Sorgeranno uomini che diranno cose storte per trarsi dietro i discepoli
(Atti 20:30)
Estratto del commmento: """[...] Costantino convocò il Concilio di Nicea, in seguito al quale Ario, un sacerdote dissidente, fu mandato in esilio per essersi rifiutato di accettare l’idea che Gesù fosse Dio [...] Nonostante questo, c’erano ancora alcuni cristiani unti simili a grano: facevano del loro meglio per adorare Dio"""
Facciamo il punto su alcuni aspetti.
Ario aveva capito una verità fondamentale e molto importante (una verità che oggi sbandieriamo come nostra ma è evidente che non lo è, come anche altre..). Ad ogni modo la chiesa a cui apparteneva ha preferito, ottusamente, mettere a tacere con la forza un'opinione piuttosto che rivedere un suo dogma alla luce delle scritture.
E' evidente che Geova non ha mai benedetto nè approvato un modo di fare del genere.
Riportiamo tutto alla situazione dei testimoni di Geova odierni, quella che viviamo sulla nostra pelle.
I nostri fratelli del CD non pretendono assolutamente di essere considerati nè infallibili nè ispirati, ma fratelli che si lasciano guidare dallo spirito.
Riconosciamo infatti che con il tempo alcuni importanti cambiamenti ci sono stati. Si può discutere sulle tempistiche, sui modi o sulle ragioni (ci sono stati atteggiamenti un pò mutevoli su vari aspetti) ma nel corso del tempo alcune cose sono cambiate, spesso verso una migliore aderenza verso le scritture.
Tutto questo costituisce un'enorme responsabilità: non ignoriamo nè sottovalutiamo i loro sforzi.
E riconosciamo che nell'ambito della predicazione si sta davvero facendo molto, Geova ne renderà sicuramente merito.
Ma nell'organizzazione notiamo spesso che si va a due velocità.
Se i cambiamenti riguardano solo disciplinare la "base" o la sfera economica, allora si trova una base scritturale (a volte anche un cavillo o una sfumatura di significato è sufficiente) e si fa tutto in quattro e quattr'otto, e la "base" deve solo seguire: basta vedere come sono stati "ricollocati" velocemente numerosi PS e beteliti, oppure come si aprono velocemente nuove cassette, o si cambiano disposizioni quando si rischiano sanzioni.
Anche qui nulla di male: se per decisioni sbagliate nel passato o consuetudini è necessario correggere allora si deve decidere e agire. E spesso c'è più di un modo di fare le cose e non è detto che ce ne sia uno più giusto di un altro; questi fratelli si sono assunti questo carico e quindi prendono certe decisioni, con anche la responsabilità che queste comportano.
Sarebbe bello vedere la stessa rapidità e decisione quando la "base" manifesta un malessere a causa di un'intendimento o di una direttiva che magari non trova solida conferma nella scritture e che, di conseguenza, possono creare perplessità o peggio creare sofferenza.
Il CD del passato (se così si può chiamare) lo faceva!
Vedi Atti 6:1-8
Purtroppo in casi dove non c'è di mezzo il vile denaro o dove non si tocca "qualcuno che conta" ci vogliono anni o decine d'anni... e in quei casi le scritture, chissà perchè, non costituiscono base valida per intraprendere qualsivoglia azione e si tratta tutto con "apetta Geova".
Ricordiamoci la rapidità e la decisione con cui si è chiesto l'invio dei lettere per la situazione in Russia: si è mai fatto qualcosa di questa entità per altre nazioni dove i fratelli sono in carcere da tanto tempo? No.
L'unica differenza è che in Russia il governo ha cominciato a confiscare tutto. E, come commentai io stesso al tempo, anche nella circolare con cui si chiedeva l'invio delle lettere si dava risalto al rischio di confisca dei beni in primo luogo e solo poi all'incolumità dei fratelli. Sarebbe stato meglio dire: "prendete tutto ma lasciate stare i nostri fratelli".
Invece no: a loro ci penserà Geova, per le cose materiali invece dobbiamo fare qualcosa.
Ora, non essendo la congregazione un ordine militare, non esiste (o non dovrebbe esistere) una catena di comando.
Non è che siccome non sono anziano allora questo mi impedisce di dare consigli (sempre con una base scritturale) a chi lo è o avere opinioni sull'operato. Non esiste il concetto di grado, di sottoposto, di ordine, ecc... ma, come ci ha insegnato Cristo, tutto segue il corso dell'amore perchè siamo tutti fratelli. L'organizzazione deve servire i fratelli, non viceversa.
