Corpo Direttivo n. 1 (2022) (1:50:35) “la filiale degli Stati Uniti doveva procurarsene abbastanza per quelli della famiglia che volevano vaccinarsi, che desideravano vaccinarsi”;

    *Aggiornamento dal Corpo Direttivo n. 4 (2021) “Molti componenti delle nostre famiglie Betel hanno già sceltodi vaccinarsi”;

    *Aggiornamento n. 6 (2021) “Qui negli Stati Uniti più del 98% dei betelitiha scelto di vaccinarsi… Ovviamente, quella di vaccinarsi è una questione personale”.Corpo Direttivo dei Testimoni di Geova - 1 Kings Drive, Tuxedo Park, New York 10987-5500. STATI UNITI D'AMERICA - 6 agosto 2021- A TUTTI I SERVITORI SPECIALI A TEMPO PIENO ALLA BETEL E NEL CAMPO. “Abbiamo deciso che è nostra preferenza che tutti coloro che sono nel servizio speciale a tempo pieno alla Betel e nel campo siano vaccinati se possibile”.

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  6. Avete detto che è stata una loro scelta vaccinarsi, ma di fatto non è stata una libera scelta in quanto chi poteva vaccinarsi ha dovuto decidere sotto pressione per rimanere nell’incarico.

    Sulla base di ciò che avete ben spiegato, circa il significato del termine della menzogna, non è una chiara evidenza che non è stata detta la verità?

    Vi siete chiesti: “che effetto avrà sugli altri (compresi i suddetti fratelli) quando sapranno come stanno realmente le cose?” Possono perdere la fiducia in voi?

    Visto che le precedenti comunicazioni dicono che si può perdere la fiducia negli altri, compresi gli anziani, non è una contraddizione?

    Non vi è nessuna giustificata strategia teocratica in quello che avete detto o fatto.

    Non vi è nessun passo scritturale che sostenga che si possa dire delle menzogne ai leali servitori di Geova, i quali non sono i nostri nemici.

    O si dice la verità o si tace.

    Proverbi 6:16, 17 “Ci sono sei cose che Geova odia, sette cose che egli detesta: gli occhi superbi, la lingua falsa, le mani che spargono sangue innocente”.

    1 Pietro 1:22 “Ora che vi siete purificati mediante la vostra ubbidienza alla verità, con il risultato di un affetto fraterno senza ipocrisia, amatevi di cuore gli uni gli altri intensamente”.

    Romani 2:21-24 “Tu, dunque, che insegni agli altri, non insegni a te stesso? Tu che ti vanti della legge, disonori Dio trasgredendo la Legge? Come è scritto: “Il nome di Dio è bestemmiato fra le nazioni per colpa vostra”.

    Matteo 18:6 “Ma chiunque fa inciampare uno di questi piccoli che ripongono fede in me, sarebbe più utile per lui che gli si appendesse al collo una macina da mulino come quella che viene fatta girare da un asino e che fosse affondato nell’ampio e aperto mare”.

    w79 1/6 p. 22 par. 5 Quindi le parole e le azioni di un insegnante sono esaminate più attentamente di quelle di altri cristiani. Inoltre, se un uomo erra nell’insegnare e questo causa problemi ai componenti della congregazione, o se le sue azioni danno motivo di legittima offesa, riceverà un severo giudizio da Geova Dio mediante il Signore Gesù Cristo. Il Figlio di Dio disse: “Io vi dico che di ogni parola non profittevole gli uomini renderanno conto nel Giorno del Giudizio; poiché dalle tue parole sarai dichiarato giusto e dalle tue parole sarai condannato”. — Matt. 12:36,37.




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    1. Apprezzo resiliente1914 le tue domande che sono non solo legittime, ma anche
      d'obbligo. Anche io sono sensibile alle considerazioni sulla menzogna. Se metti da parte la delusione e il senso di rabbia, e guardi l'insieme da un punto di vista puramente economico, tutto ti apparirà più chiaro, e sentirai meno il bisogno di risposte, in quanto comprenderai che ogni azione intrapresa dalla Società ha come meta ultima il fare entrare più denaro possibile. Questo include i fondi ricevuti in qualità di charity in regime giuridico della Section 501(c)(3) dell'Internal Revenue Code federale USA. Include le esenzioni fiscali per le organisations che hanno aderito alle direttive FEMA durante il periodo Covid19. Poi ti fanno credere che sono scelte personali.

