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QUESTO BLOG INCORAGGIA RIFORME BIBLICHE CHE POSSONO RIPORTARE IL CRISTIANESIMO SINCERO E GENUINO NELLA CONGREGAZIONE .

sabato 10 ottobre 2020

Riforma delle nomine in congregazione : "servitrici di ministero" donne?

"Or io vi raccomando Febe, nostra sorella, che è diaconessa della chiesa che è in Cencrea, affinché l'accogliate nel Signore, come si conviene ai santi, assistendola in qualunque cosa avrà bisogno di voi, perché ella ha prestato assistenza a molti e anche a me stesso." 

Romani 16:1,2 - Nuova Diodati

 



Non occorre andare a cercare chissà dove per   introdurre le donne in posti di responsabilità   nell'ekklesia. E' strano doverne parlare , ma   dato che la bibbia pone l'accento su questo e   l'organizzazione è rimasta indietro al carro di   Dio, occorre ribadire questo semplice concetto: nel primo secolo le donne erano impegnate nella congregazione e svolgevano specifici ruoli pastorali in alcuni ambiti,inoltre svolgevano ruoli di servitori di ministero o simile. 


Paolo elenca i requisiti 
per scegliere donne 


La bibbia non lascia dubbi. Paolo, che come sapete non era proprio uno sprovveduto, scrivendo a Timoteo dopo aver elencato i requisiti per chi poteva essere scelto come anziano, passa ai servitori di ministero ed in 1 Timoteo 3:8 in avanti leggiamo :  " I servitori di ministero devono similmente essere seri, non doppi di lingua,........ (11).....Le donne devono similmente essere serie, non calunniatrici, di abitudini moderate,fedeli in ogni cosa."" 
Poi continua dicendo "I servitori di ministero siano mariti di una sola moglie, dirigendo in modo eccellente la propria casa,.........." 

Da questo passo biblico ispirato impariamo che le donne vengono menzionate insieme agli anziani e ai servitori di ministero e devono anche loro soddisfare alcuni requisiti per essere adoperate per servire la ekklesia. Precisamente Paolo e la Parola di Dio non le colloca  nella parte dedicata agli anziani, bensì nella parte dedicata ai servitori di ministero tra i versetti 8-13 del capitolo 3 di 1°Timoteo.


Donne che partecipano nell'Ekklesia. 
Cosa dicono le Scritture ?


 Secondo le Scritture, le donne, oltre ad avere un ruolo simile a quello dei servitori di ministero uomini, potevano svolgere ruolo pastorale in alcune determinate situazioni . 

In Tito capitolo 2, Paolo rivela che le donne con esperienza possono svolgere nella congregazione un ruolo pastorale. Al capitolo 2: 3-5 si legge " Similmente le donne di età avanzata (o con esperienza di vita e di verità) siano di condotta riverente, non calunniatrici,....MAESTRE di ciò che è bene, affinchè facciano tornare in sè le GIOVANI per amare i loro mariti..........." 
Il compito di far tornare in sè le giovani, non era un compito da assegnare ad un uomo, le Scritture giustamente lo assegnano ad una donna cristiana .


Paolo lascia questo compito non agli anziani uomini, avrebbe potuto dire "gli anziani aiutino le donne giovani a fare questo e quello..", ma non lo scrisse.
D'altronde un uomo o due uomini, spesso anche con pregiudizi e problemi culturali nel rapportarsi con il gentil sesso, come possono consigliare una giovane donna o addirittura aiutarla ? Come può un anziano uomo che forse tratta la propria moglie come una schiava in cucina e la denigra in occasioni conviviali, aiutare una giovane sorella a tornare in sè? Sarebbe come mettere un elefante in un negozio di cristalli swarosky. 
 


Una congregazione  gerarchizzata 
come il mondo o partecipativa 
come insegnano le Scritture ?