Quindi come è successo in passato potremmo lecitamente chiedere ragione di certi comportamenti.
Nell'episodio di Atti 6 "I giudei di lingua greca cominciarono a mormorare contro i giudei di lingua ebraica, perché le loro vedove erano trascurate..". Vi immaginate se gli anziani del tempo avessero rimproverato i fratelli greci dicendo "Stai mormorando contro Geova e la sua organizzazione, sei un Cora. Stai minando l'unità della congregazione. Se c'è qualcosa che non va tienitelo per te, studia, prega, vai in servizio e aspetta Geova."
Eh no, non è andata proprio così, con buona pace dei tanti "cavalieri".
Quindi se noto una situazione anomala, posso chiedere lecitamente spiegazione.
Domandiamoci: cosa succede oggi se un fratello, scritture alla mano, osa dissentire o argomentare anche solo riguardo ad un minimo aspetto organizzativo? Se non ritratta (o forse meglio usare il termine "abiura" di Galileiana memoria) viene espulso.. in esilio.
Figuriamoci poi se l'aspetto su cui discute è una questione dottrinale.
Non si parla di chi vuole screditare tutto a prescindere, non stiamo parlando di loro: si parla di buoni cristiani che sinceramente che non si riconoscono in alcuni regole o direttive dell'organizzazione (che non è Geova, ricordiamolo, ma è un insieme di persone che si impegnano a seguire la volontà di Geova, e per ammissione stessa del CD non sempre alla perfezione, come è naturale, nessuno si aspetta di più)
Questa autoprotezione non è scritturale!
Non poter mettere in discussione lo status quo è stata la causa delle derive delle principali confessioni cristiane, come dice la scrittura di oggi... e lo diciamo continuamente agli altri e non lo facciamo valere per noi? Romani 2:21
Perchè bocciare ogni critica come un tentativo di divisione?
Perchè sui singoli si deve per forza legiferare anche su cose di minimo interesse, ma sulle questioni organizzative (che potenzialmente possono fare molti più danni se non sono in armonia con i principi biblici) si deve aspettare Geova?
E' chi critica che crea divisione oppure chi emana e protegge a tutti i costi la direttiva oggetto della critica?
Davvero si pensa che tutti quelli che dissentono vogliono crearsi una religione a parte?
Accettare passivamente ogni comando umano ci rende cristiani migliori?
Se i nominati per esserlo sono costretti a essere Yes Man, miglioreranno le loro capacità come pastori o saranno per sempre semplici esecutori, come militari al fronte (e prima o poi ci rimettono la pelle)?
A forza di far tacere la nostra coscienza per ubbidire a comandi umani, non si rischia che essa diventi insensibile? 1 Timoteo 4:1,2
Si vuole ottenere un popolo che segue senza fiatare capi umani (per loro stessa ammissione non ispirati e quindi fallibili) o che segue i principi biblici applicandoli secondo la propria coscienza?
Quale dei due sarà accetto a Geova e Gesù?
Comunque noi Consapevoli, come dice il commento riportato in alto, "facciamo del nostro meglio per adorare Dio"
Da KK
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Ok KK post ricevuto !.....e pubblicato
RispondiEliminaPerfettamente d'accordo con te.
RispondiEliminaNon si vuole migliorare perché chi comanda non apprezza le critiche. Come si suol dire: "il capo ha sempre ragione!".
Si ha paura delle critiche per non cedere autorità e probabilmente perché non si hanno tutte le risposte. Si "aspetta Geova", intanto passano gli anni e passano gli uomini. Gli insegnanti vengono cambiati e nuova luce regna, chissà che sia quella giusta!
Caro Lucio,il mantra " aspetta Geova " ha fatto zittire e tenere buoni tutti quelli che non capivano
Eliminao che denunciavano atteggiamenti omertosi e antiscritturali.
Con questa espressione,hanno fatto passare decenni e ingoiare rospi ai consapevoli,se non aspettavi che Geova interveniva,non eri spirituale ma solo negativo,che disprezzavi il cibo impartito dato a suo tempo,che poi dopo qualche anno veniva ripudiato,perché obsoleto e stantivo,
e intanto tu aspetti,quanta acqua è passata sotto i ponti e hai voglia ad aspettare che passi il cadavere del tuo nemico sulla sponda del fiume,ma la colpa è sempre e sola nostra,abbiamo sbagliato sponda e pure il fiume.