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    2. Grazie DRONF. Tovo molto interessante la seguente informazione: "Questo include i fondi ricevuti in qualità di charity in regime giuridico della Section 501(c)(3) dell'Internal Revenue Code federale USA. Include le esenzioni fiscali per le organisations che hanno aderito alle direttive FEMA durante il periodo Covid19. Poi ti fanno credere che sono scelte personali."

      In merito, se non sono già state postate in questo sito degli approfondimenti, leggerei con molto interesse altre informazioni. Mi potresti indicare dove posso trovare queste informazioni? Grazie.

      Se verranno pubblicati in questo sito delle informazioni che ho inviato anche ai singoli membri del Corpo Direttivo, fornirò delle spiegazioni alla luce delle scritture, che hanno commesso più volte il peccato di blasfemia pur di sostenere i loro ragionamenti umani (lo scopo non è quello di entrare in questioni personali, quali: vaccinazione, distanziamento fisico, mascherina, lavarsi le mani, usare i guanti).

      Credo fermamente che i metodi usati (anche se erano i migliori, come loro hanno ribadito) non abbiano tenuto conto dei principi, dei diritti fondamentali. Ribadisco, sono arrivati a dire che tutto ciò che dicevano e facevano era il pensiero di Geova, e Geova benediceva immancabilmente tutto questo.

      Non solo, sono arrivati a dire che chi non si adeguava:

      CONGRESSO 2022 “Cercate la pace” | Sessione della domenica mattina (Parte 1) Seminiamo la pace e raccogliamone il frutto … imitando i gabaoniti.

      Seguono i numerosi e severi giudizi che sono stati rivolti a chi non ha accettato, seguito tutte le istruzioni dei membri del Corpo Direttivo basate su ragionamenti mondani:

      “non sono umili, sono orgogliosi, arroganti, ostinati; non promuovono la pace e raccolgono il frutto; non proteggono la propria famiglia; non comprendono la volontà di Geova ed entrano in conflitto con la sua volontà; non operano per la vita eterna”.

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    3. Durante il periodo pandemico, molte organizzazioni religiose e non, sono state aiutate finanziariamente in modo da resistere durante il periodo di inattività, date le conseguenti perdite di entrate. I requisiti per ottenere questi fondi di aiuti erano ovviamente l'essere iscritti nella Section 501(c)(3) per gli USA o nelle
      charities UK ( la WT UK ha 3 principali gruppi registrata coi numeri 1077961, 216647 e 275946), e il seguire le linee guida delle direttive governative per contrastare l’epidemia di coronavirus. Questo comprendeva il non associarsi più in gruppo ma svolgere le attività possibilmente online. A tal scopo erano stati elargiti fondi per gli account su Zoom. Alcuni link dai quali avevo attinto queste informazioni non funzionano più. C’è ancora questo dove risulta (a pag. 41) che la WT ha ricevuto supporto dalla The Standard Charitable Foundation nel 2020. Tutto legale, non è questo il punto, ma per ottenere aiuti e continuare a essere tax-free con le esenzioni fiscali, hanno dovuto aderire per forza alle direttive governative.
      https://www.standard.com/sites/default/files/migrated/community_engagement_report.pdf

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    4. Grazie caro DRONF. Quindi antepongono le loro politiche organizzative ai principi, a quello che hanno insegnato anche quando si tratta di soldi. Quindi, per i membri del Corpo Direttivo il fine giustifica i mezzi. Vocabolario: il “fine”, ovvero la conquista e la conservazione del potere politico, giustificherebbe l'uso, ogniqualvolta sia necessario, della crudeltà e della dissimulazione, della forza e dell'astuzia.

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  7. Serie - Riflessioni inviate anche ai singoli membri del corpo direttivo.

    Ci fidiamo del modo di agire di Geova?

