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mercoledì 5 dicembre 2018

Due riforme collegate e necessarie affinchè sia ristabilità dignità alla congregazione


Enoc,
ritengo la tua analisi essenziale e fondamentale per assolvere correttamente il ruolo di nominato, così come è inteso nelle Sacre Scritture.
Inutile dirti che la penso allo stesso modo (e l'ho più volte espresso).

Tuttavia, chi è in grado di farsi tali domande? Uno che è stato nominato in base ai suoi requisiti oppure uno che ha scalato la burocrazia jw per ragioni ed interessi umani e personali?
E' chiaro che se vai sul podio solo per ambizione, per potere e se la tua nomina è frutto di servilismo al clan, quelle domande non ti passeranno manco per la testa.
Al massimo saranno gli altri che ti vedono come cattivo esempio a farsele.

Le uniche domande che si farebbero sono: come posso mantenere la poltrona a tutti i costi?
Ed è quello che accade oggi...non nascondiamocelo.
Se non ripristiniamo le nomine in base al modello espresso nelle Scritture, guardando ai requisiti scritturali, tutto il resto crolla. Continueremo a vedere salire e scendere dal podio personaggi dei fumetti e carnevaleschi che sono messi lì per altre ragioni.

Inoltre occorre, a mio giudizio, un terremoto nella questione disassociazione ed espulsione: occorre che anche in quel frangente sia applicato il (vero) metodo scritturale e non quello WT che serve - lasciatemelo dire - principalmente e spesso per 'far fuori i nemici scomodi' e non per proteggere la Congregazione dalla apostasia o da condotte irriverenti.
Se non rendiamo i fratelli umili liberi di parlare ed esprimersi, seppure nei dovuti limiti del rispetto per i ruoli e delle Scritture, e li minacciamo con lo spauracchio dell'ostracismo, tapperemo sempre e comunque la bocca a chi ha fondati motivi per parlare e per urlare ciò che tutti vedono e che non va. 

E i consapevoli saranno sempre costretti ad esprimersi in anonimato e tra cerchie ristrette. Inoltre va fatto crollare il sistema piramidale delle auto referenze, dove il superiore legittima il suo diretto inferiore ed ha sempre l'ultima parola.
Altrimenti si rimbalza sempre e comunque contro il muro di gomma.

Ci sono nominati che definiamo "vaccari" contro i quali si è risalita spesso la filiera delle proteste al CO e persino in filiale.
Ma sono ancora lì. Perchè?



in risposta ad
Purtroppo stiamo cadendo anche noi nell'analisi tecnica, burocratica, secolarizzata, dell'organizzazione. Mi piace il concetto espresso da qualcuno: l'organizzazione elemento distinto dalla congregazione. La gestione aziendale della cosa, le direttive, le circolari. Sembra tutto ruoti attorno a regole ben precise che vogliamo riformare con altre regole. Però, cari fratelli, permette un pensiero: l'unica legge potente che pone uno stop a tutto questo, è quella dell'AMORE. Ti devi sempre esaminare e chiedere: perché sono anziano o servitore di ministero? Perché dovrei applicare la circolare, dare quel consiglio, usare quel tono? Perché voglio usare il mio tempo per gli altri? Perché desidero insegnare dal podio, e qual'e il mio obiettivo? Voglio edificare o avere il controllo? Perché vado in predicazione? Perché sono felice di ospitare altri a casa mia? Quali sono gli argomenti principali dei miei discorsi personali? Quando un conservo devo aiutarlo a riprendersi da una condotta errata, chiedo perché è arrivato a comportarsi così, o lo giudico prima di averlo ascoltato? Cerco di fare amicizia con tutti, oppure ho il mio gruppo speciale? Quante visite pastorali faccio al mio gruppo di servizio, e con quale scopo? Organizzo delle visite incoraggiati col mio coniuge? Invito i fratelli in predicazione, oppure uso il fine settimana per svolgere adunanze di gestione, visite pastorali, facendo solo presenza in comitiva? Conosco ed esamino profondamente e regolarmente il significato di Pastore?

Credo che dandosi risposta a queste domande e ad altre che permetteranno un esame personale, il resto delle regole dell'organizzazione, passano in secondo piano. Non dico che per organizzare 10 milioni di individui, non siano necessarie regole, ma tutto deve partire dai motivi, dal fare qualsiasi cosa con quelli giusti e con amore.

Credo che una analisi così, metterebbe a rischio i requisiti di molti nominati che attualmente svolgono il "lavoro" di coordinamento.


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13 commenti:

  1. Come vedete ancora difficolta per le filiali in merito alka gestione comitati giudiziari e pedofilia.In Olanda perquisizioni alla betel e in alcune sale del regno.
    https://www.rtlnieuws.nl/nieuws/nederland/artikel/4508841/politie-invallen-bij-hoofdkantoor-en-kerkgebouwen-jehovahs

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    1. Altro articolo sulla perquisizione del 19 novembre https://www.dutchnews.nl/news/2018/12/police-raid-jehovahs-witness-buildings-in-sexual-abuse-inquiries/

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    2. Grazie della triste news. Come consapevoli abbiamo chiesto la riforma sia dei comitati che del trattamento reati. La riforma prevede di non trattare più i casi di pedofilia lasciando tutto l onere a Cesare. Gli anziani possono dare aiuto pastorale solo dopo che la giustizia umana ha fatto il suo corso e senza interferire con Cesare.
      Qiesta nuova direttiva deve entrare in vigore il prima possibile e annunciata sulla Torre di Guardia in modo ifficiale

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    3. L'indagine olandese riguarda 9 casi di presunti pedofili. Non è un indagine contro la religione ma le perquisizioni effettuate in filiale in due sale del regno e 4 abitazioni servivano a trovare elementi e prove contro i presunti atti di pedofilia commessi da alcuni.
      Forse cercavano corrospondenza e file archiviati come pure procedure interne sulla gestione di questi casi.