Comunque vada non sarà mai un successo,è molto pratico e comodo dare sempre la colpa al popolino ignorante,ed eccoci qui a leccarci per dire le ferite,le nostre però,mai le loro.
MalcomX
Caro Lucio, la nuova luce che regna la vedo rossa e col rosso non si passa,
EliminaConcordo con Malcomx.
Elimina"Aspetta Geova" è usato quando stai rompendo le uova nel paniere a qualche affiliato alla casta di turno e, dopo aver denunciato - invano - il suo comportamento seguendo i canali teocratici, qualcuno più in alto decide che l'intoccabile resterà al suo posto.
Il "problema" per il corpo a quel punto diventi tu, che vorresti vedere le cose a posto , così come DOVREBBERO essere secondo le Scritture e non vuoi "aspettare" ...ciò che, (come correttamente è stato osservato da Malcom), non arriverà mai...
"Aspetta Geova" non è mai stato sentito pronunciarsi in casi di mancanze commesse da poveri proclamatori appiedati e senza santi in paradiso, per i quali la riprensione e la gogna, sopra e sotto il podio, scattano automatiche senza necessità di "aspettare" nessuno.
Il corpo in taluni casi è sempre velocissimo, unanime, concorde, immediato, diretto.
Una scheggia decisionale.
Prova a toccare uno di loro invece e vedi come si allunga il brodo, sino allo sfinimento...
Gesù fu molto più "tollerante" con le mancanze commesse dai discepoli ma non esitò a sollevare da terra e smascherare senza mezzi termini dinanzi al popolo Scribi, Farisei e capi religiosi del tempio, che avrebbero dovuto dare l'esempio.
L'esatto contrario di quello che accade oggi in molte congregazioni.
Dissentire, anche scritture alla mano, su aspetti organizzativi è un conto. Non credo che si rischi la disassociazione per questo, al massimo si perde la "fiducia" dell'organizzazione e la nomina o altri privilegi, a meno che il dissenso non si trasforma in una critica di cui il dissenziente parla con altri e lo fa più volte, generando sfiducia in chi prende la direttiva (dal punto di vista dell'organizzazione, ovviamente). Altra cosa è il dissenso dottrinale, quello per cui Ario pagò con l'esilio. Li si rischia davvero l'accusa di apostasia e l'espulsione è quasi scontata. Che non debba esistere una catena di comando non possiamo sostenerlo con le scritture. Nel 1 secolo esisteva: Cristo a capo della congregazione, gli apostoli a cui aveva affidato l'opera in sua assenza e che avevano un'autorità riconosciuta (della quale però non hanno mai abusato), gli anziani nelle congregazioni che prendevano la direttiva, a cui lo stesso Paolo invitava ad essere ubbidienti e sottomessi. Certo, c'è modo e modo in cui si può esercitare l'autorità. Finché gli apostoli erano in vita e "agivano da restrizione" i falsi pastori venivano tenuti a bada e si interveniva con forza, se necessario. Alla loro morte, come predisse Paolo, sorsero "lupi rapaci" in manto da pecore che non trattarono il gregge con tenerezza. Nulla nelle scritture fa presagire che sarebbe arrivato un tempo in cui l'azione dei "lupi rapaci" sarebbe stata fermata da Cristo prima del termine del sistema di cose. Semmai, il contrario: Grano mischiato a zizzanie fino alla mietitura. Purtroppo il CD, anche se ritengono di essere "fratelli di Cristo" e "schiavo fedele e saggio" non ha la stessa autorità (e oserei dire la stessa saggezza...) degli apostoli nel 1 secolo.... perché nessuno gliel'ha data. Per portare avanti l'opera ci vuole un organizzazione (imperfetta) e chi la dirige (altrettanto imperfetti). Lo spirito di Dio opera se non lo si contrista e fino a quando si seguono le scritture. Se si fa finta che alcune di esse non esistono... fa buio pesto e si rischia di fare la fine delle vergini a cui fini l'olio delle lampade. Rimedio? Matteo 24:13.
RispondiElimina@Zaccheo
EliminaDici "Che non debba esistere una catena di comando non possiamo sostenerlo con le scritture. Nel 1 secolo esisteva [...] Certo, c'è modo e modo in cui si può esercitare l'autorità."
Non a caso ho usato infatti la parola "comando".