    W Febbraio 2022 - ARTICOLO DI STUDIO 6

    4° Parte

    FIDIAMOCI DI GEOVA QUANDO RICEVIAMO ISTRUZIONI

    Par.7 "Senz’altro siamo assolutamente convinti che Geova fa sempre ciò che è giusto. Quello che potrebbe riuscirci difficile invece è fidarci degli uomini che lui usa. Potremmo chiederci se nell’organizzazione di Geova chi ha un certo grado di autorità segue veramente le istruzioni di Geova o se invece agisce di propria iniziativa. Nei tempi biblici alcuni potrebbero aver pensato la stessa cosa. Ritorniamo agli esempi del paragrafo3. Un parente dell’uomo che fu ucciso per aver infranto la legge sul sabato avrebbe potuto chiedersi se, prima che venisse emessa la condanna a morte, Mosè avesse davvero consultato Geova. E un amico di Uria l’ittita, la cui moglie aveva commesso adulterio con Davide, avrebbe potuto concludere che Davide avesse abusato della sua posizione di re per sfuggire alla punizione che meritava. La questione è semplice: non possiamo dire di fidarci di Geova se non ci fidiamo degli uomini che lui usa per guidarci, uomini di cui lui si fida".

    Come mai dite: “Potremmo chiederci se nell’organizzazione di Geova chi ha un certo grado di autorità segue veramente le istruzioni di Geova o se invece agisce di propria iniziativa”, quando siete a conoscenza delle numerose testimonianze che si verificano in tutto il mondo e altrettanto i fatti stabiliti dalle filiali che i fratelli hanno subito abusi di potere, violenza da parte degli anziani?

    Non è una mancanza di onestà e verità?

    Molti fratelli di tutto il mondo testimoniano di essere stati vittime da parte degli anziani di menzogne, menzogne intese a danneggiare, falsa testimonianza, ricoperti di insulti, oltraggiati, umiliati, accuse infondate, hanno ricevuto opinioni personali impartiti come autorevoli consigli, intromettenti nelle questioni altrui, calpestati i diritti fondamentali e la loro coscienza, spirito vessatorio, altri sono stati strattonati, presi per il collo e hanno subito altre forme di violenza; oltre al danno hanno subito la beffa quando hanno avuto un confronto con altri nominati in quanto coloro che li hanno trattati in questo modo hanno negato tutto.

    Vi sono molti fratelli che sono stati mortificati (ed altro ancora come sopra spiegato) in continuazione dagli anziani, come Peninna nei confronti di Anna.


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  8. Ogni anno un consistente numero di anziani, anche sorveglianti e corpi degli anziani vengono cancellati dall’incarico perché non seguono le istruzioni di Geova, ciò accade anche dal modo in cui hanno trattato i fratelli; per non parlare di tutte le volte che vengono consigliati, ammoniti.

    Corpi degli anziani sono stati rimossi anche per apostasia.

    Non pochi fratelli sono stati invitati nella Sala del Regno per ricevere una visita pastorale, rassicurando costoro che non vi era nessun problema serio da trattare, ma è accaduto che si sono trovati d’avanti ad un comitato giudiziario.

    Altri fratelli hanno chiesto il motivo per cui dovevano incontrarsi con dei sorveglianti nella Sala del Regno, ma non è stata data nessuna spiegazione, dicasi gli anziani che sarebbero stati presenti.

    Vi sono fratelli che dopo una visita pastorale degli anziani volevano suicidarsi, avevano subito un trauma dal modo in cui erano stati trattati, hanno però chiamato dei fratelli che li hanno aiutati a desistere dal loro intento.

    A motivo della violenza subita, i fratelli hanno riportato varie forme di danni.

    La disposizione amorevole dell’appello nei comitati giudiziari, riconosce che gli uomini incaricati per formare un comitato giudiziario possono non seguire veramente le istruzioni di Geova e agire di propria iniziativa.

    Anche coloro che ricoprono incarichi in congregazione sono stati accusati, ad esempio, da un figlio dei Testimoni di Geova di abusi sessuali.

    I familiari hanno deciso di non riporre la fiducia in tale persona e di informare anche le autorità secolari.

    Quindi, chi ha un certo grado di autorità non segue sempre le istruzioni di Geova e agisce di propria iniziativa.

    È razionale porsi la sopraelencata domanda in quanto gli uomini che Geova impiega sono imperfetti, e le numerose testimonianze e altrettanto i fatti verificati dalle filiali di tutto il mondo lo attestano senza ombra di smentita.

    Vi siete messi nei panni di coloro che sono vittime di ingiustizie causate da coloro che Geova usa per guidarci?

    Questo modo di comunicare può causare sensi di colpa ingiustificati?








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  9. Serie - Riflessioni inviate anche ai singoli membri del corpo direttivo.

    Ci fidiamo del modo di agire di Geova?

