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mercoledì 27 dicembre 2023

Riforma sui "Privilegi"

 


La parola "Privilegio" significa:


1. Speciale onore;
2. Vantaggio ... che consente di sottrarsi a determinati obblighi
3. Disposizione ... che attribuisce a un soggetto o a una categoria di soggetti una posizione più favorevole di quella della generalità degli altri soggetti;

Queste definizioni (recuperate da Treccani e Oxford Languages) ci indicano chiaramente che i privilegi sono qualcosa che mette un soggetto al di sopra di altri, in una posizione superiore o più vantaggiosa.

Questo termine quindi prevede il riferimento a qualcosa che crea una divisione fra il privilegiato e chi non lo è.
Qualcosa che di suo va contro i principi biblici di essere tutti "uniti", di considerarsi "fratelli" e comportarsi come il "minore"

Nella Bibbia (versione italiana) il termine privilegio è utilizzato in sole 4 scritture:
- 2 Corinti 8:4
- Filippesi 1:29
- Luca 1:74
- Luca 1:43

In tutte e 4 questi versetti e contesti, il significato del termine usato si riferisce a un 'onore di servizio' e non nel senso di un vantaggio (semmai il contrario) né di una posizione superiore.

Il termine "incarico" invece significa:
- Atto dell’incaricare, dell’affidare cioè ad altri una cura, un compito particolare o una funzione, un ufficio provvisorio (Treccani).

Questo termine ben rappresenta (al contrario di "privilegio") ciò che viene affidato ai Servitori di Ministero, agli Anziani, (e ai Sorveglianti e ai Pionieri per estensione, visto che purtroppo ci sono nella nostra burocrazia "teocratica").

Anziani e Servitori di Ministero sono due figure identificate nelle Scritture che hanno dei requisiti ben specifici.
Questi vengono denominati dalla burocrazia JW "privilegi di servizio", mentre è corretto definirli "incarichi".
Questa che può sembrare una sottile differenza è invece il fulcro di tutta la deriva dal concetto biblico originario e che oggi ha portato a una grossa differenza di risultato fra il ruolo che Geova aveva in mente e ciò che viene effettivamente fatto oggi dai "privilegiati" (eccettuato logicamente rare eccezioni di uomini spirituali che svolgono il loro incarico correttamente).
1 Timoteo 3:8-10 riporta i requisiti dei SM, indicando chiaramente che devono servire come "ministri".

Il termine "ministro" ha questo significato:
1. Titolare di un ufficio esercitato in nome o per conto di un'autorità superiore;
2. Chi esercita mansioni di servizio o di assistenza.

Quindi è pacifico e lampante che un ministro è colui che svolge un servizio per altri, non qualcuno che ha un "privilegio" o una posizione maggiore.

Questo vale anche per gli Anziani in quanto la nomina di anziano è successiva a quella di SM, con dei requisiti ancora più stringenti e importanti in quanto l'anziano ha il ruolo di "pastore" che richiede un livello maggiore di servizio avendo "cura" del gregge di Dio.
: Nei requisiti degli anziani leggiamo che devono essere:
- "di mente sana";
- "ragionevoli";
- "non caparbi";
- "non percotitori";
- "che si attengano fermamente alla fedele parola in quanto alla loro arte di insegnare".
(1 Tm 3:1-7; Tito 1:5-9).

Sono estrapolati questi 5 requisiti in particolare in quanto attinenti al ragionamento che stiamo portando avanti.



Ambire all'incarico  
no al privilegio



Per fare un riassunto perciò, Geova vuole degli uomini che siano disposti ad accettare "l'incarico" per "servire" gli altri fratelli, per aiutarli e non per essere i "capi" o i "dirigenti" o ancora i "giudici".

Questi uomini (oltre agli altri requisiti molto importanti) devono essere uomini che sanno 'ragionare' con il loro cuore che si 'attiene fermamente' alle Scritture, usando 'mente sana' senza essere 'caparbi' e non 'percuotendo' i loro fratelli, il gregge "affidato alla loro CURA".
Immaginate ora una congregazione mondiale formata da Anziani e SM che rispettano questi principi e che abbiano come concetto generale e personale l'INCARICO anziché il PRIVILEGIO...

Cambierebbe tutto!!!

Anziché avere la mosca bianca che si ritrova da solo a volte a combattere contro una generazione di "privilegiati" e nel suo piccolo si sforza di servire davvero i fratelli (si, ci sono pochi ma preziosi nominati che fanno ciò che Geova si aspetta da un INCARICATO), avremmo un esercito di uomini che sarebbero come dice Isaia 32:2:
"Ognuno di loro sarà come un riparo dal vento, un rifugio dal temporale, come ruscelli d’acqua in una terra arida, come l’ombra di un’imponente roccia in una terra riarsa."