I militari eseguono comandi, senza se e senza ma. Non c'entra nulla l'ubbidienza, l'amore, i principi ecc.. Un militare arriva ad uccidere a comando. Un ordine di un superiore è un ordine e non si discute, non esiste meglio o peggio, non è argomentabile, non è necessario motivarlo in alcun modo. Per un militare non interviene la coscienza a bloccare un'azione ma fa solo quello che gli viene ordinato perchè per quello è stato addestrato (o obbligato, visto la fine che faceva in passato chi ammutinava). Non a caso "l'obiettore di coscienza" si rifiuta di sottoporsi al regime militare perchè sa che sarà obbligato a fare qualcosa che va contro i suoi principi.
Nella congregazione fino a prova contraria solo Geova ha il diritto di chiedere ubbidienza incondizionata (Gesù stesso faceva solo ciò che il Padre comandava Giovanni 5:30). E infatti nella Bibbia ci sono molti comandi espliciti che accettiamo senza discutere perchè abbiamo fede che siano parole ISPIRATE.
E nonostante questo sappiamo bene come Geova, oltre a non andare mai oltre i suoi stessi principi, si sia confrontato più volte pazientemente con i suoi servitori che erano un pò restii a ubbidire benchè potesse benissimo non farlo!!!
Quindi se oggi un uomo (non ispirato ma con autorità) ci chiede di fare (o credere?) qualcosa, lo deve motivare sulla base delle scritture. Non esiste, come abbiamo sentito qualche volta dire dal podio da parte di qualche CO scellerato, "se un anziano chiede di saltare noi dobbiamo chiedere 'quanto in alto'".
E a tutti i livelli si dovrebbe anche essere disposti ad ascoltare la fratellanza e i suoi bisogni o anche consigli (Esodo 18:13-24).
Siccome i principi biblici garantiscono una certa libertà sia in campo di scelte personali sia nella congregazione, spesso succede che ci sono più strade possibili e accettabili e l'anziano o il corpo di anziani valuteranno vari fattori, ma alla fine se ne prende giocoforza una... i fratelli collaboreranno volentieri se ne tempo il corpo ha preso scelte che si sono rivelate sagge! E questo vale a tutti i livelli, non solo nella congregazione locale..
Ma fra uomini non si potrà mai parlare di FEDE!
Infatti parliamo di FIDUCIA.. ma si instaura col tempo e non è certo automatica: ma se col tempo le scelte si rivelano sbagliate e poi cerchi pure di non prenderti le tue responsabilità, sarà difficile pretendere anche questa(Ebrei 13:7)
Si, nei termini cambia poco secondo me. Se c'è un autorità... c'è chi comanda e una volta deciso il da farsi e i cristiani sono invitati all'ubbidienza, come giustamente dice Paolo perché se svolgono il loro compito "sospirando" perdono la gioia e questo si rivela un danno per tutti. Gesù non ha previsto l'anarchia nella congregazione, nessuno che fa come gli pare e nemmeno che la pensi con gli pare. In definitiva, un quadro dottrinale, che spesso si declina e si sintetizza in una "Confessione di fede" articolata in punti, ce l'hanno tutte le confessioni cristiane. Regole un po' dappertutto quindi, il problema è la tolleranza vera chi la pensa diversamente oppure l'intolleranza. Il problema dell'organizzazione è che è intollerante al suo interno ma chiede tolleranza ai governi in nome di un principio di libertà che al suo interno non riconosce, spesso nemmeno libertà di coscienza.
EliminaLa soluzione potrebbe essere introdurre per direttiva il principio biblico di obiezione di coscienza. Precedenti biblici ci sono.
EliminaQuando Saul ordinò di uccidere i sacerdoti che avevano aiutato Davide nella fuga i servitori non ubbidirono e si rifiutarono per coscienza.
Non risulta che furono uccisi o che persero l'incarico.
Ma ci sono altri casi che forse non abbiamo considerato perchè studiamo le Scritture distratti e già impostati per cercare altro. Per questo il corpo direttivo dovrebbe istituire un Comitato composto di anziani di tutto il mondo che effettuino ricerche su come rendere la teocrazia più giusta e amorevole e meno aggressiva nei confronti dei semplici fratelli onesti e semplici.
@Zaccheo
EliminaHo capito quello intendi.
Certo che l'autorità va riconosciuta e rispettata.
Ritorno a dire che questa deve essere aderente alle scritture per essere legittima.
Come si deve agire e come si deve pensare ce lo dicono le scritture, non si inventa nulla.
