.....Secondo Matteo capitolo 18, non sono 3 anziani chiusi in una stanzetta della sala del regno e senza riflessione, che possono decidere su un espulsione, Gesù al contrario dice che deve essere la congregazione intera a imporre la disciplina e non fa menzione di nessun anziano o comitato di anziani. In ultima analisi gli anziani possono solo agire con il mandato approvato dal voto maggioritario dell'intera congregazione.
Quando Gesù diede questa autorità alla congregazione di espellere chi mostrava furbizia e malignità non intendeva dare un mandato assoluto. Le decisioni per essere accettate da Dio devono essere in armonia con le Scritture altrimenti non saranno mai approvate in cielo. Se come spesso oggi avviene le decisioni vengono prese di pancia e con pregiudizio come possiamo obbligare Dio ad ubbidire ad un comitato giudiziario che non è neanche previsto dalle Scritture ? Non sarebbe presuntuoso costringere lo spirito santo ad ubbidire ai nostri capricci ?
Ovviamente lo sarebbe!
Per quanto riguarda le regole sul saluto ai disassociati o al consumare un pasto con loro, la pratica di trattare i disassociati in modo anti-sociale deriva dal paganesimo e dalla cristianità. Vedi il trattamento riservato dalla chiesa cattolica alle presunte streghe.
Una notizia dice :
Nel 1693 Amman Jacob, un anabattista, andò in contrasto con gli anziani della chiesa mennonita in merito all'interpretazione e applicazione dei principi biblici sull'ostracismo più rigoroso nei confronti dei fedeli colpiti da scomunica (leggi disassociazione). Egli affermava che il coniuge dello scomunicato non dovesse avere rapporti sessuali con il medesimo. Non si doveva nemmeno mangiare con queste persone in base all'applicazione
di un passo biblico.
Per queste divergenze fu anche lui scomunicato dai mennoniti svizzeri e fondò la religione oggi conosciuta come Amish. La procedura che oggi applicchiamo come testimoni di Geova di ostracizzare i disassociati indistintamente, non è una invenzione del corpo direttivo del 1952 o del 1980, e neanche degli Studenti Biblici all'epoca di Russel e Rutherford. Deriva dalla cristianità.
Gli anziani secondo Gesù,sono emissari della congregazione sottoposti al vaglio dei fratelli e loro servitori
non capi
Quindi a chiusura . Gli anziani devono rendere conto alla congregazione che in ultima analisi è giudice sul loro operato pastorale. Essi, gli anziani, non sono un autorità astrusa o imposta dall'alto alla fratellanza e non dovrebbero mai sentirsi dei capi disse il caro Maestro, perchè essi in realtà non sono capi, ma solo servitori dei fratelli. Non sono giudici e non possono giudicare se hanno una trave nei loro occhi (il loro atteggiamento e modo di sentirsi preti e superiori ai loro con fratelli) quindi sono squalificati da Gesù.
Il sistema di imporre comitati giudiziari segreti alla congregazione nacque nel tempo tra le file dei testimoni di Geova dopo alcuni scandali sessuali che paralizzarono la betel e le filiali di tutto il mondo negli anni 50 con la rivoluzione sessuale in pieno svolgimento.
All'inizio furono creati per uno scopo nobile cercare di scovare i furbetti e i maliziosi tra di noi e espellerli per mal comportamento.
Poi nel tempo tutti hanno aggiunto qualcosa fino ad arrivare ad oggi con comitati potentissimi ed inattaccabili anche se hanno commesso ingiustizie risapute. Soprattutto si è dato loro il potere di giudicare IL PENTIMENTO di un fratello o sorella cosa che è notevolmente monca a causa dei pregiudizi che gli stessi PRETI-ANZIANI hanno del malcapitato di turno. Così ci troviamo fratelli pentiti disassociati e fratelli furbi ancora dentro perchè sono i pupilli dei pretianziani del caso.
Senza riforme i fratelli semplici
si attrezzano con quello che hanno per non cadere
vittime dei furbetti e dei cavalieri
Questa purtroppo è la realtà Lo sanno anche in Filiale e viene lasciato fare. Non a caso oggi spesso i fratelli fanno del tutto ( come fece Giuseppe con la sua fidanzata Maria) per non far sapere ai preti-anziani nulla di quello che fanno o che hanno visto fare.
La fiducia è diventata un fantasma in moltissime congregazioni.