Comprendiamo che la Bibbia è saggia, la ekklesia o congregazione ideata da Cristo era partecipativa, non maschilista e tanto meno autoriaria o dittatoriale. I sorveglianti non si comportavano da ispettori di polizia, ma erano  di aiuto ai fratelli e intervenivano solo su richiesta dei malati spirituali. Se agivano di anticipo, lo facevano non in versione di GIUDICI, (ruolo tra l'altro mai assegnato dalle Scritture agli anziani, ma solo alla congregazione completamente riunita,) bensì come aiutanti o amici e fratelli che si sostengono l'un l'altro come fece Cristo. 

Cristo non organizzò mai un comitato giudiziario in modo furtivo, nemmeno quando sapeva di Giuda. Lui sapeva che la congregazione o ekklesia non era stata creata per giudicare o inquadrare il popolo in una struttura gerarchica fatta di leggi, lacci e lacciuoli come facevano i Farisei benissimo. Nosignore. L'allontanamento dei malvagi era una pratica collaterale nella congregazione non ne era la struttura portante come lo è oggi.


Cristo intendeva una ekklesia composta di fratelli e amici, in cui risaltava lo spirito di fratellanza puro e sincero, le dispute che per natura carnale sarebbero sorte, si doveva risolverle con lo spirito cristiano del rispetto e dell'amore, non con lo spirito mondano di portare tutti dall'avvocato e delle carte bollate....:-)))

 Ovviamente non si parla di atti di malvagità, i quali giustamente vanno portati all'attenzione di Cesare, lo Stato, perchè Dio ha assegnato a Cesare il ristabilimento della giustizia terrena. Detto questo incoraggiamo l'organizzazione a fare questa riforma scritturale delle nomine. Includendo le donne nei ruoli assegnati dalle Scritture : Opera pastorale alle giovani donne e "servitrici di ministero" o qualcosa di simile.


Neemia 007 mission impossible 


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27 commenti:

  1. Alcune riflessioni sulla riforma delle nomine che non è detto tutti condividano, ma potrebbe essere anche corretta biblicamente parlando

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  2. Mah!!!!! Difficile gestire le sorelle!!! Io le ho visto rotelle prendersi letteralmente per i capelli in sala... ed erano mogli di anziani.... scusate anziani influenti quindi nulla è accaduto!!!!

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  3. Francamente qui dubito, nessun passo biblico prevede figure femminili come nominati. Anzi, tutt’altro. Ed è degno di nota che di questo se ne sono accorte anche le principali chiese nel corso della storia.

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    1. Romani 16:1=Il termine utilizzato "diakonos" è lo stesso di quello utilizzato per gli uomini in 1 Timoteo 3:8.
      Nel Vecchio Testamento le donne erano profetesse e giudici.
      I passi biblici ci sarebbero eccome...

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    2. In realtà, le Scritture cristiane indicano TUTTO il contrario.

      Solo due esempi:
      (1 Timoteo 2:12) Non permetto alla donna di insegnare né di esercitare autorità sull’uomo; deve invece rimanere in silenzio.

      (1 Corinti 14:34, 35) le donne stiano in silenzio nelle congregazioni, perché a loro non è permesso parlare; piuttosto siano sottomesse, come dice anche la Legge. 35 Se vogliono spiegazioni le chiedano al marito, a casa, perché è vergognoso per una donna parlare nella congregazione.

      Non c'è bisogno di tirare in ballo una sorta di pseudo-femminismo né altre ideologie, il Cristianesimo ha le sue motivazioni ben fondate per distinguere i ruoli.

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    3. Se prendi solo 1 scrittura e la togli dal contesto è facile sbagliare. Occorre vedere il contesto e altre scritture sul medesimo tema. Knoltre la riforma non dice che la donna compie opera pastorale verso uomini ma verso sorelle .Okkio che il maschilismo è brutto come il femminismo meglio essere moderati e ragionevoli come Geova e Gesù. Poi ognuno è libero e vaccinato ( io non sono un novax anzi tutt'altro ...:-)))

      Un caro saluto e okkio ai cavalieri della fede sono arrabbiatissimi

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    4. Intendo più che altro, e quei passi sono solo esempi, che lo spirito di tutta la Scrittura verte in tal senso (le donne non insegnano nella congregazione, i ruoli sono differenti), quanto all'insegnamento non è questione di "donne verso uomini o donne verso donne", ma semplicemente di ruoli.
      Non amo il termine "maschilismo", perché viene proprio usato dalle femministe per creare caos e confusione ed attribuire tutti i guai della storia ai maschi. Ma sono ideologie insensate.