Ovvio chi ha autorità nella congregazione ha la responsabilità di prendere certe decisioni e di vigilare sulla congregazione, compito gravoso e che necessita di collaborazione. Ma se un anziano o il CD stesso ci danno direttive, queste dovranno essere sempre nell'ambito dei principi biblici, ecco perchè non è peccato chiedere spiegazioni, cioè chiedere su quale principio si basa una certa decisione/disposizione/intendimento.
Si può e si deve insegnare ai fratelli a esercitare le proprie facoltà.. dicendo "fai così e basta" si ottiene solo una massa incapace (o impossibilitata) di decidere autonomamente se non ci sono indicazioni precise.
E in virtù di Ebrei 13:7 dobbiamo anche capire se l'operato di questi uomini va a finire bene o male.
Faccio un esempio reale.
Oggi PS e CO e altri non lavorano ma ricevono un sussidio.
Attenzione: Non ce l'ho con i fratelli che ricevono un sussidio, è solo un caso preso a esempio.
Che dicono le scritture? I cristiani del passato come facevano?
In virtù di 1 Tessalonicesi 2:9 e 2 Corinti 11:8-10 sembra che, a parte aiuti spontanei dei fratelli di alcune congregazioni, Paolo non ricevesse altro.
Lui stesso dice che lavorava.
Spesso si sente: "Ce lo vedresti Cristo che fa questo o quell'altro?" Di solito chi usa queste espressioni vuole vincere facile: Gesù non farebbe o direbbe tante cose.
Ma potremmo dire "Ce lo vedresti Paolo a non lavorare e ricevere auto, soldi, ecc da un'organizzazione umana?" No! Io non ce lo vedo!
Il punto è che in molti casi anche ad una leggera sfumatura di significato di qualche scrittura si attribuisce molto peso e in altri casi si passa sopra anche all'esplicito.
Quindi due pesi e due misure a seconda di chi è l'oggetto della questione.
Magari molti la pensano in un certo modo: non si tratta di seguire la maggioranza ma dare peso alle scritture quando sono molto chiare!
Purtroppo solo pochi possono cambiare le cose e sono gli stessi che non sono interessati a cambiarle ma "blindano" lo status quo con la scusa dell'autorità, dell'insubordinazione o dell'apostasia.
Questo è rischioso e può portare a derive che nulla hanno a che vedere con il vero cristianesimo.
Il sunto del mio post era questo: si vuole avere una congregazione fatta di persone che dicono solo "si" a qualsiasi cosa? Allora servono dei soldati.
Oppure un gruppo di persone mature che fanno lavorare il cervello non solo quando lo decidi tu? In quest'ultimo caso si deve anche accettare che non siano sempre daccordo.
E' necessario essere disposti ad ascoltare e poi,se le ragioni sono valide, fare quello che è possibile. E' questione di umiltà, amore per i principi biblici e di amore per il resto dei fratelli.
Mi chiedo: di quale dei due tipi è la congregazione che Cristo aveva in mente e che Geova è disposto a benedire?
@K.K.
EliminaE' la seconda.
Diverse indicazioni contenute nella Parola di Dio ce lo fanno capire.
La legge, scritta nei nostri cuori e non una filiera di norme pappagallesche.
La strada che porta alla vita: pochi quelli che l'avrebbero seguita (con approvazione), non una massa numerosa di "burattini" caricati a molla dagli uomini.
Non solo non è peccato chiedere spiegazioni: è indice di maturità.
I (tanto osannati) Bereani scavavano nelle Scritture per vagliare la fondatezza degli insegnamenti, delle spiegazioni e delle direttive umane che venivano loro impartite.
Un canale approvato che abbia la responsabilità è utile oggi come nel passato.
Ma qual era il modus operandi del primo CD?
"Non aggiungere atro peso....."
Se luna grossa fetta di fratelli accusa disagio o avverte pressioni: per contribuire (ndr. esiste qualcuno al momento tra i proclamatori che è in grado di fare il punto su cosa, quanto e perché stiamo contribuendo?), per "produrre" a ciclo continuo ore, visite e studi, per adeguarsi a direttive senza apparente fondamento biblico, per comportarsi in un certo modo senza farsi domande, per conformarsi a idee e stereotipi pseudo teocratici che poco hanno di scritturale, se non è libera di esprimersi, di confrontarsi, (anche) di chiedere spiegazioni, se deve sospirare e chiudere gli occhi quando guarda chi dovrebbe dare l'esempio, possiamo tranquillamente dire che "nessun peso" è stato aggiunto sulle spalle dei fratelli?