Si ostinano a non riformare tutto il sistema alla luce delle chiare indicazioni Scritturali e le cose non miglioreranno casomai saranno stazionarie e i fratelli inventeranno altre strategie di difesa dai furbetti e dai cavalieri della fede oramai sempre più SPAVALDI e TEMERARI nel loro procedere malvagio .
Con voi nel servire il nostro meravigliso Dio vituperato da molti e amato dai semplici vi invio affettuosi saluti.
_______________________________
Grazie di aver postato. Questo argomento stava molto a cuore al caro fratello Russell. Negli Studi sulle Scritture si espresse a favore della congregazione come unica, vera depositaria, del "potere relativo" concesso per espellere un membro impenitente. Trattasi di potere relativo e non assoluto. Dio legge i cuori la congregazione può vedere solo ciò che appare agli occhi. Ecco perchè Gesù insegnava il perdono, non l'essere spietati. Solo in un caso Gesù era severo, invariabilmente additava e rimproverava, chi faceva inciampare altri (peccava contro altri senza porvi rimedio traendo il peggio dall'altro) spesso e volentieri, rivolgendosi ai capi ebrei o anziani della sinagoga, mai alla semplice pecora che al contrario, andava curata e fasciata.
RispondiEliminaPer contrastare questo sistema giudiziario umano e deleterio,basterebbe che nessuno si rivolga più a questi pseudo giudici umani per confessare un loro peccato o peggio quello di qualcun altro.
RispondiEliminaCome incoraggiò Gesu' quando pecchiamo,chiudiamoci nella nostra camera e imploriamo il Signore delle
tenere Misericordie a chiedergli il suo perdono,l'unico che ha il diritto di farlo,poi mostriamo il dovuto pentimento non ricadendo nello stesso peccato e se abbiamo danneggiato qualcun altro,chiediamogli scusa e nella misura che riteniamo migliore e che sia gradito a chi abbiamo offeso,ricompensiamolo come vorremo che fosse fatto a noi...............
In questo modo il potere e il prestigio che questi uomini che giudicano pensano di avere,verrà meno e saranno ridimensionati i loro ruoli,in questo modo verranno meno anche le chiacchiere e i pettegolezzi che le loro "amate" consorti si prodigano a far conoscere a causa dei loro mariti che non riescono a tenere confidenziale ciò che dovrebbe esserlo.
MalcomX
La disassociazione è l’unico strumento coercitivo per mantenere compatto il gregge.
RispondiEliminaIn prima istanza per la paura di essere alienati dagli affetti familiari o della cerchia di amici che a motivo della chiusura nel confronti della società tutta è la sola rete sociale conosciuta. In secondo luogo serve a creare il meccanismo ‘noi loro’ tipico delle manipolazioni di massa.
Immaginate senza disassociazione quanta più libertà di pensiero e di azione; non è compatibile con una società così chiusa.
Penso che vi dobbiate rassegnare. I principi che vorreste riformare sono le fondamenta del meccanismo manipolatorio che tiene in piedi tutto il gioco.
Forse non pubblicherete questo commento perché so che è scomodo, ma è la pura verità.
Qualche volta ho pensato fosse in buona fede, ma poi quando è evidente che si crea il terrore di fronte a qualsiasi fonte esterna si informazione, istruzione o cultura, capisco che è solo strumentale.
Se è la verità non dovrebbe temere nulla, è invece si inculca il terrore o l’omert Verso tutto proprio come in una setta vera e propria.
Poi all’esterno si da un’impressione di apertura, ma è un sottile inganno.
Capitan Willard
Volevo complimentarmi per il coraggio che ha avuto l'autore di questo post nel pubblicarlo.Volevo aggiungere un concetto semplice, cioè per come è impostata attualmente la gerarchia di comando si puo'fare ben poco o nulla. Essa è blindata da tante sicurezze interne qualsiasi riforma verrebbe bocciata. Il problema quindi, è che più in alto di poltrona si è, e meno "consapevole" si sara'. Secondo Me attualmente
RispondiEliminanon si può fare Nulla per poter dare fine a tutte queste sofferenze patite dai fratelli consapevoli. Certo parlarne in anonimo è una terapia di sfogo paglitiva.
Red
@Capitan Willard
RispondiEliminaCome vedi il commento è stato pubblicato dagli autori.
Personalmente nell'arco del tempo mi sono espresso nel blog - e non solo io - in modo concorde su diversi degli aspetti che hai evidenziato, ovvero sulla pratica della disassociazione estremizzata e non in sintonia con i principi biblici, ma atta a stigmatizzare ogni comportamento non "in linea con l'organizzazione".
