Visite/Convocazioni
“Geova detesta l’uomo … d’inganno”
Salmo 5:6.
*Un fratello viene contattato telefonicamente da un anziano che lo invita a recarsi presso la locale Sala del Regno per fare due parole con lui, e nulla più. Il fratello si trova davanti a tre anziani che gli comunicano che è stato convocato per un comitato giudiziario.
*Un fratello viene chiamato telefonicamente dagli anziani che lo invitano a recarsi presso la locale Sala del Regno per una visita pastorale. Gli spiegano che hanno difficoltà a venire dove abita e lo rassicurano che non vi è nessun problema serio da trattare. Il fratello viene trattato con sarcasmo, deriso, vengono mosse accuse infondate, impartite opinioni personali come autorevoli consigli.
*Un fratello viene contattato telefonicamente da un anziano dicendo che l’indomani si deve presentare presso la locale Sala del Regno, dove vi saranno due sorveglianti (facendo il nome) e degli anziani. Il fratello chiede il motivo dell’incontro, e chi sono gli anziani, in risposta l’anziano ha detto che non era a conoscenza di queste informazioni.
*Anziani, prima, durante o dopo l’adunanza nella Sala del Regno hanno detto a dei fratelli che dovevano parlargli nella saletta e nulla più. Quante volte i fratelli sono visti uscire dalla saletta emotivamente provati, sconvolti, rossi in viso, anche con le lacrime agli occhi.
Queste esperienze accadono di routine, e devastano la fede dei fratelli, calpestano i diritti fondamentali. L’amore per i fratelli, non dovrebbe spingervi a informarli che non sono obbligati ad accettare visite, convocazioni di questo genere ed altro?
Nella bibbia non si parla che gli anziani facciano visite pastorali ai fratelli. Il vero pastore, va ben oltre la visita pastorale formale.
I fratelli non devono essere considerati a priori dei ribelli, perché declinano con rispetto di ricevere la visita (vi sono anziani, sorveglianti che non hanno mai fatto ad esempio, una telefonata, una chiacchierata, preso l’iniziativa di salutarli o di uscire in servizio con costoro; anzi, anche nella Sala del Regno hanno tenuto le distanze, allontanandosi a volte in modo teatrale e ridicolo come se fossero degli appestati).
I fratelli e gli anziani devono essere informati che la disposizione amorevole delle visite pastorali, che viene incoraggiata dai membri del Corpo Direttivo non è un obbligo, ciò vuol dire che possono decidere di declinare l’invito, rimandarlo o fare richiesta di essere visitato da fratelli da lui scelti.
Ciò significa che i fratelli si devono sentire liberi di declinare tale invito, senza per questo sentirsi in colpa, giudicati come disubbidienti e quindi passibili di qualche forma di disciplina.
Quale approccio tiene conto dei diritti dei fratelli?
Dobbiamo farti una visita, oppure desideriamo farti una visita.
Devi venire nella Sala del Regno, o sei invitato a venire nella Sala del Regno.
Domani desideriamo farti una visita, oppure, desideriamo farti una visita, quando potresti renderti disponibile, o saresti disponibile in questo giorno?
Molti fratelli durante una visita o convocazione hanno subito violenza. Si potrebbe aiutare i fratelli a comprendere chiaramente che le sopraelencate circostante possono accadere, ed è saggio andarsene? Il vero amore non dovrebbe spingere i membri del Corpo Direttivo a tutelare i diritti dei fratelli? Come mai sino ad oggi non è stato fatto ciò? Prevenire è meglio che curare.
I nominati devono essere ben informati dei limiti della loro autorità per non essere padroni di fede, ficcanaso, commettere abusi di potere e violenza. Nessuno che prende la direttiva in congregazione, dicasi i membri del Corpo Direttivo, deve controllare i fratelli. Non esistono poliziotti nel popolo di Geova.
W Febbraio 2021 EDIZIONE PER LO STUDIO “Il principio dell’autorità nella congregazione” “Il ruolo del corpo Direttivo” “I membri del Corpo Direttivo amano molto i fratelli e le loro sorelle e si impegnano tanto per prendersi cura dei loro bisogni”
1 Giovanni 3:18 “Figlioletti, non amiamo a parole né con la lingua, ma con opera e verità”.
W Febbraio 2021 EDIZIONE PER LO STUDIO “Il principio dell’autorità nella congregazione” “Il ruolo del corpo Direttivo” “I membri del Corpo Direttivo amano molto i fratelli e le loro sorelle e si impegnano tanto per prendersi cura dei loro bisogni”
1 Giovanni 3:18 “Figlioletti, non amiamo a parole né con la lingua, ma con opera e verità”.
__________________________
Purtroppo, caro fratello ilresiliente1914, hai scoperchiato il vaso di pandora.
