Molti hanno dei bei ricordi di questa adunanza che si teneva solitamente in case private.
Tempo fa il sorvegliante del servizio visitava alcune volte nell'arco dell'anno i componenti che facevano parte dello studio di libro di congregazione.
Dopo il discorso del sorvegliante del servizio, o alla fine dell'adunanza, i proclamatori ricevevano la cartolina del servizio di campo per poter analizzare l'andamento del loro servizio.
Successivamente l'anziano con il sorvegliante del servizio o un servitore di ministero visitava dei proclamatori che facevano parte del suo studio di libro ed era solito consegnare la cartolina del servizio di campo e dare dei consigli che solitamente erano preceduti da delle lodi.
Ho sempre pensato che per esortare gli altri a compiere il ministero sia importante dare l'esempio, e il modo migliore per servire è di rendersi disponibili, adattarsi alle loro circostanze ed esprimere sinceramente il desiderio di poter compiere insieme il ministero e lodarli.
Se l'organizzazione ha dato giustamente risalto all'opera di predicare e fare discepoli, ha tristemente insegnato non poche dottrine come comandi di uomini, stabilito numerose regole e lo spirito che manifesta anche sotto questo aspetto è tipico di un'azienda.
Quanti sacrifici hanno fatto i nostri cari fratelli.
Ebrei 6:10 Infatti Dio non è ingiusto da dimenticare la vostra opera e l’amore che avete dimostrato per il suo nome servendo i santi come avete fatto e continuate a fare.
* Seguiamo l’esempio di Gesù Cristo.
Giovanni 4:34 “Il mio cibo è fare la volontà di colui che mi ha mandato e finire la sua opera”.
Gesù Cristo rimane il nostro modello, nella condotta, nel modo in cui trattò gli altri e nel compiere l’opera che Geova gli aveva affidato.
L’ubbidienza a Geova dovrebbe essere sempre esortata e motivata dall’amore.
Filemone 8, 9 “Proprio per questo, benché io abbia in Cristo piena libertà di ordinarti di fare ciò che è opportuno, preferisco esortarti in nome dell’amore”.
w92 15/4 p. 25 ‘Esortiamo in base all’amore’. Possano oggi gli anziani avere altrettanto successo non agendo in maniera autoritaria, prepotente o coercitiva, ma ‘esortando in base all’amore’.
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Il CD continua a insegnare dottrine come comandi di uomini.
RispondiEliminaGUIDA PER L’ADUNANZA VITA E MINISTERO. Novembre-dicembre 2024.
2-8 dicembre.
EFFICACI NEL MINISTERO
4. Schiettezza | Cosa fece Gesù
(7 min) Trattazione. Fai vedere il VIDEO, e poi tratta lmd lezione 12 punti 1-2.
Interrompi lo studio con chi non fa progressi.
1. Cerca di capire se è il caso di continuare lo studio. Chiediti:
o “La persona che studia con me sta mettendo in pratica quello che impara?”
o “Frequenta le adunanze? Parla della verità ad altri?”
o “Se sta studiando già da un po’, vuole diventare testimone di Geova?”
2. Cosa puoi fare se chi studia con te non è disposto a fare progressi?
o Invitalo a riflettere e a chiedersi che cosa lo sta trattenendo.
o Spiegagli con tatto perché stai interrompendo lo studio.
o Aiutalo a capire quali progressi dovrà fare se vorrà ricominciare a studiare.
Parlare della verità ad altri, frequentare le adunanze non è un requisito scritturale per i candidati al battesimo.
Atti 10. “Cornelio, un gentile, ufficiale dell’esercito romano e la sua famiglia furono battezzati”.
Atti 10:47 “Può qualcuno impedire che siano battezzati con acqua questi che hanno ricevuto lo spirito santo proprio come noi?”
w82 15/2 p. 27 par. 3 “Or mentre andavano per la strada, giunsero a un certo specchio d’acqua, e l’eunuco disse: ‘Ecco, uno specchio d’acqua; che cosa m’impedisce d’esser battezzato?’”. Evidentemente Filippo non vide nulla nella vita di quest’uomo e nel suo intendimento dei propositi di Dio, specie in relazione a Gesù come Messia e Salvatore, che inducesse a rimandarne il battesimo - Atti 8:36-39.
Atti 2:41, 42 “Perciò quelli che accolsero di cuore la sua parola furono battezzati, e quel giorno si aggiunsero circa tremila anime. E continuavano a dedicarsi all’insegnamento degli apostoli e a partecipare [l’uno con l’altro], a prendere i pasti e alle preghiere”.