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    5. Cyrano benissimo quello che hai scritto. Comunque dovresti o dovremo spiegare quei passi biblici che indicano e parlano di donne con ruoli da servitori di ministero e con facoltà di opera pastorale alle giovani sorelle, con tanto di requisiti esposti assieme a quelli degli uomini. Non possiamo strapparli dalle Scritture, devono avere un senso se sono stati inseriti nel canone biblico. C'è una spiegazione sensata ?
      Ho visto che anche il cd o l'organizzazione sta implementando un ruolo delle sorelle nei casi di abuso per venire incontro a CESARE. La torre di guardia mostrava un illustrazione con sorelle presenti a visite pastorali o simile. Studiata 1 anno fa

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    6. @ 007: rispondo qui alla tua richiesta inserendo una discussione che potresti implementare qui o rendere nuova discussione. Una ricerca approfondita sul ruolo delle donne. La inserisco a parti.

      Il ruolo delle donne nella congregazione cristiana.

      Parte 1

      È pacifico che nelle Sacre Scritture la congregazione cristiana è affidata a livello pastorale e di insegnamento agli uomini.
      Ogni cosa nell'ordine stabilito da Dio è partita dall'uomo, e il principio dell'autorità è qualcosa che non si può discutere. Geova ha e ha stabilito delle 'gerarchie' che servono a dare ordine alla sua organizzazione, sfruttando le qualità proprie generali degli uomini e delle donne.

      Detto questo però appare evidente da uno studio approfondito delle Scritture che su alcuni aspetti ci sono delle interpretazioni forse azzardate o prese di posizione che non trovano un fondamento solido, come nel caso degli incarichi.

      Fra i TDG le donne hanno un ruolo nella proclamazione della buona notizia e praticamente termina qui il loro compito nella congregazione.
      Ma esaminando le Scritture leggiamo qualcosa di particolare che ci fa riflettere.

      Romani 16:1
      "Vi presento Febe, nostra sorella e ministro della congregazione di Cèncrea."

      Qui leggiamo di una sorella, unta, che è denominata ministro.
      Il termine greco per ministro qui utilizzato è diàkonos.
      Il verbo affine diakonèo viene usato in riferimento a donne che servivano Gesù e i discepoli.

      Nelle pubblicazioni TdG leggiamo:
      A volte diàkonos viene usato per indicare un incarico ufficiale — quello dei “servitori di ministero” nominati all’interno della congregazione cristiana.

      Quando menziona i requisiti dei “servitori di ministero”, la Bibbia non lascia intendere che a ricevere questa nomina possano essere delle donne. Anzi, dice che i “servitori di ministero” devono essere “mariti di una sola moglie” (1Tm 3:8-13). Pertanto, qui in Ro 16:1 molti traduttori intendono il termine nel suo significato più ampio, e lo rendono ad esempio con espressioni come “che è al servizio”, “che serve”, “che aiuta”.

      Vi presento o “vi raccomando”. A quanto pare Paolo presenta Febe ai cristiani di Roma per invitarli ad accoglierla e ad avere per lei il suo stesso riguardo (Ro 16:2). Il verbo greco che ricorre qui è affine al termine usato da Paolo in 2Co 3:1 nell’espressione “lettere di raccomandazione”. Nei tempi biblici era comune usare queste lettere per presentare una persona a chi non la conosceva. Forse fu proprio Febe, che serviva come ministro nella congregazione di Cencrea, a portare ai cristiani di Roma la lettera di Paolo.

      Riuscite a immaginare Febe che presiede una cerimonia religiosa nella congregazione di Cencrea? In realtà, che tipo di ministero svolgeva Febe? Parlando di alcune donne, nella sua lettera ai Filippesi Paolo scrisse: “Hanno lottato con me per la diffusione del messaggio del vangelo”.
      Come lettura potrebbe essere corretta come anche potrebbero esserci delle altre letture.