RispondiEliminaLa polizia morale teocratica, composta di anziani-sorveglianti-beteliti-membri locali-arrampicatori-passacarte-carnefici-volenterosi- è all'opera da almeno 70 anni con sempre più mezzi teocratici .
Hanno istruzioni dettagliatissime anche per capire cosa è porneia e cosa ci rientra , tutto è dettagliato nel libro e nelle scuole degli anziani con dovizie di particolari.
Gli anziani sono autorizzati dal cd ad indagare e fare domande intime per capire se è avvenuto un porneia
Grazie ilresiliente1914 per questa Serie e l'altra sui Cavalieri della fede devastano le congregazioni.
RispondiEliminaAttendo sempre con ansia il successivo articolo e prego che Jah benedica i tuoi sforzi per affermare le verità del Regno
Viva il regno dei mille anni
Grazie, idem. Anche le esperienze sono state inviate ai membri del corpo direttivo, diverse ai singoli membri del corpo direttivo. Nel corso del tempo ho inviato decine e decine di lettere firmate anche alla filiale italiana. In una situazione a dir poco surreale, ho inviato delle lettere firmate alla filiale degli Stati Uniti. Risposta: "i fratelli che hanno ricevuto la tua lettera ci hanno incaricato di dare riscontro a quanto da te portato alla loro attenzione." Ad oggi, anche questa questione rimane aperta. Sorveglianti di circoscrizione e di distretto, fratelli della filiale, anziani, comitato di servizio esterno, hanno mentito, e continuano a mentire spudoratamente su tutto.
RispondiEliminaSerie - Riflessioni inviate anche ai singoli membri del corpo direttivo.
RispondiElimina1) Vi sono esperienze di fratelli, dei quali il comitato giudiziario ha riconosciuto il vero pentimento, ma a motivo dello scandalo sono stati disassociati.
1 Corinti 5:13 “mentre Dio giudica quelli di fuori? “Rimuovete l’[uomo] malvagio di fra voi”.
Ks pag. 133 La decisione del comitato giudiziario non dovrà neppure essere determinata dalla notorietà del fatto.
Non è una contraddizione di ciò che si apprende dalle sacre scritture, e nelle pubblicazioni?
2) Una circolare afferma che prima di raccomandare un fratello al sorvegliante che era stato rimosso in un’altra congregazione si deve contattare il precedente corpo degli anziani per appurare se vengono sollevate delle obiezioni.
*Il precedente corpo degli anziani dove il fratello è stato rimosso, solleva delle obiezioni alla sua raccomandazione.
Vengono fatte delle telefonate, inviate lettere.
Si incontrano anziani dei due corpi degli anziani e non emergono dei fatti per sollevare delle obiezioni.
Poi gli anziani di entrambe le congregazioni si incontrano con il sorvegliante dove il fratello si è trasferito, in seguito con entrambi i sorveglianti delle due circoscrizioni, infine il sorvegliante dove si è trasferito il fratello si riunisce da solo con l’intero corpo degli anziani dove il fratello è stato rimosso.
Dopo molti anni il corpo degli anziani dove il fratello è stato rimosso non è più contrario alla sua raccomandazione.
Il fratello in questione e il corpo degli anziani dove si è trasferito non hanno mai saputo il motivo per cui il precedente corpo degli anziani non erano d’accordo alla sua raccomandazione.
Molte di queste storie infinite, dove si è dedicato molto tempo rivelano assenza di compassione, ragionevolezza.
A volte questi fratelli vengono considerati, trattati alla stregua di chi ha commesso abusi sessuali sui minori.
Ulteriori spiegazioni non aiuterebbero i nominati a comprendere lo spirito di questa direttiva?
Serie - Riflessioni inviate anche ai singoli membri del corpo direttivo.
RispondiEliminaMenzogne
“Colui che odia altri lo nasconde con le sue labbra, ma dentro di sé cova falsità. Anche se parla con gentilezza, non fidarti di lui, perché nel suo cuore ci sono sette cose detestabili. Benché nasconda il suo odio con falsità, la sua malvagità sarà smascherata nella congregazione” Proverbi 26:24-26.
Questo potrebbe essere uno dei primari problemi di chi ha un certo grado di autorità, che va a braccetto con gli abusi di potere.
