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domenica 10 novembre 2019

"Una grande folla che nessuno poteva numerare...."

L' edizione della Bibbia della Nuova Diodati

Apocalisse 7,9-17

Visione dei martiri nella gloria

 
9 Dopo queste cose vidi una grande folla che nessuno poteva contare, di tutte le nazioni, tribù, popoli e lingue; questi stavano in piedi davanti al trono e davanti all'Agnello, coperti di vesti bianche e avevano delle palme nelle mani. 10 E gridavano a gran voce, dicendo: «La salvezza appartiene al nostro Dio che siede sul trono e all'Agnello». 



L'organizzazione può 
numerare per la salvezza ? 

Dato che tutti i proclamatori vengono contati o numerati e censiti regolarmente nelle oltre 100mila congregazioni e gruppi dei servitori di Geova Dio, questo anche in paesi dove l'opera non è riconosciuta, come possiamo conciliarlo  con la profezia che dice che nessuno  (uomo/organizzazione) poteva numerare  esattamente questa grande folla che viene dalla grande tribolazione, attribuendogli la salvezza ?

Il fatto che l'angelo dica a Giovanni che la grande folla non poteva essere censita o numerata, potrebbe indicare che la salvezza non dipenderà dal riconoscimento di un organizzazione o  ekklesia ? 

Il versetto 10 fa luce, dice che la salvezza appartiene al nostro Dio e all'Agnello. Questo potrebbe significare che Dio decida di salvare persone inaspettate per i canoni organizzativi di un ekklesia ?  Dio e l'Agnello dovranno rendere conto all'organizzazione o al corpo direttivo prima di decidere se salvare questo o quello ? Oppure  essendo superiori all'organizzazione  decideranno indipendentemente dai canoni preconfezionati dal burocratismo o da applicazioni non del tutto correte di passi biblici ?

Per salvare qualcuno, Dio  deve avere l'approvazione dell'organizzazione terrena ?


Le Scritture sembrano indicare decisamente una salvezza diretta operata da Dio e dall'Agnello . Questo non dovrebbe sorprenderci come studiosi delle Scritture!

Nel passato, Dio ha spesso operato indipendentemente dall'organizzazione terrena . Spesso l'organizzazione terrena e i suoi rappresentanti vanno in direzioni opposte alla volontà di Dio e ciò rende ancor più spettacolare il suo intervento nelle vicende relative alla congregazione e all'opera. 

La conversione e nomina di Paolo senza intervento degli apostoli, o il versamento dello spirito santo sui gentili ancor prima di essere battezzati, sono due precedenti scritturali che avvalorano questa verità scritturale : La salvezza dipenderà da Dio e dalla nostra relazione con lui . 


La lode e adorazione solo a chi 
possono essere date ?


Quindi tutta la lode va solo a Dio, non all'organizzazione o a qualche uomo preminente. Neanche gli angeli meritano la gloria o l'adorazione, questo lo sa bene Giovanni, infatti fu ammonito di non inchinarsi davanti all'angelo che portava un messaggio divino, bensì fù esortato ad  adorare  Dio.

Sia questa la nostra attitudine.


Da un collaboratore dell'ekklesia



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8 commenti:

  1. I censimenti in realtà sarebbero condannati nelle Scritture ebraiche. Nel senso che i re non dovevano confidare nelle proprie forze organizzative ma nel potere divino di salvare dai nemici di israele.
    Non voglio dire che sia sbagliato tenere qualche registrazione o dato numerico. Ma deve essere fatto solo allo scopo funzionale alla fratellanza e non per una sorta di controllo o inquadramento burocratico. In sostanza la burocrazia non deve imporsi ai fratelli ma essere solo un ausilio di sostegno alla fratellanza senza fardelli di ispirazione "mondana". Se ci organizziamo imitando questo sistema attuale non sarebbe saggio meglio imitare Gesù che disse: " non imitate le nazioni voi dovete essere tutti fratelli"

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  2. Il brano biblico di Rivelazione (Apocalisse) 7:10 sembra chiaro :"La salvezza la dobbiamo al nostro Dio che siede sul trono e all'agnello".Attribuire di fatto ad altri questo ruolo di salvatori è un abuso di autorità. Prestiamo attenzione a non sostenere chi lo fa, chiunque esso sia..