    W Febbraio 2022 - ARTICOLO DI STUDIO 6

    5° Parte

    FIDIAMOCI DI GEOVA QUANDO RICEVIAMO ISTRUZIONI

    Par.7 "Senz’altro siamo assolutamente convinti che Geova fa sempre ciò che è giusto. Quello che potrebbe riuscirci difficile invece è fidarci degli uomini che lui usa. Potremmo chiederci se nell’organizzazione di Geova chi ha un certo grado di autorità segue veramente le istruzioni di Geova o se invece agisce di propria iniziativa. Nei tempi biblici alcuni potrebbero aver pensato la stessa cosa. Ritorniamo agli esempi del paragrafo3. Un parente dell’uomo che fu ucciso per aver infranto la legge sul sabato avrebbe potuto chiedersi se, prima che venisse emessa la condanna a morte, Mosè avesse davvero consultato Geova. E un amico di Uria l’ittita, la cui moglie aveva commesso adulterio con Davide, avrebbe potuto concludere che Davide avesse abusato della sua posizione di re per sfuggire alla punizione che meritava. La questione è semplice: non possiamo dire di fidarci di Geova se non ci fidiamo degli uomini che lui usa per guidarci, uomini di cui lui si fida. Sono perciò le qualità spirituali che valgono agli anziani la fiducia della congregazione".

    w13 15/11 p. 29 par. 13 “Per poter servire come sorvegliante un fratello deve essere “di mente sana”, nel senso che deve comprendere chiaramente i principi biblici e saperli mettere in pratica nella propria vita. Un uomo del genere è assennato, non frettoloso nell’emettere giudizi. Queste qualità valgono agli anziani la fiducia della congregazione”.

    w01 15/7 p. 26 “La persona integra si comporta onestamente. Si guadagna il rispetto e la fiducia altrui”.

    Sintesi

    A sostegno del vostro giudizio esposto con un’affermazione perentoria, non avete riportato nessuna scrittura ne dato alcuna spiegazione.

    Coloro che non hanno fiducia in certi anziani, perché non possono dire di avere fiducia in Geova e nella disposizione degli anziani?

    Non stiamo parlando di persone che sulla base del nulla non hanno fiducia in coloro che hanno un certo grado di autorità. Vi sono fratelli che sono stati vittime di abusi di potere, violenza, ingiustizie, gravi torti ed altro da parte degli anziani.


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  10. Chi li può giudicare se non Geova stesso?

    Atti 20:29 “So che dopo la mia partenza entreranno fra voi lupi rapaci, che non tratteranno il gregge con tenerezza”.

    Davide a buona ragione non ebbe più fiducia nel re Saul, l’unto di Geova.

    it-2 p. 893 Saul. "La seconda volta Saul, saputo che Davide si era trattenuto dall’ucciderlo, promise perfino di non fargli del male. Ma non era una promessa sincera, perché abbandonò l’inseguimento solo quando seppe che Davide era fuggito nella città filistea di Gat".

    Geova stesso a un certo punto non ebbe più fiducia nel Re Saul.

    1 Samuele 16:1 “Geova disse poi a Samuele: “Per quanto tempo ancora ti addolorerai per Saul, ora che io l’ho rigettato come re d’Israele?”

    Anziché giudicarli, non sono da lodare i fratelli che hanno subito quanto sopra spiegato da parte di coloro che hanno un certo grado di autorità e non nutrono rancore, non creano divisione in congregazione, perseverano nella fede e sono ubbidienti e sottomessi agli anziani?

    Quindi, se hanno perso la fiducia in costoro, non è corretto concludere che nessuno, nemmeno il Corpo Direttivo può stabilire che non possono dire di non avere fiducia in Geova?

    Chiunque li giudica, non si pone al posto di Dio?

    1 Corinti 4:6 “non andare oltre ciò che è scritto”.

    1 Pietro 4:11 “Se uno parla, [parli] come se fossero [i] sacri oracoli di Dio”.

    w94 1/10 p. 20 par. 20 “Geova ci ha dato molta libertà entro i limiti delle sue leggi e dei suoi princìpi. Gli anziani dovrebbero quindi evitare di stabilire regole quando non c’è una violazione dei princìpi scritturali. E dovrebbero tenere a freno l’eventuale tendenza a presentare le proprie opinioni personali come dogmi o a mettere avanti il proprio io quando qualcuno non è d’accordo con tali opinioni. 2 Corinti 3:17; 1 Pietro 2:16”.