Quasi tutti, come un copia e incolla per dirla secondo le parole di un competente sorvegliante, quando possono farla franca, per non perdere privilegi, l’incarico, non ammettono i loro errori, mentono, rendono falsa testimonianza, si mettono d’accordo con altri nominati, arrivano anche a mentire pur di non ricevere un consiglio.
Con il passare del tempo non sono disposti a fare un passo indietro, a dire la verità a chi è dovuto, anche quando hanno devastato la fede dei fratelli. Non si vergognano della loro abitudine di mentire.
Se chiamati a un confronto, condannano decisamente la condotta per cui vengono accusati, menzionando a sostegno i principi scritturali, dicasi pubblicazioni e spiegando bene le ragioni per cui non si comporterebbero in tal modo.
Inoltre, considerano, trattano i fratelli con un atteggiamento di superiorità; usano persuasione, manifestano una parvenza di santità per essere credibili verso coloro che devono rendere conto.
In questi confronti, gli anziani come un disco incantato, per dirla con le parole di un esperto sorvegliante dicono: ‘non ci ricordiamo; ci siamo spiegati male; hai capito male; non ci siamo capiti; sono sorti dei malintesi; non è vero tutto quello che dici’.
Matteo 5:23, 24 “Se, dunque, porti il tuo dono all’altare e lì ricordi che il tuo fratello ha qualcosa contro di te, lascia lì il tuo dono davanti all’altare, e va via; prima fa pace col tuo fratello, e poi, una volta tornato, offri il tuo dono”.
2 Pietro 3:14 “Quindi, miei cari, dato che aspettate queste cose, fate tutto il possibile per essere infine trovati da lui immacolati, senza alcun difetto e in pace”.
Le suddette scritture, tranne casi isolati, non vengono proprio applicate dagli anziani, sorveglianti.
RispondiEliminaLa perdita di fiducia negli anziani, sorveglianti, non avviene di per se quando commettono errori, errori anche gravi nei loro confronti: ‘ma perché mentono, rendono falsa testimonianza, non ammettono i loro errori’.
Quando gli anziani, sorveglianti sbagliano nei confronti dei fratelli e vengono consigliati anche dalla filiale, non ammettono i loro errori ai fratelli e non chiedono scusa. Questo spirito orgoglioso e ipocrita non accresce la fiducia nei fratelli.
Non poche organizzazioni del mondo richiedono che i loro rappresentanti riconoscano anche ai diretti interessati i loro errori e porgano le debite scuse.
Che reputazione si è fatta la filiale, i loro rappresentanti e i membri del Corpo Direttivo nell’ammettere i propri errori e chiedere scusa?
Romani 2:21, 22 “Tu, dunque, che insegni agli altri, non insegni a te stesso? Tu che predichi di non rubare, rubi? Tu che dici che non si deve commettere adulterio, commetti adulterio? Tu che detesti gli idoli, derubi i templi?”
I fratelli dicono che i nominati mentono perché vivono per il prestigio e la posizione, mettendoli al primo posto nella scala dei valori a discapito della relazione con Geova e dei fratelli; così facendo non vivono l’essenza del cristianesimo che è evidente dall’amore fra noi. Barattano l’integrità mentendo pur di non perdere i loro privilegi, incarichi; viceversa, vi sono molti fratelli che non barattano la loro amicizia con Geova a prezzo delle sofferenze, torture, perdita dei beni, prigionia e la loro stessa vita.
Giovanni 12:43 “perché amavano la gloria degli uomini più della gloria di Dio”.
‘Gli occhi sono lo specchio dell’anima’, quando chiunque mente come Anania e Saffira e tanto più se recidivi è facile che gli altri si accorgano che non sono più gli stessi di prima.
Perché non trattare il suddetto argomento allo Studio Torre di Guardia come avete fatto in modo magistrale con i seguenti aspetti? w89 15/10 p. 10-15; 15-20.
Serie - Riflessioni inviate anche ai singoli membri del corpo direttivo.
RispondiEliminaDei fratelli si trasferiscono di congregazione e vengono raccomandati. Nella lettera di trasferimento vi sono delle informazioni non positive, ciò è stato fatto anche sotto la voce: “questioni confidenziali”.
I nuovi corpi degli anziani dopo avere esaminato la lettera di trasferimento incaricano degli anziani di telefonare, scrivere, di incontrarsi di persona con degli anziani dove provengono i fratelli per avere dei chiarimenti, anche su questioni irrilevanti.
A volte l’iniziativa è stata presa dal comitato di servizio.