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  3. In passato, quando si aspettava, la fine di questo sistema di cose (così si diceva a quel tempo)sia nelle pubblicazioni e nei discorsi, che Geova dal momento che legge nei cuori, tramite Gesù avrebbe potuto salvare anche alcuni non testimoni di Geova, ma in maniera limitata. E chiaro che ciò non avrebbe discostano di molto i TESTIMONI di Geova e i proclamatori schedati dalla WTS e il CD, in contrasto con la la grande folla o moltitudine descritta in Rivelazione, che nessuno avrebbe potuto numerare, ma LA WTS e il CD li numera. Forse pensando alla posizione che occupa come schiavo fedele e SAGGIO il CD pensa di poterlo fare. 7

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  4. Molto interessante questo aspetto, non avevo mai messo in relazione la non numerabilità della grande folla con gli 8 milioni di testimoni oggi nel mondo.
    Il fatto che Dio legge i cuori dimostra che i requisiti per la salvezza non li può stabilire nessun uomo o organizzazione.
    La pretesa che per salvarsi occorra essere nell'organizzazione è campanilistica e fuorviante, sì utile, ma non indispensabile.
    Tantissime brave persone nel mondo, a prescindere dal credo di appartenenza, possono essere salvate da Dio.

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  5. Ho trovato interessanti anch'io diversi spunti di riflessione qui trattati.
    Effettivamente, volgendo lo sguardo all'indietro, ci si rende conto che negli anni 'abbiamo', (con una veste scritturale tutta nostra) espresso giudizi in merito alla salvezza che non ci appartengono, ma appartengono solo a Dio.
    Non solo.
    Abbiamo cercato e trovato, o fatto finta di trovare, riscontri al fatto che l'incremento o presunto tale dei nostri numeri, fosse segno diretto della benedizione divina.
    In realtà i numeri - a quanto insegnano le Scritture - sono fini a se stessi. Possono dire tutto e il contrario di tutto, allo stesso tempo.
    Ci siamo lodati ed imbrodati da soli spacciando un numero costantemente in crescita di testimoni, ma le scritture allo stesso tempo indicano che la strada è stretta ed i veri adoratori di Dio, quelli che lui avrebbe riconosciuto come tali, quelli che lo amano per davvero e con cuore puro sarebbero stati "pochi".
    Annunciamo ed applaudiamo con entusiasmo i presenti ai congressi ed alle assemblee come fosse la festa del primo maggio. In realtà quanti di queste migliaia di presenti, pronti a cantare in coro, danzare e sculettare a ritmo di samba, si comporterebbero come il buon samaritano se, passando per strada, scorgessero il loro fratello con cui si siedono in sala o in assemblea, ferito, tramortito o nel bisogno?
    Abbiamo fatto tutta una nostra graduatoria di chi, per noi, sarà salvato, dove compaiono tra i buoni i fratelli e le sorelle nominati, battezzati, chi è proclamatore si salverebbe, così i figli piccoli, a seconda della maturità ed il resto a seguire.
    Tra i cattivi abbiamo messo di sicuro i tanto bistrattati disassociati ed a seguire le persone "del mondo" ecc. Nel limbo c'erano mogli e mariti increduli che, a seconda di come tirava il vento, si salvavano o meno...oppure venivano resuscitati, o anche no...
    La realtà è che nessuno sa cosa ha in mente Dio di fare.
    La realtà è che invece solo Dio conosce i cuori e legge nel profondo le vere intenzioni delle persone ed Egli solo sa chi salverà o meno.
    Sicuramente non l'uomo con le sue graduatorie personali. E la Parola di Dio ci insegna che, molto spesso, uomini religiosi, preminenti e accreditati sono stati squalificati da Dio o Cristo stesso, se non puniti severamente, nello stesso tempo persone dalla condotta riprovevole, peccaminosa o giudicabile negativamente hanno ottenuto maggior favore.
    Non solo. Uomini spiritualmente maturi e qualificati hanno sbagliato di netto giudizi e previsioni sugli esseri umani: vedi l'episodio di Samuele, profeta sin dalla tenera infanzia, vecchio e saggio che va ad ungere Davide.
    Non c'è nulla che possiamo stabilire o presumere da soli come esseri umani, su quello che farà Dio al momento opportuno.
    E' meglio che non ci cimentiamo neanche.
    Il massimo che possiamo fare è badare a noi stessi.
    Se ci riusciamo.

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  6. "Il massimo che possiamo fare è badare a noi stessi. Se ci riusciamo."

    Andrebbe messa in tutte le sale del regno sotto la scrittura dell'anno...

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  7. per me la grande folla è distinta dalle dodici tribù che rappresentano la nazione di isreale costituita dalle sette chiese una diversa dall' altra e che ssno in aspettativa del ritorno dello sposo. Non è certo dalla grande folla che vengno presi i 12.000, lagrande folla non sono dodici tribù non sono suddivi come fossero uan nazione spirituale, ma sono raccolti dalle nazioni in modo individuale

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