Ma a cos'è dovuta questa deriva
a cui si è pervenuti nel corso del tempo?
Possiamo certamente affermare che l'input verso questo andamento deviato viene purtroppo proprio da coloro che invece dovrebbero essere i "custodi" del pensiero spirituale.
I "saggi" di Broccolino (li chiamo così perché ultimamente ho dei seri dubbi sull'autoproclamazione a "schiavo fedele e saggio", cosa poco dimostrata dai fatti - soprattutto dopo la gestione Covid/vaccini - e su questo si potrebbero aprire almeno altre 2 discussioni) hanno improntato tutta la letteratura e le indicazioni sul concetto di "privilegio".
Parlo da ex nominato e da ex pioniere. Ho visto e sentito troppe volte frasi come:
"apre a nuovi e più grandi PRIVILEGI";
"è il trampolino di lancio per maggiori PRIVILEGI";
E così via...
C'è una "carriera spirituale" (parola aberrante ma purtroppo di uso comune) che è fatta da step, e ognuno porta ad un livello successivo, privilegi maggiori, maggior controllo e potere decisionale, con spesso conseguente minor impegno nel "servire".
Insegnano a non perseguire istruzione universitaria, a lasciare il lavoro (tanto ci pensa Geova a sostenervi, mettetelo alla prova suvvia!!!), a fare i pionieri, le scuole teocratiche e AMBIRE a nuovi PRIVILEGI. Obiettivo?
Diventare tutti sorveglianti, missionari o beteliti.
Mi vengono in brividi quando penso a come è improntata la "carriera spirituale" promossa dai "saggi".
Che Geova mi perdoni se faccio peccato nella mia considerazione, ma sono 37 anni di servizio che mi hanno fatto raggiungere queste conclusioni.
Per una parentesi su questi ultimi passaggi, vorrei dire ai fratelli che seguono questi blog/forum da parte della Società come controllori del dissenso, di riferire ai "saggi" che se non ci fossero stati fratelli e sorelle "ribelli" che si sono laureati, ora non avrebbero avuto gente preparata che usano nelle Betel e che cercano come "requisito" principale.
E se tutti lasciassimo il lavoro per fare i pionieri a tempo pieno, le contribuzioni che sostengono "l'opera" non le farebbe nessuno e bisognerebbe davvero vendere tutto e chiudere baracca.
Riferite di tornare sulla terra perché forse pensano troppo in anticipo di essere in cielo con Cristo e si sono dimenticati che qui si vive con sforzi e fatica per sbarcare il lunario e contribuire perché loro mangino e bevano seduti comodamente nelle Betel senza preoccuparsi di pagare bollette e auto e tasse.
Terra chiama "saggi", non offendete la nostra intelligenza e i nostri sacrifici. Che altrimenti tutte le auto bianche e le carte di credito dei sorveglianti e assimilati, rimangono senza soldi né benzina né bolli pagati.
Sorelle sole nella verità che crescono più figli con l'opposizione del marito, ma che non salgono sul podio perché non sono pioniere, e che invece hanno milioni di volte più rappresentanza rispetto a d altri che non voglio giudicare.
O il fratello infermo o il padre di famiglia che deve lavorare 10/12 ore per mantenere la famiglia solo per pagare le tasse, sono 1000 volte più validi come esempi di una coppia che ha l'auto bianca e la carta di credito.
Questa impostazione dei "saggi" ha creato questa "carriera spirituale".
Invece si è perso di vista il concetto di servizio, di mettere gli altri al di sopra di noi stessi.
Si fa magari tanto nella predicazione verso quelli di fuori, centinaia di ore a predicare agli altri, a preparare discorsi, a fare viaggi per prove ai congressi e tante altre cose e poi non schiacciamo un dito sul cellulare per fare una chiamata al fratello malato o scoraggiato.
È più facile salire i 3 gradini del podio piuttosto che andare a trovare un fratello in ospedale o allettato.
Perché il podio dà visibilità, potere, controllo.
La visita al fratello non la vede nessuno, è una perdita di tempo o almeno abbiamo altre priorità nella congregazione.
Altrimenti chi porta avanti la baracca?
Ecco che ci troviamo quindi a un punto in cui la forma è più importante della sostanza. E questo distingue lo spirituale dal carnale.
Ci vuole un bagno di umiltà partendo dai piani alti e scendendo fino al minore dei "privilegiati".
Solo così si potrebbe ottenere un risultato immediato fintanto che il giorno del Signore arriva.
Non abbiamo bisogno del maresciallo di carriera, piuttosto abbiamo bisogno dell'appuntato che va in giro a fare il suo ruolo sul campo.
Non abbiamo bisogno di teoria, ma di pratica.
E tutti coloro che si ritrovano d'accordo in questa disamina dovrebbero prendere il loro coraggio per evidenziare con i giusti modi e motivi i vari aspetti a coloro che non rispettano ciò che è scritto. Magari questi signori della fede si ravvedono e il processo di ritorno alle cose del Signore sarà più veloce.
Vanno modificati sia l'approccio che le istruzioni riguardanti gli incarichi, che devono premere sul ruolo di servizio, di sottomissione e cura.
Vanno messi in risalto i requisiti biblici che devono essere pienamente rispettati e non solamente 'posseduti un buona misura e a maggioranza'.
Se un candidato alla nomina non possiede anche un solo requisito in modo pieno, dev'essere aiutato a capire, alla luce delle Scritture, come svilupparlo in modo da diventarne esemplare, per poter essere poi nominato.
E questo deve essere evidente non solo nell'immediato e nel breve periodo, perché potrebbe essere fatto solo col fine di ottenere il "privilegio" e non guardando all'incarico.
E gli anziani dovrebbero essere a stretto contatto con questi uomini, conoscerli davvero, capire se hanno buoni motivi e volontà a essere servitori e non signori.
E servono uomini con esperienza, con famiglia a carico, che non devono essere oberati di compiti ma che possano svolgere tutti le loro responsabilità con gioia e senza fatica.
Ragazzini Usciti dalle SKE con l'obiettivo di essere nominati e andare in qualche congregazione a fare il bello e brutto tempo, dovrebbero invece essere mandati in congregazioni con molti anziani esperti a fare gavetta e capire come si serve. Li si vedrebbe se il loro spirito è sano o è solo motivato dal desiderio di preminenza immediata.
Non ci dovrebbe essere una sola congregazione senza almeno un anziano con famiglia ed esperienza.
Anziani giovani o coppie senza figli sono sicuramente utili ma non hanno né l'esperienza né la capacità di comprendere le situazioni delle famiglie che compongono le congregazioni.
Non sono utili a sostenere le famiglie e i capofamiglia e i giovani.
L'ambizione a fare le parti sul podio dovrebbe essere una cosa che squalifica e non qualcosa che invece dia prestigio.
Solo in questo modo si può manifestare uno spirito sano e in armonia con le istruzioni che Geova ci ha dato nelle Scritture.