Infine, i corpi degli anziani si scaricano a vicenda la responsabilità dicendo: “noi l’abbiamo raccomandato e per noi la questione è chiusa”; “noi l’avremmo raccomandato al sorvegliante se non vi erano scritte delle cose negative”.
I fratelli delle sopraelencate esperienze, oltre a non essere mai stati consigliati, erano ignari di ciò che hanno scritto sul loro conto (non sono mai stati ascoltati per dare la loro testimonianza).
È inevitabile che si sono sentiti traditi, pugnalati alle spalle, trattati ingiustamente. Spesso e volentieri i sopraindicati fratelli vengono bollati dagli anziani e non raccomandati per diversi anni perché tengono fede al contenuto della lettera e sono considerati e trattati con diffidenza.
Questa procedura consente di manifestare uno spirito di vendetta. Questi tradimenti sono una mancanza di lealtà.
Salmo 55:12-14 “Non è un nemico a insultarmi, altrimenti lo sopporterei; non è un avversario ad attaccarmi, altrimenti mi potrei nascondere da lui. Ma sei tu, un uomo come me, mio amico e mio intimo conoscente. Ci legava una stretta amicizia; andavamo alla casa di Dio con le folle”.
Le sopraelencate esperienze sono una rappresentanza delle molte e ordinarie testimonianze surreali, nonché fatti accertati dalla filiale.
Portando all’attenzione il contenuto della lettera di coloro che si trasferiscono non si violerebbe nessun principio biblico, ne leggendo la lettera, così facendo tutti possono imparare l’importanza di essere onesti, leali e non si darebbe adito alle consuete opere della carne.
Questa procedura consente di manifestare uno spirito di vendetta. Questi tradimenti sono una mancanza di lealtà.
Matteo 11:19 “Comunque, a dimostrare che la sapienza sia giusta sono le sue opere”.
Serie - Riflessioni inviate anche ai singoli membri del corpo direttivo.
RispondiEliminaRisultati raggiunti dall’organizzazione | Un aiuto per tutti i proclamatori (9:29)
04:47 “Il nostro motto è, veloci a trovare i principi, ma lenti a stabilire regole”. Sappiamo di essere imperfetti, di non essere infallibili. Seguendo attentamente quello che è scritto nella Parola di Dio, agiamo in armonia con il modo di pensare di Geova. Come dice chiaramente la Bibbia, noi non siamo i padroni della fede degli altri”.
Affermare che: “si è lenti a stabilire regole”, dopo continue regole vi è un travisamento della realtà che offende la memoria e l’intelligenza, ed è sbagliato quando riguardano questioni personali e di coscienza.
Dire che: “sappiamo si essere imperfetti, di non essere infallibili”, è ciò che dice la Bibbia.
Proferire che si è: “veloci a trovare i principi”, bisogna poi applicarli, e i fatti rivelano che non sempre questo avviene.
Affermare di: “seguire attentamente quello che è scritto nella Parola di Dio, di non essere padroni della fede degli altri”, è quello che dicono le scritture, ma i fatti rivelano che questo non sempre avviene.
Tramite un membro del Corpo Direttivo si sono auto lodati.
Questa comunicazione vuole sostenere che i membri del Corpo Direttivo non commettono nessun errore, e che le lamentele che ricevono sono infondate.
Tutto ciò rivela mancanza di umiltà, onestà e verità.
I numerosi fatti rivelano che i membri del Corpo Direttivo non si attengono più fedelmente alla Bibbia, hanno anteposto le loro politiche organizzative alla Parola di Dio; la loro autorità è superiore a quella della Parola di Dio.
Non sono umili nell’ascoltare le lamentele che provengono dal popolo di Dio, i consigli scritturali; continuano a lodarsi.
Si contraddicono in continuazione, dicono menzogne.
Sono risoluti che i fratelli siano loro asserviti sino al punto di essere ubbidienti anche quando violano i principi o impartiscono insegnamenti antiscritturali.
Sono decisi che siano controllati anche in questioni personali e di coscienza.
Non incoraggiano i fratelli a confrontare ciò che dicono con la Parola di Dio, come fecero i bereani. Questo è l’atteggiamento che vi è da tempo nel Corpo Direttivo.
Avete fomentato divisioni in congregazione (discriminazione, ghettizzazione ), devastato la fede dei fratelli, e fatto inciampare le pecore di Geova.
Anche le lettere di lamentele che ricevete sono una testimonianza dell’effetto del vostro operato e della vostra condotta in contrapposizione a quello che si legge nella Bibbia quando le istruzioni prese da uomini spirituali erano il pensiero di Geova: “Le congregazioni erano quindi rese ferme nella fede e crescevano di giorno in giorno” (Atti 16:5).