    Inoltre, dicendo che: "La questione è semplice, non possiamo dire di fidarci di Geova se non ci fidiamo degli uomini che lui usa per guidarci, uomini di cui lui si fida", non sottintende che Geova ha sempre incondizionatamente fiducia negli anziani, indipendentemente dalla loro condotta e/o da come trattano gli altri?

    Quindi, ciò che insegnate come può dare gloria a Dio se viene descritto come una persona categorica, o bianco o nero?

    Quando i fratelli perdono solitamente la fiducia in coloro che hanno un certo grado di autorità?

    Come viene riportato nelle vostre comunicazioni, e sulla base delle numerose testimonianze, si perde la fiducia quando gli anziani non ammettono i loro errori ai diretti interessati e negano tutto ciò quando sono chiamati ad un confronto con altri nominati.

    w88 1/12 p. 22 Quali sarebbero stati gli ultimi consigli dei due istruttori della scuola per i loro studenti? J. D. Redford ha parlato per primo sul soggetto “Ammettete i vostri errori”. Redford ha fatto notare che, pur sapendo che “tutti inciampiamo molte volte”, quando veniamo posti di fronte a un nostro errore abbiamo la tendenza a giustificarci. (Giacomo 3:2) ‘Non voler ammettere i propri errori equivale ad asserire di essere infallibili’, ha detto Redford. È saggio ammettere i propri errori. Perché? L’oratore ha spiegato: ‘Nessuno può conservare il rispetto degli altri se pretende di aver ragione anche di fronte a un evidente errore. Come si può aver fiducia in qualcuno che è disposto a sacrificare persino la verità pur di salvare le apparenze? Ammettere un errore ci rende più forti, accresce il rispetto di noi stessi. Non ammetterlo è segno di codardia, e ci indebolisce moralmente’. Applicando questi consigli pratici i diplomati saranno senz’altro aiutati ad andare d’accordo con gli altri.





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  11. Serie - Riflessioni inviate anche ai singoli membri del corpo direttivo.

    Ci fidiamo del modo di agire di Geova?

    W Febbraio 2022 - ARTICOLO DI STUDIO 6

    6° Parte

    FIDIAMOCI DI GEOVA QUANDO LEGGIAMO LA BIBBIA

    Par. 5 "Il nostro senso di giustizia è condizionato dall’imperfezione. Noi ci teniamo al fatto che le persone siano trattate in modo giusto. Questo è normale, dato che Dio ci ha creato a sua immagine (Gen. 1:26). Purtroppo, però, dato che siamo imperfetti, potremmo valutare male le cose anche se pensiamo di conoscere tutti i fatti. Ricordiamo, per esempio, quanto fu dispiaciuto Giona nel vedere che Geova perdonava i niniviti (Giona3:10–4:1). Eppure pensiamo al risultato di quel perdono: gli oltre 120.000 abitanti di Ninive che si pentirono furono salvati. Era stato Giona a sbagliarsi, non Geova”. Dato che siamo imperfetti, a volte nel valutare una situazione potremmo essere più severi o più tolleranti di Geova (1 Sam. 16:7). E quindi potremmo mettere in dubbio il modo in cui Geova agisce. In realtà, però, noi siamo un po’ come una persona che ha gli occhiali appannati. Per quanto si sforzi di vedere le cose in modo nitido, continuerà a vederle offuscate. In modo simile, se a volte facciamo fatica a capire il modo di agire di Geova è perché l’imperfezione offusca il nostro senso di giustizia. Ricordiamo che è il nostro punto di vista, non quello di Geova, a essere sbagliato (Ezec. 18:29)".

    Anche con questa comunicazione ammettete che gli uomini che Geova impiega sono imperfetti (Romani 5:12).

    Quindi le vostre istruzioni, i consigli e gli insegnamenti (anche di questa rivista), possono essere il vostro punto di vista, non quello di Geova. Di fatto vengono cambiate frequentemente.

    Quindi, non è razionale porsi la domanda del paragrafo 7? “Potremmo chiederci se nell’organizzazione di Geova chi ha un certo grado di autorità segue veramente le istruzioni di Geova o se invece agisce di propria iniziativa”.