"Siamo compagni d’opera per la vostra gioia” (2 COR. 1:24 parte B)

Cosa che spesso (o sempre purtroppo) non riscontriamo da coloro che impersonano il "Privilegio" anziché "l'incarico".

Questi purtroppo seguono la prima parte di 2 Corinti 1:24:
"Siamo i signori sulla vostra fede", parte che invece era usata da Paolo come contrasto negativo, ad indicare cosa si deve evitare.


Fine parte 1




Postato da Fineas li 24 dicembre 2023 alle ore 01:33





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14 commenti:

  1. (1 Timoteo 3:10) ...Inoltre, sia prima provata la loro idoneità e poi, se sono liberi da accuse, servano come ministri...
    Saranno anche "liberi da accuse" (vers. da 1 a 9) ma NON ottemperano all' "idoneità" richiesta dal vers. 10

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  2. Giusto. Via la facilità alla nomina se non dopo aver dimostrato di avere tutti i requisiti elencati per un tempo abbastanza lungo da dimostrare che non li si possiede per lo scopo ma perché fanno parte della personalità e che lo si fa per servire e non con un obiettivo egoistico. Leggi ottenere i privilegi di auto bianca e carta credito. E altri che riguardano il prestigio.

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    1. @Owon: legittimi i tuoi dubbi ma a mio parere l'atteggiamento è errato.
      Come dici tu dovremmo mettere altre regolette. E non è questo l'indirizzo che stiamo indicando.
      Ciò che abbiamo detto è avere un modus operandi più attinente alle Scritture ed eliminare ciò che oggi rende vane la maggioranza delle nomine allo scopo di essere pastori.
      Io non ho nessuna prescienza. Ma è logico che il corpo degli anziani avrebbe la responsabilità di valutare i vari aspetti.
      Il giusto motivo lo si vede, non devi giudicarlo, anche se qualcuno potrebbe anche aggirare l'ostacolo.Il giusto motivo si vede quando tu mantieni i requisiti senza uno scopo a breve distanza. Se io sono SM e non ho l'obiettivo di essere nominato presto Anziano o altro ma lo faccio per servire, potrò rimanere anche 10 anni SM senza problemi. Invece chi vuole la carriera se già parte con il deterrente che potrebbe rimanere anche SM a vita avrebbe più difficoltà a cercare il privilegio. E lo si vede chi lo fa per carriera o no.
      Per le nomine a tempo, dove trovi scritto che le nomine devono essere a vita?
      Parliamo di incarico, e questo anche Oggi dovrebbe essere rivalutato a tempo dai corpi ma non viene fatto. Spesso si passa sopra a mancanze per vari motivi, in questo modo invece si abbatte il problema di sollevare qualcuno e da parte del nominato anche l'imbarazzo di essere sollevato. Si rinnova e siamo tutti contenti o non si rinnova e vuol dire che è finito il tempo.

      @Neemia: il discorso sulle sorelle è sempre qualcosa che può sembrare 'patriarcale' ma è da esaminare alla luce delle Scritture. Incarichi di insegnamento non sono indicati nella Bibbia, ma le donne possono sicuramente avere dei compiti nel sostenere altre sorelle. D'altronde viene scritto. Quindi si deve fare.
      Ma non confondiamo le istruzioni di Geova con le fissazioni umane. Se gli uomini sanno fare gli uomini come Geova vuole le sorelle non soffriranno un senso di inferiorità, anzi saranno forse più contente nei ruoli che Geova ha assegnato loro.

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    2. É Gia fiori la parte 2 della adunanza annuale. Qualcuno la ha Gia vista, Sono stati onesti o hanno modificato quello Italiano? Che non mi fido tanto sono capaci di qualsiasi cosa....

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    3. Rispondo a Stilton2 gennaio 2024 alle ore 01:19. Pare che la traduzione sia fedele.