Se permettiamo che l’orgoglio metta radice nel nostro cuore può indurci a far nascere in noi uno spirito ribelle, disubbidiente come accadde al re Saul.
Tutti i problemi hanno questa origine.
Gesù, il nostro perfetto esempio da imitare non ha mai oltrepassato l’autorità di Geova.
Spero che Geova intervenga in questa questione.
Marco 14:36 Rimuovi da me questo calice. Tuttavia non ciò che io voglio, ma ciò che tu vuoi.
Serie - Riflessioni inviate anche ai singoli membri del corpo direttivo.
RispondiEliminaCon ampio spazio nella Bibbia sono riportati molti episodi di servitori di Dio che hanno abusato della loro autorità nei confronti di altri servitori di Geova, ad esempio Geova disse di Davide: “un uomo secondo il mio cuore”, ma Dio nella sua onestà e verità fece scrivere nella sua parola i suoi gravi peccati contro Uria l’Ittita.
Quando si parla degli anziani, sorveglianti, ad esempio nello studio Torre di Guardi su come non devono o devono considerare, trattare, giudicare i fratelli, solitamente il sorvegliante dello studio tratta superficialmente queste informazioni, magari dopo avere ricevuto risposta alla domanda stampata passa al paragrafo successivo.
In altre adunanze quando il materiale parla degli anziani, sorveglianti, se la parte viene svolta da uno di loro non vengono fatte delle applicazioni su come devono o non devono considerare, trattare, giudicare i fratelli. In effetti non si mettono in discussione.
L’organizzazione informa regolarmente di non cercare la perfezione nei nominati, di comprendere che anche loro possono commettere errori, di essere pronti a perdonarli, di apprezzare ciò che di buono stanno facendo, di essere ubbidienti e sottomessi.
I fratelli hanno compreso che i membri del Corpo Direttivo desidera presentare alla fratellanza mondiale la disposizione teocratica e amorevole dei nominati nella luce più ottimista possibile.
Comunque, i fratelli, come fa Geova e Gesù, valutano i singoli nominati per quello che sono, dalle loro qualità, dalla loro condotta, da come vengono considerati e trattati.
I fratelli pensano che i membri del Corpo Direttivo dimostrerebbe di avere maggiore fiducia in Geova trattando, con onestà e verità, in modo esaustivo i reali problemi di coloro che prendono la direttiva in congregazione che influiscono su di loro.
Che esempio ci ha lasciato Gesù? Rivelazione 2,3.
Serie - Riflessioni inviate anche ai singoli membri del corpo direttivo.
RispondiEliminaIl fratello Samuel Herd in un video ha detto che l’unica autorità sulla terra è la parola di Dio.
Alle adunanze di congregazione vi è la tendenza della quasi totalità dei fratelli e nominati di menzionare come un manierismo: ‘corpo direttivo, schiavo saggio’ per stabilire la base dell’autorità e anche per cose insignificanti.
Vari decenni fa il disco incantato era: ‘il viaggiante ha detto, l’ufficio o la Betel ha detto’.
In direzione totalmente opposta sono i principi biblici e tantomeno ragionare su di essi, e non è più usuale menzionare Cristo quale capo della congregazione, solitamente viene menzionato quando vi è la commemorazione.
Quando si fanno delle interviste, biografie ai fratelli si dovrebbe menzionare i loro privilegi, incarichi quando è necessario o chiedersi se è indispensabile menzionare l’incarico specifico di un anziano, come solitamente avviene quando è il coordinatore.
Se non si presta attenzione a questi aspetti è facile trasmettere l’idea che si ha un ruolo importante, che si è qualcuno nell’organizzazione di Geova se si hanno privilegi, incarichi, e chi ha il ruolo più importante nel corpo degli anziani è in effetti il coordinatore.
Di fatto molti fratelli non hanno una veduta equilibrata sotto questo aspetto.
Molti nominati sono dedicati a fare carriera, servono se stessi.
Chi ha questo spirito non è sinceramente interessato agli altri, facilmente gli altri lo capiscono.
In questi ultimi due anni molti fratelli riferiscono che non hanno mai ricevuto una sola comunicazione o visita da parte degli anziani, nemmeno coloro che sono diventati inattivi o che non frequentavano più le adunanze.
Bisogna stare attenti a non alimentare negli altri l’arrivismo che è incompatibile con l’umiltà. L’umiltà ci rende desiderabili agli occhi di Geova e dei fratelli.