Se facessimo un sondaggio anonimo:
- "fratelli, vi sentite curati, protetti, rispettati, apprezzati da chi ha maggiori responsabilità?"
quale sarebbe l'esito?
Concordo su tutto Voice,solo su una cosa la vedo brutta,il sondaggio anonimo,che hai citato per ultimo,sai che risultato negativo che ne uscirebbe fuori,a parte i soliti bigotti e pecoroni che direbbero,
Eliminatutto a posto,tutto ok,semo sempre i meglio in tutto e per tutto.
E qui' mi autocensuro,perché se no bisognerebbe tirare giù tutto il calendario,ma noi siamo bravi,non sempre, ma se ci impegnamo ci riusciamo.
MalcomX
Certo Malcomx,
Eliminala mia sul sondaggio era una provocazione ipotetica.
Questo perchè sono convinto che la minaccia dell'ostracismo tiene buoni e zitti (quasi) tutti, ma se potessero esprimersi in anonimato ne ci sarebbe da mettersi le mani nei capelli sulla realtà che verrebbe fuori.
Altro che broadcasting...
Concordo con 007, libertà di coscienza laddove non si viola "la legge del Cristo" e aprire agli anziani di tutto il mondo. Laddove alcune confessioni evangeliche hanno costituito una conferenza generale che si raduna periodicamente, decidono insieme, nel bene e nel male. A volte vanno fuori strada, ma altre volte esprimono punti di vista equilibrati. Che nella moltitudine dei consiglieri c'è la riuscita è dimostrato dal capitolo 15 di Atti. Gli Apostoli avevano una certa autorità riconosciuta, ma non fecero da soli. Nella discussione e nella decisione coinvolsero gli anziani e non solo quelli di Gerusalemme, ma anche quelli della delegazione di Antiochia.
EliminaVerissimo Zaccheo, concordo con te.
EliminaPurtroppo quello di Proverbi 15:22 è un ulteriore esempio di un principio che vale per la "base" ma poi certi livelli non viene più preso in considerazione, forse credono non li riguardi più, boh.
Vi chiedo per favore di rispondere a questa domanda: Nelle vostre congregazioni c'è più omertà o ignoranza?
RispondiEliminaIgnoranza....tanta purtroppo. Non vedo cattiveria, ma tanta superficialità, ignoranza e poco buon senso.
EliminaMah, dipende cosa intendi per omertà e ignoranza. Se dissento da disposizioni organizzative o aspetti dottrinali e ne parlo con qualcuno, la voce agli anziani ci arriva, non mi posso fidare di nessuno. Così come i fratelli "zeloti" che vedono condotte peccaminose dappertutto (negli altri, senza guardare la trave che c'è nel loro occhio...) riferiscono eccome... No, omertà sotto questi aspetti non ne vedo.
EliminaIgnoranza si, ce n'è di due tipi. Quella indotta dall'organizzazione, che raccomanda di evitare come la peste chiunque dissenta (alias "apostati" e "schiavo malvagio che batte i suoi compagni di schiavitù"), quindi libri, film, siti internet e blog come questo, con il risultato che molti non sono e forse non diventeranno mai "consapevoli". Poi c'è l'ignoranza biblica, perché nonostante da decenni siamo invitati a leggere la Bibbia ogni giorno (e molti lo fanno) non siamo quegli studiosi delle scritture che pensiamo di essere. Poi si va di casa in casa a spiegare la Bibbia agli altri.... anche a quelli che la conoscono meglio di noi! Finche trovi cattolici (che ormai basano la loro fede su credulità, filosofie e tradizioni), fa pure bella figura. Quando becchi gli evangelici cominciano i problemi. Si, sotto questi aspetti l'ignoranza c'è.
Di solito gli nominati sono complici più che omertosi e compagni di merende.
EliminaNel senso che io copro te e tu copri me.... tu hai scheletri enormi sull'armadio e io pure quindi cerchiamo di pararci uno con l'altro.
Poi sono omertosi con i sorveglianti di circoscrizione e se lo lavorano bene con informazioni preparate molto prima.
Ce ne sarebbe da raccontare,ma il problema è essenzialmente dei nominati i proclamatori non hanno di questi problemi e non hanno responsabilità. Parte tutto dal corpo degli anziani o meglio dal gruppo, se sono tre un triumvirato, che domina il corpo e come abili preti navigati usano la congregazione per interessi personali.