Atti 16:25-34 “Il carceriere si gettò ai piedi di Paolo e Sila. Poi li portò fuori e disse: “Signori, che devo fare per essere salvato?” Gli risposero: “Credi nel Signore Gesù e sarai salvato, tu e la tua casa”. E annunciarono la parola di Geova a lui e a tutti quelli della sua casa. E lui e tutti i suoi furono subito battezzati.”
Il Corpo Direttivo stabilendo queste dottrine come comandi di uomini non permette a chi non le segue di potersi battezzare.
Il CD richiede assoluta ubbidienza da coloro che tengono lo studio e infine dagli anziani.
2015 Od pag. 210. Anche dopo il battesimo, perché è indispensabile che tu partecipi regolarmente al ministero?; pag. 212 Altri che desiderano battezzarsi forse hanno bisogno di più tempo per dimostrare maggiore apprezzamento per il servizio di campo; pag. 213 Un anno dopo il battesimo gli anziani gli daranno consigli pratici su come può continuare il servizio di campo ogni settimana.
Matteo 23:13 “Guai a voi, scribi e farisei, ipocriti! Voi chiudete il Regno dei cieli davanti agli uomini; infatti non entrate voi e non lasciate entrare quelli che stanno per entrare”.
* Il CD ha stabilito un'altra dottrina come comando di uomini per la salvezza.
RispondiEliminaTempo fa il CD stabiliva (indipendentemente dal progresso spirituale di una persona) che si doveva dare una conoscenza basilare delle verità scritturali. Di fatto, molte persone che non hanno fatto il progresso indicato ora dal CD hanno studiato per alcuni anni e completato lo studio di uno o due libri.
Rutherford prima di battezzarsi studiò numerosi anni con gli studenti biblici di Charles Taze Russell.
Se una persona desidera continuare a conoscere le verità scritturali ma non parla ad altri e frequenta le adunanze coloro che gli tengono lo studio possono interromperlo, sono incoraggiati a interrompere lo studio perché secondo il pensiero antiscritturale del CD non sta facendo progresso.
Il CD incoraggia chi gli tiene lo studio a spiegargli perché gli interrompe lo studio.
Visto che non vi è alcun passo scritturale che indichi che si deve parlare ad altri, frequentare le adunanze per ricevere ‘l'accurata conoscenza’, per essere idonei al battesimo, quale spiegazione può dare chi gli tiene lo studio se non quella che è un comando di uomini del CD?
1 Timoteo 2:3, 4 Questo è eccellente e gradito agli occhi del nostro Salvatore, Dio, il quale vuole che ogni tipo di persona sia salvata e giunga ‘all’accurata’ conoscenza della verità.
it-1 p. 1202 Greco conoscenza approfondita, epìgnosis.
Come si può sentire una persona che studia da queste istruzioni del CD?
Se non parli ad altri smetto lo studio!
Se non vieni alle adunanze smetto lo studio!
Se non metti in pratica quello che studi smetto lo studio!
Cosa rivela tutto ciò da parte del CD?
Per onestà e verità, i proclamatori che offrono studi biblici non dovrebbero spiegare da subito come stanno le cose?
Caro Ilresiliente questo è quello che dicono di fare pur sapendo che la Bibbia non insegna così ma sono pochi quelli che interrompono realmente gli studi. Io, a meno che non sia lo studente a dire basta, continuo a studiare con lui. Ho uno studio che continua regolarmente da 25 anni, vengono alle adunanze su zoom e sono felici di applicare nella loro vita i principi biblici e si riconoscono come cristiani ma di finire schedati nella cctdg proprio no, e noi rispettiamo il loro volere. Io quando offro studi biblici nella testimonianza informale perché in comitiva mi vedi poco, spiego chiaramente che è senza impegno di sorta e mantengo la parola.
EliminaCaro Giacobbe figli di Isacco. Concordo. Bravo. Un forte abbraccio.
Elimina* Interrompi lo studio con chi non fa progressi
RispondiEliminao “Se sta studiando già da un po’, vuole diventare testimone di Geova?”
* w14 15/12 pp. 11-13. Leggi Marco 4:26-29.
Qual è il significato della parabola del seminatore che dorme?
Perché Gesù narrò questa parabola?