1 Corinti 4:7 “Che cosa infatti ti rende diverso da un altro? Cosa possiedi che tu non abbia ricevuto? E se lo hai ricevuto, perché ti vanti come se non lo avessi ricevuto?”.
Il nostro modello perfetto dell’umiltà e della verità disse: “È scritto; È scritto anche; Perché è scritto” Matteo 4:4-10; “O non avete letto nella Legge” Matteo 12:5; “Ciò che io insegno non è mio, ma appartiene a colui che mi ha mandato” Giovanni 7:16.
I cavalieri della fede devastano le congregazioni
RispondiEliminaEsperienze inviate al corpo direttivo
Cosa possiamo imparare dai seguenti episodi, come da altri, che rappresentano il modo di fare di molti di coloro che hanno un certo grado di autorità?
*Un fratello che non era mai stato consigliato dagli anziani, parla con due anziani della sua congregazione mentre sono in predicazione e ipotizza alcune cose del passato, ad esempio quante persone potevano esserci in vita al tempo di Noè, se Noè predicava di abitazione in abitazione o se abbia mai comprato certi attrezzi o materiali per costruire l’arca.
In seguito un anziano dice al fratello che il corpo degli anziani ha disposto che due anziani gli facciano una visita, e nulla più, il fratello come nel passato spiega che non desidera ricevere una visita ufficiale ma si rende disponibile di parlare con un anziano.
Dopo almeno cinque volte che l’anziano lo invita per tale incontro, un giorno accade che lo stesso anziano tiene l’adunanza per il ministero e dispone che il fratello esca in servizio con lui nell’opera pubblica insieme ad un altro anziano, in quella circostanza lo informano che gli stanno facendo la visita indetta dal corpo degli anziani a motivo delle ipotesi che aveva fatto a degli anziani in quanto aveva devastato la fede dei fratelli sostenendo che solo lo schiavo saggio può fare delle ipotesi, in seguito un altro anziano gli parla per accertarsi che abbia accettato i consigli che gli sono stati dati.
*Un anziano che non è mai stato consigliato non è d’accordo nel raccomandare un fratello, spiega con rispetto i motivi e sostiene la decisione presa dal corpo degli anziani.
Non si mette a discutere con tutti gli altri anziani, che sono stati consigliati molte volte, anche dal nuovo sorvegliante, della loro decisione di raccomandarlo. Gli anziani gliene dicono di ogni, lo fanno nero, l’anziano rimane rispettosamente in silenzio.
Dopo mezz’ora di aspri rimproveri, affermazioni, accuse infondate, lo informano che raccomandano la sua rimozione al sorvegliante; nel frattempo stabiliscono un’adunanza degli anziani per lui dove la suddetta situazione si ripete, dicasi nelle visite pastorali che di seguito riceve da due anziani.
*Ad una adunanza di congregazione viene fatto l’annuncio che la filiale e il corpo degli anziani hanno deciso di chiudere il gruppo multilingue della locale congregazione dicendo: questa decisione è guidata dallo spirito santo.
*Due anziani parlando con un proclamatore e sostengono che la decisione di scegliere l’orario dell’adunanza pubblica è stata guidata dallo spirito santo. Altri anziani sostengono che le decisioni dello schiavo saggio sono sempre guidate dallo spirito di Geova.
*Un fratello parla con un sorvegliante e quest’ultimo espone il suo precario stato di salute. Il fratello informa il sorvegliante che conosce un naturopata che fa visite gratuite a coloro che servono Geova a tempo pieno indicandogli come rintracciarlo. Il fratello viene consigliato dal sorvegliante in quanto l’organizzazione sconsiglia di dare pareri in fatto di salute.
RispondiElimina*Un pioniere speciale parla con un sorvegliante di un suo problema di salute e sta pensando di smettere il servizio in quanto è molto sofferente, ha speso molti soldi e non riesce a trovare un centro specializzato per essere aiutato. Il sorvegliante dice al fratello che hanno ricevuto dalla Betel un’informazione che nella zona dove sta prestando servizio vi è un centro specializzato, ma non può dargli questa informazione in quanto è riservata ai beteliti e ai sorveglianti.
*Un fratello che frequenta la scuola dei non sposati dopo tre giorni che non riesce a dormire neanche un minuto chiede al suo istruttore se può assentarsi per una o due volte dal compiere dei lavori dopo il pranzo in quanto proprio in quel momento gli viene un colpo di sonno e con molta difficoltà riesce a stare sveglio e concentrato, viceversa visto che è arrivato al limite delle sue forze dovrà prendere a malincuore la decisione di lasciare la scuola e affrontare da solo con la sua macchina un viaggio di circa un migliaio di kilometri. L’istruttore con gentilezza e fermezza risponde che la sua domanda non può essere accolta in quanto va contro le direttive dello schiavo saggio.