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    7. Parte 2.

      Traduzione di diàkonos, sostantivo greco spesso reso “ministro” o “servitore”. “Servitore di ministero” designa chi presta servizio nella congregazione quale assistente del corpo degli anziani. Per essere idoneo per tale incarico di servizio deve soddisfare i requisiti biblici.

      1 Timoteo 3:1-7 riporta i requisiti del sorvegliante o anziano (episkopos).

      Da vv. 8-10, riporta i requisiti del servitore di ministero (diakonos).

      Notate bene la frase introduttiva del versetto 8:
      ''allo stesso modo''.

      Nel v.11, si ripete la frase introduttiva (alla stregua di una continuazione dei requisiti) e si parla delle donne:
      "le donne devono essere serie, non calunniatrici, moderate, fedeli in ogni cosa".

      Questi requisiti specifici per le donne sono all'interno del discorso sui requisiti per gli uomini che continuano al versetto successivo, il 12:
      " I servitori di ministero siano mariti di una sola moglie e dirigano in maniera eccellente i figli e la propria casa".

      Secondo una pubblicazione TdG, i Compiti dei servitori di ministero
      'Svolgono compiti importanti, anche se spesso abitudinari, di natura manuale o organizzativa. Questo permette agli anziani di concentrarsi sull’insegnamento e sull’opera pastorale.'
      (Op. Chi sta facendo la volontà di Geova oggi? jl Lez.16).

      È lampante una sostanziale diversità fra il ruolo pastorale affidato agli anziani e il ruolo di supporto affidato ai servitori di ministero.
      Questo è quindi in armonia con il fatto che il diakonos non dovrebbe avere compiti di insegnamento e quindi sarebbe un incarico che potrebbero assolvere anche le donne non andando a contrastare il principio dell'autorità.
      Il fatto che all'interno dei requisiti per i diakonos ci sia una 'sezione' o specifica per le donne, preceduta dalla frase "allo stesso modo'' , che riprende la stessa frase dei versetti precedenti per gli uomini come ruolo secondario rispetto all episkopos, potrebbe indicare palesemente che anche alle donne era riservato l'incarico di essere diakonos?

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    8. Parte 3

      Esaminiamo brevemente alcuni Privilegi nella congregazione cristiana.

      Fra coloro che hanno da Dio la chiamata celeste (Eb 3:1) per essere coeredi insieme a Gesù Cristo, non c’è in senso spirituale alcuna distinzione fra uomini e donne.

      Galati 3:28
      "non c’è né maschio né femmina".

      Le donne Erano fra coloro che ricevettero i doni dello spirito santo alla Pentecoste del 33 E.V.,

      Nella congregazione cristiana le donne non avevano un ruolo nell'insegnamento che era riservato agli uomini, ma potevano profetizzare o pregare con un copricapo che era segno di autorità e rispetto per l'uomo nelle attività che svolgeva.

      Miriam, Debora, Ulda, la moglie di Isaia, Noadia, Anna, le 4 figlie di Filippo, ebbero l'incarico di profetessa e/o giudice.
      Sempre rimanendo sotto il principio dell'autorità.

      Oltre a ciò, le donne d'età avanzata vengono incoraggiate ad essere maestre di ciò che è bene in Tito cap.2, come aiuto alle giovani.

      Incarichi di predicazione sono pacificamente affidati alle donne al pari dell'uomo.

      Tutte queste citazioni e riflessioni portano ad un punto :
      Le donne hanno ricevuto molti incarichi da parte di Geova e Gesù Cristo.
      Il principio dell'autorità viene rispettato anche se la donna riceve l'incarico di diakonos, in quanto può e forse deve (se interpretiamo correttamente il pensiero di Dio fra le righe) essere di supporto agli anziani come servitrice di ministero negli aspetti che possono concernere le donne nella congregazione, cose che a volte magari non sono appropriate da gestire per soli uomini.