Per aiutarci a comprendere che è Geova a far crescere la verità nel cuore di coloro che sono “giustamente disposti” (Atti 13:48; 1 Cor. 3:7). Da parte nostra piantiamo e innaffiamo, ma la crescita non dipende da noi: non possiamo né forzarla né accelerarla. Proprio come l’uomo della parabola, neanche noi sappiamo come avviene tale crescita
Cosa impariamo da questa parabola?
Innanzitutto dobbiamo ammettere che la crescita dei nostri studenti biblici non dipende da noi. La modestia ci aiuterà a non cedere alla tentazione di esercitare pressioni sullo studente perché si battezzi. Noi facciamo tutto il possibile per aiutarlo e sostenerlo, ma riconosciamo umilmente che in ultima analisi la decisione di dedicarsi spetta a lui. Il passo della dedicazione deve scaturire da un cuore volenteroso e motivato dall’amore verso Dio. Una dedicazione che non si fondasse su questi presupposti non sarebbe gradita a Geova (Sal. 51:12; 54:6; 110:3).
* km 7/04 p. 1 par. 3 Parte 1: Conduciamo studi biblici progressivi
L’opuscolo Cosa richiede Dio e il libro Conoscenza sono le pubblicazioni usate per condurre molti studi biblici. Se dopo averli completati è evidente che la persona fa progresso, anche se lentamente, e ha apprezzamento per ciò che impara, si potrà continuare lo studio biblico con il libro Adoriamo Dio.
* Risultati raggiunti dall’organizzazione | Un aiuto per tutti i proclamatori (9:29) 04:47
“Il nostro motto è, veloci a trovare i principi, ma lenti a stabilire regole”. Sappiamo di essere imperfetti, di non essere infallibili. Seguendo attentamente quello che è scritto nella Parola di Dio, agiamo in armonia con il modo di pensare di Geova. Come dice chiaramente la Bibbia, noi non siamo i padroni della fede degli altri”.
Concordo pienamente @ilresiliente1914.
EliminaIn questa stessa adunanza con il programma citato da te, mi sono soffermato sull'esempio di Gesù quando un uomo gli corse incontro per porgli la domanda su come ottenere la vita eterna.
In questo racconto, è interessante notare che Gesù guarda il giovane ricco con amore, ma non lo costringe. Avendo la possibilità di leggergli il cuore, non gli fece intendere che era meglio che non lo seguisse per diventare un suo discepolo perché legato alle cose materiali, gli diede la possibilità di riflettere!
In effetti, il racconto fa capire che la scelta di seguire Gesù è una decisione personale e soprattutto libera. Ognuno di noi è chiamato a fare una scelta, a decidere se mettere Dio al primo posto o se preferire altri valori.
Noi non possiamo arrogarci il diritto di giudicare a priori una persona se farla smettere o meno di proseguire nello studio della Bibbia. Quali motivi potrebbe avere lo studente in un percorso di rallentamento dottrinale? Nel loro silenzio, potrebbero affrontare diversi problemi che non gli permettono di concentrarsi su altre realtà.
Conosco persone che dopo diversi anni sono rientrati nell'ordine delle idee che era giunto per loro il momento propizio di valorizzare nel seguire il percorso di Cristo.
Quindi, e concludo, coloro che detengono delle responsabilità (CD ed altri), dovrebbero persuadersi che una relazione profonda con Dio dipende soltanto dall'individuo stesso.
L'argomento "interruzione studi" mi ha sempre coinvolto emotivamente: Da una parte si esige una certa efficienza nel non sprecare tempo e risorse nella ricerca di nuovi interessati, e in una ottica di salvezza ci può stare che si abbandoni chi non fa progresso a favore di chi ne fa. Mi stona invece come viene presentata la motivazione, su JW.ORG si legge: DOMANDE FREQUENTI
Elimina"Se studio la Bibbia con i Testimoni di Geova devo diventare Testimone anch’io?
No, non sei affatto obbligato. Milioni di persone studiano la Bibbia con noi
senza diventare testimoni di Geova. Lo scopo dei nostri corsi è far conoscere
cosa insegna la Bibbia. Sarai tu a decidere cosa fare dopo aver acquisito
questa conoscenza." Sarebbe più onesto dire che invece lo scopo è di trovare nuovi adepti attivi. Sul libro di studio della scuola pionieri, almeno ci vanno più diretti, a pag. 125 si legge:
"Perchè dovresti interrompere con tatto studi biblici improduttivi?"
Ecco, si tratta di produzione, come fosse una azienda, un nuovo adepto deve essere produttivo, cioè predicare e battezzarsi. Ecco lo scopo, la base deve crescere come in ogni buona struttura a livello piramidale, in modo che i frutti convergano verso la cima. Ah ok, lo si fa per far salvare le persone.