    Non è una contraddizione, e per giunta nella stessa rivista?

    w03 15/9 p. 10 par. 3 “Nessuno di noi è perfetto. Perciò, nonostante le migliori intenzioni, le nostre parole non sempre edificano o rendono lode al Creatore. Quindi dobbiamo imparare a prestare attenzione a quello che diciamo. Inoltre Gesù disse: “Di ogni parola non profittevole che gli uomini avranno detto renderanno conto nel Giorno del Giudizio; poiché dalle tue parole sarai dichiarato giusto e dalle tue parole sarai condannato. (Matteo 12:36,37) Sì, il vero Dio ci ritiene responsabili di quello che diciamo".



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    Risposte
    1. E che dire Ilresiliente1914 di quando invece di prendersi la responsabilità dei loro punti di vista, la scaricano su Geova e gli fanno dire quello che non ha mai detto o fatto scrivere ?
      Torre di Guardia (ed. studio) Dicembre 2018
      pag.19 --Insegnanti, consulenti scolastici o altri forse ti stanno suggerendo di
      continuare gli studi e fare carriera. Geova pero` ti invita a fare una scelta diversa.-- DOVE E' SCRITTO NELLA BIBBIA? (Sì, sto urlando).

      pag.21 --GEOVA TI DA' I MIGLIORI AMICI CHE TU POSSA AVERE--
      Sono talmente i migliori amici, che appena cambi idea sulla fede o sulla gestione organizzativa per loro sei morto. E per aver trovato questi meravigliosi amici dovrei ringraziare Geova o forse qualcun altro?

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  12. Serie - Riflessioni inviate anche ai singoli membri del corpo direttivo.

    Ci fidiamo del modo di agire di Geova?

    W Febbraio 2022 - ARTICOLO DI STUDIO 6

    9° Parte
    FIDIAMOCI DI GEOVA QUANDO RICEVIAMO ISTRUZIONI

    Par. 9 "In quale situazione potremmo trovare difficile sostenere una decisione presa dagli anziani, e perché? A volte potremmo trovare difficile sostenere alcune decisioni prese dagli anziani. Per esempio, negli ultimi anni molte congregazioni e circoscrizioni sono state riorganizzate. In certi casi gli anziani hanno chiesto ad alcuni proclamatori di andare a servire in un’altra congregazione, con l’obiettivo di sfruttare al meglio la capienza delle Sale del Regno. Se ci venisse chiesto di trasferirci in un’altra congregazione, potrebbe non essere facile lasciare amici e familiari. In fin dei conti, agli anziani non viene detto in modo miracoloso dove assegnare ciascun proclamatore. E questo potrebbe rendere difficile seguire le istruzioni che riceviamo. Ma Geova si fida degli anziani e lascia loro il compito di prendere queste decisioni. Dobbiamo fidarci anche noi di loro".

    Par. 10 "In base a Ebrei 13:17, perché dovremmo collaborare con gli anziani? Perché dovremmo collaborare con gli anziani e sostenere le decisioni che prendono, anche quando quelle decisioni non coincidono con le nostre preferenze? Perché in questo modo contribuiamo a mantenere unito il popolo di Dio (Efes. 4:2, 3). Quando tutti si sottomettono con umiltà alle decisioni prese dal corpo degli anziani, le congregazioni si rafforzano. (Leggi Ebrei 13:17.) Soprattutto, collaborando con gli uomini di cui Geova si serve per prendersi cura di noi, uomini che hanno la sua fiducia, dimostriamo a Geova di fidarci di lui (Atti 20:28)".

    La decisione di trasferirsi spetta al capofamiglia.

    Gli anziani non hanno nessuna autorità in merito e non sono tenuti a sapere i motivi di coloro che non si trasferiscono e tanto più a giudicarli.

    Oltre ai fattori riportati nella rivista, non è solo una questione che non potrebbe essere facile lasciare amici e familiari, ma potrebbe essere non saggio, non scritturale, magari per un certo periodo di tempo sino a quando certe circostanze non cambiano. (1 Timoteo 5:8).

    Vi è da tenere in considerazione altri fattori, ad esempio la spiritualità della famiglia, la salute, i bisogni emotivi, l’aiuto che altri possono dare, l’aspetto economico ed altro ancora.

    Certi trasferimenti possono comportare diverse ore di viaggio tra andata e ritorno.