      Qual è quindi il veto perché le donne siano diakonos?
      Un ruolo specifico nella congregazione a supporto degli anziani, che non riguardi l'insegnamento pubblico, ma che serva di aiuto nelle questioni che non possono gestire uomini o perlomeno che non è appropriato gestiscano da soli, come per esempio fare delle visite pastorali a sorelle, discussioni di argomenti intimi e riservati, questioni familiari che sono nelle corde femminili e che possono essere comprese meglio dalle donne stesse rispetto agli uomini.

      Se le donne possono essere state e sono, profetesse, sante, discepole e apostole, perché non possono essere diakonos?

      Se ci sono altre ricerche che possiamo aggiungere a sostegno o a contrasto di questa ricerca sono ben accette per arrivare ad avere una comprensione migliore e più attinente alle Scritture riguardo all'argomento

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  4. Ma la nomina che parla la Bibbia , ha un significato che si è perso in tutte le religioni,
    È sempre una posizione di prestigio per molti , qualcuno si salva , ma sono pochi , anche per i nominati della nostra organizzazione
    Se Gesù dice che c è un solo padre , xche letteralmente , piace a molti ,che leccano il suolo di tutti quelli che hanno un titolo , o anziano o monsignore , o pastore ?
    L Uomo, ha sempre la tendenza di farsi un vitello d oro, e da noi a chiacchiere diciamo di amare Geova , ma cerchiamolo L approvazione dei nominati, e questo li fa sentire grandi
    Attenti , voi che avete una nomina , convinti che ve la data Geova ( ricordate lo pensano anche altri delle altre religioni) siete lì per motivi che avete dimenticato.
    Le donne hanno tanti compiti , come persone , come cristiane , hanno il compito di dimostrare la loro fede , COME TUTTI
    L ESEMPIO VALE PIÙ DI MILLE PAROLE
    Ma ricordiamoci che verremo salvati per una BUONA COSCIENZA , non perché abbiamo una NOMINA
    La nomina non dimostra spiritualità, ( speriamo lo legga chi pensa che è spirituale chi ha una nomina)
    SE VEDREMO LA GRANDE TRIBOLAZIONE , VEDREMO LA FEDE IN VERE OPERE , VEDREMO IL VERO AMORE .?
    Il Covid sta mettendo in evidenza la mancanza di amore , ( anche se c è eccezione , )
    Ma la maggioranza ? Come dimostra di amare il prossimo? Cerca solo di amare i nominati ?o ama tutti allo stesso modo?
    Ogni uno conosce la realtà di molte congregazioni , cresciute in “voglio diventare qualcuno, x me è non per gli altri”
    È triste molto triste ,

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    1. @Lidia
      Fai "di tutta l'erba un fascio" e mi dispiace per la tua amarezza.
      É vero che la nomina non garantisce la salvezza. Al contrario la mette in discussione più di un semplice proclamatore, perché se per carenza spirituale si dovesse danneggiare una pecorella di Geova, la responsabilità è personale.

      Sarebbe molto più semplice rinunciare alla nomina, te lo assicuro.
      Ma personalmente non lo faccio perché se posso fare qualcosa per le pecore di Geova, ne ho le capacità e le qualità e non lo faccio, commetto peccato.

      Circa le sorelle, vengono spesso utilizzate per affiancare sorelle deboli, che hanno bisogno di conforto o sostegno spirituale e certamente la maggioranza della congregazione non lo saprà mai.
      Meno invidia, meno rancore, più amore, cara Lidia.