      Jeff Winder inserisce un nuovo concetto, quello secondo cui lo Schiavo non deve chiedere scusa per gli errori dottrinali o d’altro tipo. Il ragionamento, come al solito, si basa sul combinato tra Mt 24:45 (dare cibo al tempo giusto) e Pr 4:18 (sentiero dei giusti illuminato gradualmente) che però, come già spiegato in questo blog, si tratta di una semplice contrapposizione tra l’uomo malvagio (vedi contesto) e l’uomo giusto, non è una profezia su come nel Giorno del Signore sarebbero state spiegate le verità bibliche. Ricordiamo anche che quella dello Schiavo è una parabola e non una profezia. Andando in deroga alla non applicabilità delle scritture citate, si arriva a un tremendo paradosso. Jeff Winder dice che è Geova a voler dirci le cose a contagocce, poco alla volta, tramite lo Schiavo che però non è ispirato né infallibile. Quindi Geova fa dire loro delle cose che non ha dettato, ma le hanno – semplicemente – capite in riunioni tra esperti. Cioè, dice loro di dire cose che lui, in definitiva, non ha detto, però siccome le hanno dette loro è come se le avesse dette Geova. Durante il discorso, finalmente, si usa il termine corretto “interpretazione”. Sempre Jeff Winder asserisce che, dato che questo è il modo di agire di Geova (falso, è il LORO modo di agire) allora quando si cambia l’interpretazione non c’è bisogno di chiedere scusa perché è Geova che l’ha voluto!!! Come a dire: Geova non deve chiederci scusa!!! Le scuse non sono necessarie perché era previsto che sbagliassero, ma, LORO, dicono che è Geova che gli andava bene che sbagliassero e correggessero. Ciò porta all’impossibilità di capire quand’è che si stanno sbagliando, quand’è che ci stanno azzeccando, quand’è che Geova “ci dice” la verità e quando invece ci fa sapere una mezza verità. Se fosse vero, ma non lo è, allora anche tra esseri umani non ci dovrebbe essere bisogno di chiedere scusa per i torti che ci facciamo reciprocamente perché era previsto sbagliare e il perdono lo si chiede a Dio tramite Cristo, quindi tutti assolti, non c’è bisogno di chiedere scusa. Ancora, se il ragionamento di Jeff Winder fosse corretto, allora NOI AL MOMENTO NON ABBIAMO LA COMPLETA COMPRENSIONE DELLA VERITA’. E cosa dicono i fratelli del Corpo Direttivo su questioni dottrinali importantissime e fondamentali? NON LO SAPPIAMO!!! Quindi, se Jeff Winder avesse ragione, allora GEOVA ci sta dicendo che NON SA COSA DIRCI CIRCA LA SUA VERITA’!!!!!

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    4. Jeff Winder inserisce un nuovo concetto, quello secondo cui lo Schiavo non deve chiedere scusa per gli errori dottrinali o d’altro tipo. Il ragionamento, come al solito, si basa sul combinato tra Mt 24:45 (dare cibo al tempo giusto) e Pr 4:18 (sentiero dei giusti illuminato gradualmente) che però, come già spiegato in questo blog, si tratta di una semplice contrapposizione tra l’uomo malvagio (vedi contesto) e l’uomo giusto, non è una profezia su come nel Giorno del Signore sarebbero state spiegate le verità bibliche. Ricordiamo anche che quella dello Schiavo è una parabola e non una profezia. Andando in deroga alla non applicabilità delle scritture citate, si arriva a un tremendo paradosso. Jeff Winder dice che è Geova a voler dirci le cose a contagocce, poco alla volta, tramite lo Schiavo che però non è ispirato né infallibile. Quindi Geova fa dire loro delle cose che non ha dettato, ma le hanno – semplicemente – capite in riunioni tra esperti. Cioè, dice loro di dire cose che lui, in definitiva, non ha detto, però siccome le hanno dette loro è come se le avesse dette Geova. Durante il discorso, finalmente, si usa il termine corretto “interpretazione”. Sempre Jeff Winder asserisce che, dato che questo è il modo di agire di Geova (falso, è il LORO modo di agire) allora quando si cambia l’interpretazione non c’è bisogno di chiedere scusa perché è Geova che l’ha voluto!!! Come a dire: Geova non deve chiederci scusa!!! Le scuse non sono necessarie perché era previsto che sbagliassero, ma, LORO, dicono che è Geova che gli andava bene che sbagliassero e correggessero. Ciò porta all’impossibilità di capire quand’è che si stanno sbagliando, quand’è che ci stanno azzeccando, quand’è che Geova “ci dice” la verità e quando invece ci fa sapere una mezza verità. Se fosse vero, ma non lo è, allora anche tra esseri umani non ci dovrebbe essere bisogno di chiedere scusa per i torti che ci facciamo reciprocamente perché era previsto sbagliare e il perdono lo si chiede a Dio tramite Cristo, quindi tutti assolti, non c’è bisogno di chiedere scusa. Ancora, se il ragionamento di Jeff Winder fosse corretto, allora NOI AL MOMENTO NON ABBIAMO LA COMPLETA COMPRENSIONE DELLA VERITA’. E cosa dicono i fratelli del Corpo Direttivo su questioni dottrinali importantissime e fondamentali? NON LO SAPPIAMO!!! Quindi, se Jeff Winder avesse ragione, allora GEOVA ci sta dicendo che NON SA COSA DIRCI CIRCA LA SUA VERITA’!!!!!