    Un anziano che ha famiglia deve prendere in considerazione cosa realisticamente comporta le sue responsabilità e le necessità di tutti i componenti della famiglia; ad esempio è facile che si deve fermare dopo l’adunanza infrasettimanale della sera che può terminare alle ore 22, i suoi figli se frequentano ad esempio la scuola, l’indomani dovranno alzarsi presto e questo può voler dire perdere del riposo a discapito della salute, del rendimento scolastico ed altro ancora in quanto questa situazione e altre si protraggono nel corso del tempo.

    Per non parlare della differenza di predicare dove si abita o in un territorio lontano da casa.

    Sono perciò decisioni che devono essere ben ponderate, e certe volte solo il tempo può rivelare se la decisione è stata saggia o se dopo un certo periodo di tempo è profittevole ritornare nella congregazione di origine o avvicinarsi alla propria abitazione.

    Chi non ha valutato attentamente ciò ha avuto delle conseguenze tragiche.

    Chi meglio del capofamiglia (e non gli anziani) possono valutare la situazione spirituale ed altro della sua famiglia?

    È una comunicazione di parte?

    Siete d’accordo che quando la comunicazione presenta equamente le due facce della medaglia, si aiuta tutti a considerare la situazione in modo ponderato, ragionevole?

    Chiedetevi: “è una comunicazione volta a fare pressione affinché i fratelli ubbidiscano alle decisioni degli anziani anche in questioni personali?”.

    Come influirà questa comunicazione sugli anziani quando dovranno prendere in considerazione questa situazione?

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  13. Serie - Riflessioni inviate anche ai singoli membri del corpo direttivo.

    1° Parte

    W Agosto 2020 / ARTICOLO DI STUDIO 35 /Rispettiamo il posto degli altri nella congregazione

    RISPETTIAMO CHI È SINGLE

    Par.11-12 “In che modo se non stiamo attenti, potremmo scoraggiare i single? “Una volta, per via del mio incarico alla Betel, andai in un’altra zona del paese. La sera in cui arrivai c’era l’adunanza, e la sorella che mi ospitava mi disse che nella congregazione c’erano due fratelli della mia età. Anche se mi assicurò che non stava cercando di trovarmi un marito, appena entrammo nella Sala del Regno mi portò dai due fratelli per farmeli conoscere. Inutile dire che fu una situazione imbarazzante sia per me che per loro due”.

    Apprezzo che prendete a cuore i single. Sono d’accordo dell’importanza di stare attenti per non scoraggiare i single.

    Dispiace che la sorella dell’esperienza si è sentita imbarazzata.
    Si legge: “Inutile dire che fu una situazione imbarazzante … che per loro due”.

    Mettiamoci nei panni dei due fratelli single, vedono avvicinarsi a loro una sorella della loro età che non conoscono, e una sorella della locale congregazione per farli conoscere.

    Non vi è scritto che i due fratelli single hanno detto che si sono sentiti imbarazzati o che fosse evidente dalla loro reazione; i due fratelli single non hanno visto queste due sorelle entrare nella Sala del Regno e avvicinarsi subito a loro; non sono a conoscenza se la sorella ospite sia sposata o fidanzata (vi sono persone che non portano ad esempio l’anello), già impegnata o non interessata a conoscere una persona del sesso opposto in vista del matrimonio; non sono a conoscenza della conversazione avvenuta tra la sorella ospite e la sorella che l’ha ospitata.
    Inoltre, dalle parole della sorella ospite si deduce che mette in dubbio i motivi della sorella che l'ha ospitata senza concedere il beneficio del dubbio, e non vi è nulla che faccia pensare che abbia parlato con lei per chiarire eventuali malintesi.

    Auspico che prima dell’esposizione di questa rivista la sorella ospite si sia messa nei panni della sorella che l’ha ospitata applicando la regola aurea.

    Per il lettore vi è l’assenza di fatti di ciò che afferma la sorella ospite in merito ai due fratelli single.

    È una conclusione immaginaria.

    Presumibilmente le tre esperienze menzionate nella rivista (paragrafi 10-13) rappresentano pensieri e sentimenti di pochi single.

    Nell’ultima esperienza sulla base di un’impressione, il fratello deduce che i fratelli pensino che i single debbano essere compatiti, e di conseguenza pensa che è facile considerarsi un peso piuttosto che un dono.

    Dispiace che il fratello single abbia pensieri negativi nei riguardi dei fratelli e come conseguenza su di se.