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    2. @Giorgio Gaber...
      Penso che l'amore e la bontà servano maggiormente a te in questo momento. Da come scrivi e rispondi ai fratelli e alle sorelle in questo blog capisco che sei un "cavaliere crociato" e che la tua missione è quella di salvare tutte queste anime perdute...bene...ti chiedo solo, umilmente, di pensare prima di rispondere perché finora i tuoi commenti tutto son stati fuorché incoraggianti. Dovresti mostrarti empatico e capire cosa può aver provato una persona a tal punto da spingerla a descrivere la sua sofferenza o il suo malcontento in un blog come questo...ma proprio noi!?!?! Noi che siamo il felice e libero popolo di Geova!?!?!? Ma com'è possibile? Noi che siamo completamente liberi di esprimere i nostri sinceri sentimenti senza paura di ritorsioni e ripicche?!?!?! bah...non me lo spiego proprio! A parte la facile ironia sarcastica, se sei un CCA o un CO...o un SS o un KGB o un MFS o una GPA...ti invito ad abbandonare i sistemi militareschi, accuratamente celati sotto un manto di interesse personale, nella gestione delle pecore di Dio. Non giudicare i tuoi fratelli e le tue sorelle, perchè "con la misura con la quale misurate sarà misurato anche a voi". Lascia perdere questo blog e i suoi deboli scrittori e scrittrici e concentrati sulle pecore della tua congregazione...del resto se sei un CCA o un CO ecc ecc immagino che di tempo non ne avrai tanto che ti avanza no?!?!? Un caro saluto

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    3. caro @Giorgio Gaber mi fai tanta tenerezza sai,è l unico sentimento che ora riesco a provare verso di te,il merito sono le tue parole.
      Invece che pensare a gestire la vita di altri (pecorelle) cerca di gestire la tua e se possibile prova leggermente ad aprire gli occhietti.
      Parli di amore?!?!?! io negli ultimi anni ne ho visto ben poco,l unica cosa che sono riuscito a vedere sono i volantini "rallegratevi sempre" con sorrisi fumettati ad arte.
      C'è ben poco da rallegrarsi

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    4. @AnzianoTristeStanco mi hai levato le parole di bocca,ognuno di noi dovrebbe farsi questa domanda.....perche siamo finiti qui in questo blog per esporci SE ERAVAMO COMPLETAMENTE LIBERI DI ESPRIMERE I NOSTRI DUBBI E SENTIMENTI?
      c'è qualcosa che tocca o che cozza evidentemente

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    5. @Giorgio Gaber (cambiati nick, almeno per rispetto a lui, che aveva due dita di testa..)
      Caro,
      quando leggo i tuoi commenti ed il modo in cui rispondi ai fratelli e alle sorelle e poi leggo
      che sei un anziano, capisco perché sta andando tutto a rotoli nel popolo di Dio..

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    6. Mamma mia anziano triste e stanco quanto sei stucchevole e retorico. Ho 38 anni e da 12 mi spendo cone anziano o come cavaliere crociato e faccio davvero fatica a capire come un fratello che ama Geova possa avere una idea così becera della sua organizzazione che è assolutamente imperfetta ovviamente. Diverse cose si potrebbero fare meglio e alcuni nominati non hanno motivi puri ma uno che legge il tuo commento si fa una idea di un popolo di soggiogati ed impauriti. Se proporre riforme significa avere il tuo atteggiamento sei fuori strada e di parecchio. Spero che nel tempo diventerai più obiettivo..te lo auguro

      Cavaliere Crociato

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    7. Anziano di lungo corso (leggenda)13 ottobre 2020 alle ore 19:46

      Caro Giorgio Gaber, è encomiabile la tua difesa per l'organizzazione che anch'io ho servito per 35 anni di cui 24 da anziano di congregazione, apprezzo e condivido quello che dici su come dovrebbe essere il ruolo di un nominato ma tu sai benissimo che la realtà è diversa e se lo neghi menti sapendo di mentire. Per esempio tu dici che la salvezza non è garantita dalla nomina anzi la mette in discussione, bene allora ti chiedo: la tua salvezza è in discussione visto che sai disubbidendo agli ordini del C.D. di non visitare i siti "apostati"? Sarebbe in discussione se i fratelli sapessero che scrivi su questo sito? Se lo confessi al tuo corpo anziani di questo metterebbero in discussione la tua salvezza e ti farebbero subito un comitato giudiziario con l'accusa di apostasia? Lo sai che il C.D. vieta categoricamente quello che stai facendo su questo sito?
      Prova a risponderti a queste domande e vedi se la tua nomina ti garantisce ancora la salvezza. Saluti

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    8. cavaliere crociato:
      fatico a crederti, se sei ancora anziano non credo che tu stia sudando per distinguerti dal resto del tuo corpo, se proprio vuoi essere teocratico chiamati cavaliere impalato

      giorgio:
      se sei tanto bravo perchè invece di scrivere qui non mandi messaggi alle tue pecore o link al sito ai tuoi colleghi?
      sai che avendo scritto su questo sito più di una volta (vuol dire che lo frequenti) non hai più i requisisti per servire come anziano?
      confessa il tuo peccato e cerca di ritrovare te stesso, Gesù avrebbe detto: IPOCRITA.