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    5. @Owon, tu hai tutto il diritto di esprimere le tue idee, peccato che il tuo modo aggressivo e perentorio assomigli molto a quello dei vaccari e dei signori della fede.

      Non si tratta di regolette che non mi stanno più bene, ma sono delle istruzioni che possono servire a portare su una strada più teocratica l'organizzazione che c'è attualmente.

      Per quelle cose che nella Bibbia non troviamo specifiche, dobbiamo interpretare lo spirito e l'obiettivo con cui Geova vuole che ci confrontiamo.

      Le Betel non sono indicate nella Bibbia, ma ci vuole qualcosa che accentri un minimo l'organizzazione di un gruppo e dia istruzioni che però devono essere teocratiche. Quindi ti informo caro amico che le proposte di riforma inserite sugli incarichi non sono semplici mie idee, ma elaborazioni che vengono da anni di vita vissuta e condivisa con centinaia di fratelli consapevoli.

      La nomina a tempo per esempio non è menzionata certo, ma nemmeno la nomina a vita lo è. Quale preferire? Quella che ti fa più comodo? No, quella che può essere più utile per la fratellanza e per evitare i problemi connessi con le situazioni vissute finora. Campagne elettorali? Ma assolutamente no, lo spirito delle riforme sulle del nomine ha un adattamento più ampio proprio ad evitare cose del genere. Vedi requisiti e dimostrazione degli stessi.


      Scuola pionieri per tutti, non è una nuova regoletta ma una semplice applicazione di ciò che servirebbe a tutti i proclamatori per essere più efficaci nella loro opera e per incentivare lo spirito di evangelizzazione. Detto da uno che ha vissuto e provato questa esperienza e ha visto invece necessità di viverela mancate da parte di chi non ha potuto mai fare il pioniere per impossibilità e vista questa come un obiettivo impossibile e magari voluto.

      Anziano viaggiante. Nessuna regoletta..il CO sarebbe un anziano ma tale non è. È diventato soprattutto dopo la scomparsa dei DO l'inviato della Betel che si occupa di fare i 2.discorsetti tenere delle comitive e fare nomine in quei 4 giorni che rimane in una congregazione a cui gli anziani locali delegano tutte le responsabilità quando ci sono decisioni da prendere e colui che aspettano sempre per prenderne qualcuna a volte o spesso rimandando cose necessariamente da sbrigare subito a i tempi in cui tornerà. Molti sono inesperti di vita vera perché hanno fatto le SKE da piccoli e sono sempre stati mantenuti e non sanno che significa gestire una casa, una famiglia e figli.. requisito a mio parere essenziale per essere un pastore perché il rapporto con le pecore dovrebbe essere come dei figli. Lo dico per aver visto decine di coppie e di sorveglianti che non hanno mai avuto lo spirito di pastore ma appunto di SORVEGLIANZA inteso come comando.
      Un anziano vissuto disponibile a muoversi con esperienza sarebbe davvero utile ecco da dove nasce la possibilità di una sostituzione de non vogliamo proprio una abolizione del ruolo che nella Bibbia non esiste. Paolo non era un sorvegliante ma un anziano che viaggiava per confortare i fratelli.

      Le regole attuali forse potrebbero essere sufficienti per gestire bene ma purtroppo sono impostate male e i signori della fede le utilizzano sulla falsariga dei farisei..ecco perché di possibili riforme, per rendere meno manipolabili tutti gli aspetti gestionali che dovrebbero essere meno tecnici e più di cuore.

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    6. 1966... Si esattamente come la versione inglese. La cosa assurda di tutto questo e che la fulgida luce... Cresce... Non cala in modo improvviso o addirittura fa marcia indietro. Se vedo un alba... La direzione è sempre quella ma si apprendono nuovi dettagli di un quadro generale che non varia.
      Però nel caso delle "telefonate divine" a quanto pare spesso ci sono stati dietrofront pazzeschi. Si pensi alle disposizioni per il trapianto di organi
      In passato però tutte queste dicotomie non saltavano fuori perché non c'era internet e xké gli apostati erano visti come bestie nere. Oggi li trovi su YouTube Ono spesso affabili, intelligenti, simpatici e ragionevoli, meglio di molto CO o degli stessi GB

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    7. Io la chiamo semplicemente , presunzione e superbia umana .