E' una bella domanda.
EliminaZaccheo ha fatto delle osservazioni molto incisive e corrette, a mio modesto parere.
Ignoranza tanta. Troppa. Ma chi l'ha voluta? Chi l'ha ricercata? Chi la vuole mantenere?
A chi fa comodo?
La mia esperienza in Congregazione e fuori mi dice che dall'alto si è voluta sotto alcuni aspetti mantenere tanta ignoranza, secolare e spirituale. Si è sconsigliato vivamente lo studio, l'università. Si sono minacciate ritorsioni per i nominati che hanno figli studenti di diversi gradi. Si sono privilegiati yes man e signorsì anziché fratelli con una certa cultura, secolare e spirituale. E' poco diffuso che fratelli con un certo spessore "arrivino" ad occupare posti di responsabilità. Sovente ci trovi personaggi dei fumetti, mezze calzette e "quaquaraquà", ometti spesso folkloristici bravi a chinare la testa e riverire chi sta sopra e lo ha messo lì.
Ed anche per quanto riguarda lo studio della Bibbia, concordo con Zaccheo: quanti ne trovi che sono in grado di ragionare e sviscerare concetti biblici profondi, frutto di studio e meditazione biblica.
Io ne vedo tantissimi che vivono la loro fede trascinandosi a copia e incolla: non faccio questo perchè lo dice la rivista, l'ha detto il membro del CD, l'ho chiesto al sorvegliante, all'anziano. Dov'è lo spessore? Quanti studiosi profondi delle scritture trovate seduti intorno a voi alle adunanze? Quanti amanti del servizio con la "s" maiuscola?
Io ho conosciuto tanti bravi sottolineatori e tanti imboscatori di pseudo visite e bar o centri commerciali.
Non dico che tutti siano così, anzi. Ma qualità ce n'è poca.
L'ignoranza, tanto diffusa e ricercata, ha creato i centri di potere che oggi ci ritroviamo. Se sei un vero studioso delle scritture e vai in profondità nei concetti, non sei sempre simpatico a chi comanda. Fai troppe domande e chiedi troppi perché...
E' difficile che fai strada.
Io non sono tdg, ma ad ogni modo ti faccio i miei complimenti per la tua onestà intellettuale
Eliminahttps://apps.irs.gov/app/eos/allSearch.do?ein1=&names=%22bible+and+tract%22&resultsPerPage=25&indexOfFirstRow=0&dispatchMethod=searchAll&city=&state=All+States&country=US&postDateFrom=&postDateTo=&exemptTypeCode=al&deductibility=all&sortColumn=orgName&isDescending=false
RispondiEliminaqui la dichiarazione dei redditi 2016
Gli assets della societa WATCHTOWER di WALKILL è oltre 1.590.000.000 $ (avete letto bene)
a New York erano superiori ai 2 miliardi di dollari e con questo ?
EliminaSai quanto vale la CAPPELLA SISTINA al Vaticano ? Fammi sapere
La casa di Geova vive un periodo pieno di eli,ofni e fineas. Chissà quanto ci vorrà perché cadano di spada. Il giudice Geova inizia dal Suo santuario
RispondiEliminaSe fosse il santuario di Geova non esisterebbe tutta questa corruzione e così tanti intendimenti errati (doppie e presto triple generazioni, ecc,). Non abbiamo nessun intendimento profetico realmente attendibile oggi. Tipi e anticipi cancellati. Solo Lele e Sofia, richieste di contribuzioni, ubbidienza. Faccio davvero fatica a vedere oggi cio che vedevo 30 anni fa.
EliminaSiamo al tempo quando Geova interviene ... quando?
EliminaIl Cantico di Mose ci da la risposta (alcuni lo "canta" questo cantico, cioe, lo studia e comincia capirlo/Apoc 15:3) Deuterionomo 32:
36 Sí, il Signore giudicherà il suo popolo,
ma avrà pietà dei suoi servi
quando vedrà che la forza è sparita
e che non rimane piú tra di loro né schiavo né libero.