I cavalieri della fede devastano le congregazioni
RispondiEliminaEsperienze inviate al corpo direttivo
Una congregazione multilingue chiude in quanto molti fratelli si sono trasferiti per motivi economici. Tutti gli anziani vengono raccomandati senza menzionare nessun aspetto negativo nella lettera di trasferimento.
Il segretario della congregazione multilingue telefona al segretario della nuova congregazione di lingua italiana per il trasferimento di un anziano il quale si rifiuta in un primo momento di ricevere la lettera di trasferimento e le cartoline.
Dopo avere esaminato la lettera di trasferimento come corpo degli anziani, alcuni anziani (tra cui il coordinatore) prendono l’iniziativa di mettersi in contatto con degli anziani della congregazione dove proviene il fratello e di seguito scrivono una lettera al corpo degli anziani che di fatto non esiste più ponendo tre domande sul fratello.
A tal proposito si riuniscono due anziani già nominati in una congregazione multilingue e un fratello che non è ancora stato nominato anziano che si è trasferito in una congregazione di lingua italiana per scrivere la lettera di risposta.
Nel frattempo arrivano nella congregazione di lingua italiana dove il fratello si è trasferito due lettere di due anziani della ex congregazione multilingue che nel frattempo sono stati nominati i quali sono venuti a conoscenza di quanto sta accadendo, rendono ancora buona testimonianza del fratello, attestano che non aveva mai ricevuto dei consigli basati sui fatti e mettono in guardia tutti di non pugnalarlo alle spalle.
Il corpo degli anziani comunica al fratello che non viene raccomandato al sorvegliante quale anziano in quanto hanno ricevuto dalla sua congregazione una lettera dove vi sono degli aspetti non positivi.
Il suddetto fratello aveva espresso con rispetto un pensiero diverso dal sorvegliante in merito a quale Sala del Regno della zona si sarebbe associata la loro congregazione multilingue.
Il sorvegliante, visibilmente arrabbiato chiese per due volte agli anziani se il fratello era ragionevole, facendo una lunga pausa con il silenzio e l’imbarazzo di tutti loro. In seguito il corpo degli anziani riceve a loro insaputa una lettera, inviata anche alla filiale dove il sorvegliante da dei consigli al corpo degli anziani e in particolare all’anziano che aveva espresso un parere diverso dal suo, mettendo in dubbio i suoi motivi e facendolo nero, senza spiegare realmente cosa era accaduto e accusandolo falsamente di una questione che il corpo degli anziani aveva smentito con dei fatti portati alla sua attenzione alla suddetta adunanza degli anziani.
Gli anziani non hanno replicato alla lettera del sorvegliante.
In seguito il suddetto fratello incoraggia l’anziano che nel frattempo è stato nominato in una congregazione di lingua italiana di riferire a chi compete la verità in merito a quello che hanno scritto nella lettera di risposta, l’anziano pur ammettendo che avevano scritto delle cose non vere non l’ha mai fatto.
RispondiEliminaAnche quando il corpo degli anziani si era riunito per esaminare la lettera di trasferimento degli anziani aveva parlato male di questo fratello, hanno dato retta a una diceria che diceva che la congregazione multilingue dove proveniva era stata chiusa per colpa sua; inoltre in passato quando questo fratello nell’incarico di anziano si era incontrato con alcuni di loro e con tre sorveglianti, due di circoscrizione e uno di distretto, aveva espresso un parere diverso dal loro, sosteneva che non vi erano le basi scritturali per rimuovere un fratello della sua congregazione.
La moglie e sorella si era separata legalmente dal marito senza nessuna base scritturale quando aveva iniziato a studiare la bibbia, per sua volontà era andata ad abitare fuori casa, il marito gli aveva comprato l’appartamento di suo gradimento.
In seguito il marito si è battezzato, e dopo parecchi anni è stato nominato Servitore di Ministero.
I sorveglianti e gli anziani della congregazione dove la sorella si era trasferita sostenevano che la moglie faceva sempre parte della famiglia del fratello e visto che ultimamente si comportava male non stava dirigendo in modo eccellente la sua famiglia e perciò veniva rimosso.
I cavalieri della fede devastano le congregazioni
RispondiEliminaUn anziano si trasferisce di congregazione e viene raccomandato.