DRONF, in effetti hai ragione, la giustificazione è si fa per salvare piu persone possibili, ma non solo perchè un servitore di Dio "deve portare frutto". Come se iniziare studi e portarli al battesimo sia segno di produttività. Poi correggono il tiro in pubblico dicendo il contrario. La TG del gennaio 2020 studio 3 paragrafo 18 dice: ..."Geova ci considera suoi collaboratori non per i RISULTATI che otteniamo, ma perchè gli ubbidiamo di cuore (1 Cor. 3:5-9). Insomma prima si guarda ai risultati....poi dicono di no...non sanno nemmeno loro....
EliminaComunicazione di Gennaio 2025-
RispondiEliminaVi segnalo un nuovo blog quello in cui scrive anonimo19141919 un fratello che ha postato molte volte qui.
Dato che in questo blog non si trattano quel genere di temi, potrete leggerli se lo desiderate nel blog che ho appuntato alla destra in spalla al blog.
il blog si chiama anonimo19141919blogspot.com
Per ilresiliente1914 controlla la tua mail hai un messaggio.
RispondiEliminaFine comunicazione
Radio Londra
Si dice spesso che bisogna confidare in Dio, lasciare che sia Lui a giudicare e a far emergere la verità nel momento opportuno. Si insegna che la vera fede consiste nell’aspettare con fiducia il Suo intervento, senza cercare vendetta o giustizia con mezzi umani. Ma se questo principio è valido, allora deve valere per tutti, specialmente per coloro che esercitano un ruolo di autorità spirituale.
RispondiEliminaSe Dio è il Giudice supremo, nessuno dovrebbe mettersi al Suo posto. Se una persona ha commesso un errore, ma lo ha riconosciuto davanti a Dio e ha ricevuto il Suo perdono, perché dovrebbe essere costretta a confessarlo agli uomini? Se Dio vede il cuore e ha già cancellato il peccato, chi può arrogarsi il diritto di riesumarlo? Se davvero bisogna aspettare il giudizio divino, allora chiunque si trovi in una posizione di potere dovrebbe farlo senza forzare confessioni, senza controllare e senza imporre sanzioni che potrebbero risultare più severe del necessario.
Lo stesso vale per la questione delle benedizioni. Se una persona è serena, gode dell’affetto dei confratelli e ha un lavoro stabile che gli permette di vivere dignitosamente, perché mai qualcuno dovrebbe provare gelosia? Se Dio ha deciso di benedirlo, chi può mettersi contro la Sua volontà? Eppure, spesso chi cerca titoli e riconoscimenti finisce per guardare con sospetto chi prospera senza aver bisogno di una posizione ufficiale. Ma se la fede è reale, allora non sono i titoli a definire il valore di una persona, bensì la benedizione che Dio concede a prescindere da qualsiasi gerarchia umana.
Il discorso diventa ancora più evidente quando si parla di denaro. Se la Bibbia insegna che Dio provvede, che nessuno dovrebbe essere ansioso di cosa mangerà o vestirà, e che tutto l’oro e l’argento appartengono a Lui, allora perché mai si dovrebbe chiedere ai fedeli di contribuire per sostenere l’opera? Se si ha davvero fede nella provvidenza divina, non dovrebbero esserci pressioni sulle donazioni. L’apostolo Paolo lavorava con le proprie mani per non essere di peso a nessuno e non chiedeva nulla per sé, ma piuttosto insegnava che ciascuno deve guadagnarsi da vivere con onestà. Se questo è l’esempio scritturale, allora non ha senso che chi predica la dipendenza da Dio accumuli ricchezze o insista sulle contribuzioni, come se l’opera non potesse andare avanti senza il denaro dei fedeli.
La coerenza è il vero banco di prova della fede. Se si dice di aspettare Geova, allora bisogna farlo davvero, senza cercare di forzare il Suo giudizio con decisioni umane. Se si crede che Dio provvede, allora non si dovrebbero chiedere soldi in continuazione. Se si predica che Dio farà emergere la verità, allora non si dovrebbero orchestrare indagini o pressioni per ottenere confessioni. La verità viene sempre a galla, perché Dio è giusto e non permette che l’ingiustizia duri per sempre. Chi ha vera fede può camminare con la coscienza pulita, sapendo che la benedizione di Dio è più forte di qualsiasi riconoscimento umano e che la Sua giustizia arriverà sempre, al momento giusto.