    In assenza di fatti il fratello single potrebbe lasciare amorevolmente il beneficio del dubbio di ciò che potrebbero pensare i fratelli dei single, questo l’aiuterebbe ad avere un atteggiamento migliore nei loro confronti ed evitare così di avere pensieri negativi, come che sia un peso piuttosto che un dono.

    “L’amore … crede ogni cosa” 1 Corinti 13:4,7.

    È una conclusione basata su un’impressione del fratello.
    Vi rendete conto che avete stabilito delle regole, giudicato sulla base di esperienze che hanno tratto le loro conclusioni sulla basa dell’immaginazione, impressione?

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  14. Serie - Riflessioni inviate anche ai singoli membri del corpo direttivo.

    W Agosto 2020 / ARTICOLO DI STUDIO 35 /Rispettiamo il posto degli altri nella congregazione

    2° Parte

    RISPETTIAMO CHI È SINGLE

    Par. 10 “Come possiamo mostrare rispetto per chi è single e tenere conto dei suoi sentimenti e delle sue circostanze? Dovremmo ricordare che alcuni cristiani rimangono single per scelta; altri vorrebbero sposarsi ma non hanno trovato la persona giusta; altri ancora erano sposati ma hanno perso il coniuge. A prescindere dalla situazione, dovremmo forse chiedere a chi è single perché non è sposato, o offrirci di aiutarlo a trovare un coniuge? È vero, alcuni chiedono questo tipo di aiuto; ma se un single non lo chiede, come potrebbe sentirsi di fronte a un’offerta di questo tipo? (1 Tess. 4:11; 1 Tim. 5:13). Vediamo cosa hanno detto alcuni fratelli e sorelle single”.

    Molti single sarebbero contenti di ampliare le proprie conoscenze se ciò viene fatto con discrezione e buon senso, molti fratelli si sono conosciuti in questo modo.

    I single sanno che questa domanda non è fuori luogo in quanto soddisfa un desiderio naturale.

    Quando viene fatta una domanda di questo tipo i single anche se non sono interessati sono consapevoli che i fratelli lo fanno animati da buoni motivi nei loro confronti.

    Un primario e reale desiderio dei single è di non riuscire a trovare un coniuge adatto, di non avere le circostanze appropriate per sposarsi.

    Quando ciò non avviene nel corso del tempo, anche se impegnati in attività spirituali la solitudine può farsi sentire sempre più, possono convivere costantemente con pensieri, desideri e sentimenti contrastanti, cadere in forme depressive.

    Dei fratelli non ce l’hanno fatta a perseverare con integrità, hanno commesso immoralità sessuale, hanno sposato una persona del mondo o hanno lasciato la verità. I single sono consapevoli di questa realtà.

    Fratelli ospitali e amorevoli organizzano occasioni di svago invitando diversi fratelli, tra cui dei single che desiderano sposarsi, in questa circostanza informale molti single hanno potuto ampliare le loro conoscenze in presenza di persone mature, evitando così i pericoli spiegati nelle pubblicazioni.

    Se un single dovesse venire a sapere o pensare che l’organizzatore l’ha invitato perché vi sono dei single del sesso opposto che desiderano sposarsi e la cosa non gli è gradita, non si deve ragionevolmente stabilire che tutti i single siano dello stesso parere.

    Questa consuetudine non viola i principi biblici e viene eseguita in molte parti del mondo, come altre, ad esempio i matrimoni combinati, sicuramente vi sono esperienze di genitori della nostra fede che non si sono dimostrati giudiziosi, le pubblicazioni hanno rispettato questa abitudine dando utili suggerimenti.

    Quando le opinioni personali diventano un’idea fissa è facile mancare di equilibrio, discernimento, si va da un estremo all’altro, si tende a vedere o tutto bianco o tutto nero, si va ‘alla ricerca con la lente d’ingrandimento’ di tutto ciò che possa sostenere il proprio pensiero, come esperienze che non rappresentino ciò che avviene solitamente.

    Filippesi 1:8-10 “E questo è ciò per cui continuo a pregare, che il vostro amore abbondi sempre più di conoscenza accurata e pieno discernimento, che vi accertiate delle cose più importanti in modo da essere puri e da non essere d’ostacolo agli altri fino al giorno di Cristo”.

    Geova ascolta le preghiere di coloro che desiderano sposarsi e può esaudire il loro desiderio naturale di trovare un coniuge adatto nel tempo e nel modo giusto, lo fa ad esempio mediante il suo spirito e può servirsi dei suoi servitori.

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