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  5. Le sorelle sono difficili da gestire tanto quanto i fratelli.
    Io ho visto prendersi per i capelli anche uomini, nominati.
    Senza trascurare che, di fatto, a causa del pullulare di nominati senza spina dorsale, sono
    spessissimo le oro mogli a comandare in sala e a fare il bello ed il cattivo tempo.
    Sotto il profilo prettamente scritturale alle donne sono stai attribuiti compiti importanti, anche
    al tempo di Gesù e diverse di loro facevano parte del suo stretto "entourage" , nel quale a prendersi i capelli erano invece gli uomini (Giacomo e Giovanni volevano sedere a destra e a sinistra nel regno) o altri ancora che litigavano su chi tra loro fosse il maggiore.
    Ed erano maschietti, non femminucce...
    Detto ciò, il ruolo di "nominato", seppure attribuito ad uomini, se interpretato così come le Scritture lo prevedono (chi di voi vuol essere ministro deve "comportarsi come il minore") e tenendo presente l'atteggiamento di Cristo stesso quale Maestro, non è affatto un ruolo di prevaricazione che genera il servilismo a cui in Congregazione e, nel senso lato, nell'Organizzazione, ahimè, ci hanno abituati, ma è tutt'altro.
    Un nominato che rispecchia realmente i requisiti Scritturali richiesti, che agisce secondo amore, coscienza e con modestia è una perla (purtroppo rara) che fa onore alla propria Congregazione ed è un valore aggiunto per chi è debole, depresso o bisognoso di vero aiuto teocratico (e non di aria fritta).
    Il problema è che, per decenni, al fine di alimentare un sistema piramidale facilmente controllabile dall'alto, si sono nominati di proposito uomini molto ignoranti sotto ogni profilo, alla ricerca di riscatto personale, servili e lecchini dei propri "diretti superiori" e delle loro stesse mogli, i quali hanno dominato, a danno delle Congregazioni, i fratelli con atteggiamenti superbi e tutt'altro che scritturali.

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  6. Ma di Giunia non si ricorda nessuno? Giunia e Androni o, citati da Paolo in Romani 16,7 come apostoli. Giunia era un nome femminile molto diffuso all'epoca (e non un nome maschile come vorrebbe la WTS) e ci viene detto che era addirittura un'apostola.

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    1. @Tranquillo

      un commentario dice:

      "Iunias, abbreviazione di Iunianus, non è nome di donna."

      Inoltre alcune traduzioni (la riveduta) lo rendono "Salutate Andronico e Giunio" al maschile.

      Quindi credo che questo versetto non credo parli di una donna.

      Nonostante questo anche io sono daccordo con tutti voi che le donne possano ricevere certe nomine, avere parti in vari reparti e di sicuro fare opera pastorale anche migliore quando si tratta di aiutare sorelle single o vedove o sorelle con marito non testimone.

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  7. Bellissimo post. Complimenti 007. Quanto vorrei stringerti la mano...
    Continua così...mi chiedo se i magnifici 8 lo sanno che si potrebbero nominare sorelle.
    Mia cognata ha subito un comitato ( inquisizione) da 3 anziani senza la minima pietá e considerazione emotiva..Gli hanno fatto domande personali da Film Porno.
    Solo per vedere se era sincera.
    I Comitati derivano dalla Chiesa cattolica non dalla congregazione di Cristo
    Un forte a braccio alla resistenza.