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    4. Da una parte è triste leggere notizie del genere,ma personalmente sono contento che quello che non vogliono fare ad essere trasparenti,ci pensa Cesare a far luce su quello che tengono nascosto o cercano di insabbiare o minimizzare.
      Quello che non fanno per umiltà,lo fanno per imposizione della legge,chissà se sia un modo di essere disciplinati dal nostro Padre Celeste,per fargli capire che si stanno comportando male e che così non fanno altro che recare biasimo al suo nome.........
      Vediamo se a lungo andare lo capiscono,trasparenza,trasparenza,trasparenza,ci vuole!!!!!!!


      MalcomX

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    5. Ecco perché hanno imposto di distruggere tutti i documenti archiviati o roba del genere! Mah che Geova Dio ci protegga.

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    6. Geova ci proteggerà questo è certo, ma la burocrazia sarà pesata e vagliata come dice la bibbia. Intanto continuiamo a predicare prima che venga la fine.Siamo molto inoltrati dal 1914 la fine non è lontana e arrivera la liberazione

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  2. Dekker said last year that the church should look to the example of the Catholic church to dealing with complaints about sexual abuse. In total, 3,712 people have reported being victims of sexual abuse within the Catholic church to a special hotline set up in 2010. Dakker ha detto nell'ultimo anno che la Chiesa (JW) dovrebbe seguire l'esempio della Chiesa Cattolica nel trattare le accuse riguardo gli abusi sessuali. In totale 3712 persone hanno denunciato di essere state vittime di abusi sessuali nell'ambito della Chiesa Cattolica in una speciale Linea Verde introdotta nel 2010.
    Mi vergogno...... che Geova intervenga al piu' presto e la smettiamo di credere di essere i migliori in tutto.
    Ataturk

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  3. Torre di guardia 9\12\18 i veri cristiani non dicono menzogne.......

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    1. Caro Mario leggi bene il paragrafo 17 alle autorità non bisogna rivelare certe informazioni sui fratelli, tu che dici le informazioni sui pedofili rientrano nelle cose da non dire?

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    2. Caro Tommaso
      Tutti i reati vanno sempre denunciati alle Autorità,che non per nulla portano la spada,e sono stati messi li nelle loro posizioni da Dio.

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    3. Forse la mia domanda era capziosa!

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    4. Il reato di pedofilia, come altri reati, non è (purtroppo) soggetto - in Italia - ad obbligo di denuncia da parte di cittadini comuni che ne siano a conoscenza, ma è obbligatoria la denuncia alle autorità solo in capo ai pubblici ufficiali che ne vengano a conoscenza nell'esercizio delle loro funzioni.
      Gli anziani non sono pubblici ufficiali e, almeno nella nostra nazione, non hanno obbligo di denuncia di notizie di tali reati, così come ogni altro cittadino normale.
      Fin qui, detta così, pare siano esenti da colpe, invece la loro posizione è ancora più grave.
      Infatti, se denunciare non è un obbligo, ostacolare o sconsigliare chi invece intende farlo (leggasi i genitori o parenti della vittima o la vittima stessa ecc.)
      è invece un reato vero e proprio secondo il nostro ordinamento: favoreggiamento.
      Sentenze di condanna (anche) verso sacerdoti, ecc. ne parlano molto chiaro. Denunciare non è un obbligo ma ostacolare chi intende riferire fatti alle autorità, impedendo
      alla giustizia di sapere, di indagare, equivale a proteggere chi ha commesso il reato.
      Tale aspetto, sebbene sottile, non va confuso ed è la chiave del discorso: è questa la 'grave colpa’ che ci è stata addebitata fino ad oggi nelle inchieste aperte: l’aver contribuito, con colpa, al fatto che i pedofili l’abbiano fatta franca, per aver condizionato vittime e familiari, suggerendo loro di non confessare, per proteggere il “buon nome” dei tdg.
      Buon nome che, con gli anni e venendo a galla il tutto, abbiamo perso con gli interessi.
      Non a caso, e ripeto, non a caso, le recenti disposizioni dalla Filiale agli anziani - mi viene da ridere per non piangere solo a scriverlo - dicono che a vittime e familiari va detto chiaramente che “se vogliono, possono andare a denunciare alle autorità”.
      Ma dai….ci danno pure il permesso...adesso.
      Questo la dice tutta su cosa invece è stato suggerito loro di fare per decenni…e quante vittime e dolori questo ha causato.
      Chiuso l’aspetto puramente legale, personalmente, se venissi a sapere con certezza che una cosa così ripugnante è accaduta non ci penserei due volte a fare quello che la mia coscienza mi dice di fare, in difesa della povera vittima e delle future ipotetiche vittime.
      Ma evidentemente non è stato così per tantissimi "pastori". Forse la loro idolatria dell'Organizzazione, che doveva ad ogni costo sembrare perfetta da fuori, ha impedito loro
      di agire come veri pastori che dovevano proteggere il gregge.
      Forse per loro era più importante proteggere la loro poltrona, o la loro "carriera teocratica".
      E non in un caso solo, in centinaia, se non migliaia di casi.
      Questo è un dato oggettivo molto grave, che ci fa capire chiaramente con quanta ‘approvazione di Dio’ abbia operato chi ha dato queste direttive (di mettere possibilmente a tacere questi fatti), chi le ha trasmesse, messe nere su bianco, chi le ha applicate nelle congregazioni pur avendo toccato con mano il dolore e la gravità di tali fatti.
      E quanto spirito cristiano di pastori amorevoli essi tutti abbiano fatto proprio in tanti, vergognosi, decenni.

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