-- quando comicia Geova il giudizio al Suo popolo? -- "quando vedrà che la forza è sparita e che non rimane piú tra di loro né schiavo né libero"
riconosce qualcuno che la situazzione dei veri adoratori (di oggi) corrisponde a ciò che è scritto ?
il Cantico di Mosè è una profezia "di base" - troviamo questa tema anche in altre profezie ... Daniele 12:
7 Udii l'uomo vestito di lino, che stava sopra le acque del fiume. Egli alzò la mano destra e la mano sinistra al cielo e giurò per colui che vive in eterno dicendo: «Questo durerà un tempo, dei tempi e la metà d'un tempo;
>>> e quando la forza del popolo santo sarà interamente spezzata, allora tutte queste cose si compiranno».
non sono io il Interpretatore, ma è molto semplice:
chi è "il popolo santo" ? è "il grano"
da chi è calpestato" ... da "la zizzanie"
chi è 'la zizzanie"? - I "unti" che oggi stanno "regnando" su (sopra)di "insignifianti/minimi frattelli di Gesu" 1Corinzi 4:8 / Mateo 20:16 ; Matteo 25:40,45
Perche la fratellanza non capisce queste cose? Geova dice: "tieni nascoste queste parole e sigilla il libro sino al tempo della fine" Dan 12:4
Si vede chiaro dal Daniele 12 versi 1,3,4,7,10 che "la venuta di Cristo", "la fine" e "il giudizio" sono le cose che NON si trovano secondo le cronologie, ma secondo dei atti (e situazzioni) in quale si trova il grano e la zizzanie - cioe, i "santi" e i loro oppressori: cioe, tutta l'azzione si compisce all'interno del "popolo di Dio" >> vedi Daniele 10:1,14
Le interpretazzioni "prima del tempo" che il popolo di Geova sta credendo impedisce vedersi la luce che Geova face risplendere oggi !
E assolutamente necessaria una separazione fra le cose "di Dio" (le cose/interpretazzioni che NON sono scosse(che non tremono) e le "cose/interpretazzioni di uomini" che sono scose(che tremono e crollanno) !
Ebrei 12:
26 la cui voce scosse allora la terra, ma che ora ha fatto questa promessa, dicendo: «Ancora una volta io scuoterò non solo la terra, ma anche il cielo».
27 Or questo "ancora una volta" sta ad indicare la rimozione delle cose scosse come di cose che sono fatte,
>>> affinché rimangano quelle che non sono scosse.
28 Perciò, ricevendo il regno che non può essere scosso, mostriamo gratitudine, mediante la quale serviamo Dio in modo accettevole, con riverenza e timore,
ATTENZIONE! il Regno che non può essere scosso significa che le verita appartenenti al Regno di Geova è composto da interpretazzioni, insegnanze che vengono dallo Spiritu di Dio e che non possono essere scosse) ...
mentre le cose di uomini vengono scosse !
"Servire Dio in modo accetevole" implica credere e vivere conforme con le cose che NON possono essere scosse !
1) non è stato fatto nessun nome e nessun luogo i dati sono anonimi.
RispondiElimina2) può denunciare chi ha mandato le mail io cosa c'entro?
si stava parlando di omertà e vi ho esposto quello che è stato fatto sapere alla congregazione.
fatti gravi??? ok è una forma di impurità ma questo non mi scandalizza affatto.
non mi turba per niente sapere che un nominato cade in questa pratica.
mi turba moltissimo, invece, se lo stesso nominato poi si accanisce con qualcuno che cade come lui.
QUESTO E' INACCETTABILE!!!!
Bene mene mene techel.........cerco comunque di non pubblicare fatti troppo particolareggiati che potrebbero danneggiare , meglio evitare. Essendo noi tutti anonimi e ricercati dai cavalieri della fede dobbiamo essere più che cauti e anche maniacali sulla sicurezza.
EliminaSo che non mi pubblicherete perché il tipico TG spesso preferisce scappare piuttosto che dialogare ma non importa. Il punto è che non c’è nessuna base scritturale per un CD. Non esisteva un CD nel primo secolo. Gesù non lo ha mai investito. Dire il contrario come si fa in questo post significa conoscere veramente poco le Scritture. Peggio ancora illudersi di conoscerle. Cordiali saluti
RispondiEliminaeccone un altro. Non rispondo perchè siamo impegnati sulle riforme , ma puoi domandare ad ogni testimone di Geova in gamba che si presenta alla tua casa e ti risponderà. Poi se vuoi solo fare FAKE commenti sappi che sei in buona compagnia, ne siete molti con gli stesis obiettivi. Siete grandi e vaccinati fate VOBIS.
EliminaIo non sono un biricocolo e Geova mi conosce vedendomi per quel che sono. Se tu conosci la verità perchè non mi apprezzi ?