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  8. Non avevo mai pensato a questa possibilità come la descrivi, e devo dire che mi sembra una proposta interessante per vari aspetti:

    - come hai ben esposto nell'articolo potrebbe esserci un valido sostegno per le sorelle, soprattutto giovani. Vero che questo compito è affidato già ora a sorelle mature in una certa misura ma in alcune situazioni avere una figura di riferimento nominata darebbe la possibilità di creare una più chiara definizione dei ruoli.

    - si parla molto della mancanza di "ricambio generazionale" nello svolegere i compiti dei nominati nelle congregazioni e della difficoltà di alcuni fratelli nello svolgere tutti i compiti loro affidati. Ampliando il ventaglio si potrebbero dividere di più i compiti e chissà, forse anche migliorare la qualità.

    - io ho una mia teoria, forse condivisa da alcuni di voi. C'è una certa definizione di ruoli che risulta vantaggiosa in certi termini: l'uomo prevalentemente lavora, porta a casa lo stipendio e si occupa delle mansioni nella congregazione. La donna va in servizio. Si sa, a livello di relazioni pubbliche spesso le donne hanno più successo seguendo le leggi del marketing. Qui il marketing dovrebbe essere lasciato da parte! Affidando dei compiti da nominato anche alle sorelle si spartirebbero molto meglio le responsabilità coinvolgendo si più tutti nella congregazione e dando la possibilità di fare esperienze simili.

    A me il ragionamento piace. Tra l'altro in una congregazione dalle nostre parti venivano per necessità affidati dei compiti a delle sorelle (audio-video). Con successo. Non è che solo gli uomini sanno alzare e abbassare i volumi o portare un microfono! Poi le necessità sono finite e le cose sono tornate come prima....


    Aggiungo che mi sento di dire a @anzianotristestanco che si possono capire le motivazioni e frustrazioni che in molti qui sicuramente condividiamo. Non cadiamo però nell'errore di essere a nostra volta restii a confrontarci e bollare chi non la pensa esattamente allo stesso modo con certi titoli. In questo modo ci stiamo comportando proprio come non vorremmo più vedere fare. In una riforma il confronto ci sta e anche interrogarsi se si è centrati o si sta cadendo in un ipercriticismo infondato che spero non sia lo scopo di questo progetto... Ci sono delle risorse che sono a stretto contatto con quello che succede tra i nominati qui, diamogli la possibilità di esprimersi.
    Non voglio assolutamente discutere è solo un mio pensiero che spero venga accetato come tale.

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  9. Quoto al 100% il post di Neemia, il Diaconato femminile è scritturale e forse anche il Pastorato. Le Diacone a quanto pare c'erano ai tempi di Russel, ma da quell'impostore di Rutherford non è venuto fuori nulla di buono e le donne sono state umiliare e relegate al ruolo di predicatrici. Ma anche lì, predicatrici (o proclamatrici) in privato e di casa in casa, non in pubblico. Nel mondo protestante c'è stata un'apertura senza problemi particolari al diaconato femminile, ma un lungo dibattito sul Pastorato femminile, che nella maggior parte delle confessioni oggi viene accettato. Poi c'è anche la figura dell'anziano di Chiesa, che normalmente è un uomo. Il Pastore evangelico, anche donna, insegna anche in pubblico durante il culto. Forse li si va un po' oltre ciò che insegnano le scritture, ma c'è da rifletterci prima di essere totalmente contrari anche a questo. Fermandoci al diaconato, leggo qualche commento che cita i compiti del "diacono" o servitore di ministero, come i "reparti" in adunanza. Attenzione perché il "diaconato" non è quello. Alcuni aspetti li mette in evidenza Neemia, aggiungo che chi vuole approfondire come viene inteso (correttamente) il diacono nel protestantesimo, può visitare il sito della Diaconia Valdese. Altro che Reparto territori, comitive per il servizio di campo e usciere. Li impari davvero cosa significa avere cura degli altri, un ottima palestra per diventare pastori veri. Noi non abbiamo nulla di tutto questo, ed e' per questo.che abbiamo molti anziani (spesso da podio), e pochissimi pastori...

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