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  3. Aggiungo al post (si potrebbe gentilmente aggiungere nel testo) che le nomine vanno riformate in questo modo:

    Nomina a tempo: ogni nomina deve avere una durata massima di 2 anni rinnovabili, un po' come avviene per le assegnazioni dei CO e simili.
    In questo modo al termine dei 2 anni la nomina decade di suo a meno che gli anziani (dopo verifica accurata dei requisiti e valutazione dei precedenti 2 anni di servizio) non decidano per un rinnovo. In questo modo si elimina la teoria del 'come fai a rimuoverlo?'.
    Basta non rinnovare se si crede che ci siano le basi per non farlo.
    In questo modo ogni nominato saprà di avere una scadenza e non si cullerà sul fatto che essendo nominato rimane così com'è se non commette qualche cosa grave.
    È uno stimolo a mantenere i requisiti mentre oggi più tempo passa e meno questi si rinnovano e mantengono, anzi si vanno spesso a perdere.

    I SM devono avere un ruolo di supporto agli anziani e non intervengono nell'insegnamento e sulle questioni confidenziali. Se sono adatti a ricoprire il ruolo di anziano per capacità, maturità e requisiti può essere nominato anche dopo poco tempo. I SM possono, anzi devono, essere utilizzati per le parti delle adunanze in modo da lasciare tempo per l'opera pastorale agli anziani.

    Gli anziani devono avere come principale compito l'opera pastorale.
    Agli anziani pionieri non devono essere richieste quote di ore. Questo cozza contro l'obiettivo di offrire un tempo di qualità all'opera pastorale.
    Gli anziani devono effettuare visite pastorali ogni mese e a stretto giro ogni componente della congregazione dev'essere visitato, sostenuto e incoraggiato.

    Pionieri, su questo aspetto ci sarebbe da valutare l'abolizione dei ruoli, perché ogni cristiano dev'essere un proclamatore della buona notizia senza imposizioni o richieste. È una propria responsabilità farlo e forse è meglio fare 10 ore a testa fatte con coscienza che 70 fatte per riempire le caselle.
    Ausiliari, regolari e speciali, abolire questi livelli e unificare tutta la congregazione in un unico corpo.
    Rendere pubblica e usufruibile da tutti la scuola dei pionieri, per chi lo vuole fare. Avendola sostenuta posso dire che è molto incoraggiante e spesso gli istruttori sono una fonte di vero incoraggiamento perché ci si incentra davvero sulla predicazione senza altre implicazioni burocratiche.
    Questa scuola dovrebbe cambiare nome in scuola del ministero cristiano.

    Assoluta abolizione del ruolo di CO.
    Oltre ad essere un privilegio e di questo abbiamo ampiamente parlato nel post, è un ruolo che non è previsto nella Bibbia.
    Questa rimozione porterebbe a enormi risparmi finanziari, e darebbe agli anziani locali molta più responsabilità in tutte le vicende teocratiche, dalle nomine ai comitati.
    Si potrebbe mantenere un ruolo di anziano viaggiante per volontari (spostati e che hanno avuto figli, indi esperti e capaci forse di capire le necessità delle congregazioni) ma questi dovrebbero comunque essere autosufficienti e non spesati.

    Abbiamo creato come un clero e questo non va bene assolutamente.
    Tutti, dal CD ai membri Betel agli anziani devono essere autosufficienti, cioè lavorare per provvedere alle proprie necessità, come faceva Paolo.
    L'abolizione di questi privilegi porterebbe ad una situazione di evidenza di chi davvero vuole servire e chi invece lo faceva per egoismo e convenienza.

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    1. Per Fineas: Sarebbero ottime riforme. Peccato che abbiamo a che fare con una super petroliera. I cambiamenti o nuove disposizioni avvengono ogni 10 anni. Per la riforma del rapporto di servizio e barba ci sono voluti anni....figuriamoci per vedere queste (che a mio parere sono ragionevoli.) quando deve passare?....verrà prima la fine...

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    2. Riguardo al rapporto di servizio, informo per chi non lo sapesse , che negli anni sessanta e settanta , chi faceva meno di dieci ore al mese di servizio , era uno o una irregolare.

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  4. Sul rapporto di servizio , media ore , pioniere , pioniere a tempo pieno , 130 ore , 70 ore , 30 ore, 15 ore ecc . Non meriterebbe nemmeno oggetto di discussione , dato che è tutto una buffonata teocratica.

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