Un deterrente per impaurire e zittire reprimendo.
Abbiamo nel blog trattato in dettaglio questi aspetti, sottolineando molteplici scostamenti nella pratica WT, rispetto alle indicazioni contenute nelle Sacre Scritture che, invece, suggeriscono di proteggere la congregazione dai peccatori - palesemente - impenitenti agli occhi dell'intera Congregazione, ed in particolar modo indirizzate a coloro che si macchiavano di grave apostasia.
Il non rivolgere il "saluto" va - come correttamente traduce la vecchia edizione TNM con note in calce - inquadrato tra gli usi e i costumi orientali dell'epoca, laddove ad un apostata in visita presso la casa di un altro conservo cristiano, non era consigliabile offrire un'accoglienza con mille salamelecchi in uso nell'epoca orientale (TNM con riferimenti alla voce rivolgere un saluto traduce appunto: "non rallegrarsi con esso", cioè col visitatore).
Il saluto occidentale di educazione e/o circostanza che ci si scambia nelle scale o fuori dell'ascensore non ha nulla a che vedere con le indicazioni date dall'apostolo nella sua lettera. Tantomeno Gesù, nella parabola ispirata del figlio prodigo e nella vita pratica suggerì comportamenti di repulsione, distacco e vera e propria mancanza di rispetto e maleducazione verso chi aveva commesso peccati, anzi, diede l'esempio opposto, quello di rendersi avvicinabili e disponibili.
Tutto il resto: comitato inquisitore di tre persone a porte chiuse, appello, riassociazione, esseri umani imperfetti in grado di vagliare il "vero pentimento" nel cuore, (cosa impossibile agli esseri umani ma facoltà che appartiene esclusivamente a Dio e Cristo, ecc.) di è contorno WT.
Ed è usata e pensata per gli scopi che hai descritto.
Con le dovute storture e devianze del caso.
100% corretto, perfetta descrizione,
Eliminaaggiungerei solo che comunque è una pratica scritturale e in certe circostanze può servire.....
Certamente.
EliminaDifatti, per prima cosa ho precisato che le sacre scritture indicano di proteggere (con provvedimenti più energici) la congregazione da taluni individui che praticano apertamente il peccato o che volutamente ne inquinano la purezza con grave apostasia.
E' tutto il castello di contorno che è farina del nostro sacco.
Con tutte le conseguenti storture del caso, dovute a uomini imperfetti che giudicano altri uomini secondo a loro discrezione ed opportunità, con mandato che nessuno ha dato loro.
Ho spesso citato, a proposito di disassociazione WT, il buon vecchio presidente Giolitti che si espresse così: "le norme ai nemici si applicano, agli amici si interpretano".
Lo schema attuale è semplice
RispondiEliminaOgni grado controlla il sottoposto
La massa pertanto (gregge) una volta entrata nel recinto deve per forza ubbidire e collaborare (altrimenti esci ostracizzato, sempre per il bene del resto del gregge)
In realtà l'ostracismo ha un suo senso: vorremmo un pedofilo fratello in sala ? Vorremmo che un omicida possa sedersi e accomiatarsi come un normale fratello?
Il problema è che l'ostracismo è applicato ovviamente anche ai dissenzienti, perchè non è possibile che si disgreghi il gregge
Per quale motivo il gregge va tenuto insieme ? si dirà per il suo bene.
Però il BENE deve essere fattivo e non a parole, se poi in realtà come succede il bene è invece ricevere l'afflusso di denari da investire in modo dafar crescere la nostra ONG.
Il punto ovviamente è che non potendo leggere nei cuori nemmeno noi dissenzienti possiamo certamente essere certi della malafede dei capi.
Possono sorgere i dubbi a causa della pessima trasparenza
Varesotto
D'accordo con tua analisi.
EliminaVErissimo Voice.
RispondiEliminaVoice ma tu sei dentro ancora giusto ?
Eri anziano ?^
Varesotto
Meglio rimanere nelle grotte di En-Ghedi al riparo dai cavalieri della fede che imperversano nelle varie filiali. Essi adoperano i volenterosi carnefici per acciuffare quanti più servitori di Geova onesti sia possibile per eliminarli o metterli a tacere. Ma Geova sostiene i fratelli anche se perseguitati dall'organizzazione oramai sempre più FUORI CONTROLLO e molto indietro al CARRO di Ezechiele. Ma non perdiamo la speranza
Elimina