Il coordinatore della nuova congregazione informa il fratello che è stato contattato telefonicamente dal coordinatore della sua precedente congregazione dicendo che qualche giorno dopo il suo trasferimento gli aveva chiesto quando avrebbero avuto la visita del sorvegliante e in seguito era venuto a conoscenza che la data era diversa e sosteneva che aveva mentito, e ciò era accaduto anche in passato con il corpo degli anziani.
Il coordinatore della nuova congregazione ha detto al fratello che lui e il coordinatore della sua precedente congregazione desideravano incontrarsi con lui per chiarire questa questione, viceversa non sarebbe stato raccomandato al sorvegliante.
Trattandosi di una questione personale il fratello ha declinato il confronto e all’arrivo del sorvegliante gli hanno riferito che il corpo degli anziani e il sorvegliante non potevano fare nulla per la sua nomina se prima non chiariva la questione con il diretto interessato.
Inoltre lo hanno informato che avevano ricevuto un’altra lettera dal precedente corpo degli anziani dove non veniva più raccomandato in quanto spiegavano che in passato vi era stato un avvenimento dove secondo loro e anche il parere del sorvegliante aveva mentito (non veniva accusato di una menzogna intesa a danneggiare, il fratello ha sempre sostenuto che vi era stato un malinteso, ma non è stato creduto) e veniva invitato a incontrarsi con l’intero corpo degli anziani per queste questioni.
Prima della seconda visita del sorvegliante il fratello ha informato i suoi anziani che aveva chiarito la questione (non vi era stata l’intenzionalità di dargli un’informazione non corretta, la quale non danneggiava proprio nessuno) personale con il coordinatore della sua precedente congregazione.
Con l’arrivo del sorvegliante e in seguito, il fratello continua a non avere nessun privilegio in congregazione, dicasi di pronunciare la preghiera anche alle comitive per il servizio di campo (lui e la moglie sono pionieri regolari da molti anni).
Questa procedura consente di manifestare uno spirito di vendetta. Questi tradimenti sono una mancanza di lealtà.
Salmo 55:12-14 “Non è un nemico a insultarmi, altrimenti lo sopporterei; non è un avversario ad attaccarmi, altrimenti mi potrei nascondere da lui. Ma sei tu, un uomo come me, mio amico e mio intimo conoscente. Ci legava una stretta amicizia; andavamo alla casa di Dio con le folle”.
La sopraelencata esperienze sono una rappresentanza delle molte e ordinarie testimonianze surreali, nonché fatti accertati dalla filiale.
Portando all’attenzione il contenuto della lettera di coloro che si trasferiscono non si violerebbe nessun principio biblico, ne leggendo la lettera, così facendo tutti possono imparare l’importanza di essere onesti, leali e non si darebbe adito alle consuete opere della carne. Corpi degli anziani hanno deciso di leggere ai fratelli la lettera di trasferimento e spiegato perché non lo raccomandavano o viceversa, i fratelli sono stati contenti di essere stati trattati con trasparenza.
Matteo 11:19 “Comunque, a dimostrare che la sapienza sia giusta sono le sue opere”.
Caro ilresiliente1914, dammi tempo e li impaginerò tutti nelle serie create
EliminaCiao caro mission. Ho delle riflessioni che ho inviato al corpo direttivo e anche ai singoli membri del corpo direttivo, per questi ultimi è stato portato alla loro attenzione un solo punto, ma sono di tre, quattro pagine. Se pensi di pubblicare anche questi argomenti, visto le diverse pagine, mi chiedo se dovrei togliere delle informazioni, e come mi posso regolare in merito a questo: Oppure potrebbero essere presentate, ad esempio: 1° parte, 2° parte dello stesso argomento (segue 2° parte). Mi chiedo inoltre se a tua discrezione, e con il mio consenso puoi gestire tu come impaginarle. A disposizione. Grazie
EliminaIlresiliente1914, si , apprezzeremo i post divisi in 2 o 3 parti magari anche con tema e sottotitoli stile studio W. Però aspetta che devo ancora impaginare quello che hai scritto fin ora. Grazie a te e a tutti gli altri.
EliminaSempre in guardia, che il Signore Gesù ti e vi protegga dalle trappole dei cavalieri della fede a Sua eterna gloria
Grazie per le esperienze, come dimostrano questa carrellata di accadimenti teocratici i nominati sono il problema numero 1 della fratellanza e le direttive incoraggiano o condonano tali comportamenti meschini
RispondiElimina