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QUESTO BLOG INCORAGGIA RIFORME BIBLICHE CHE POSSONO RIPORTARE IL CRISTIANESIMO SINCERO E GENUINO NELLA CONGREGAZIONE .

lunedì 4 maggio 2020

Nomine a casaccio e fatte abraccio tanto PER

 
 
 
A volte mi chiedo, sono stato anziano e sostituto Co.,ma facciamo la volontà di Geova o degli uomini?.. per uomini intendo le procedure organizzative che non hanno a che vedere con la volontà di Geova, e che a volte cozzano con essa.



 
 
 Faccio un esempio : 
amorevole benignità verso il prossimo
 

Applicazione : spesso e volentieri (noto) giudizi espressi verso i fratelli e le loro famiglie, non troppo amorevoli e comprensivi, da parte degli anziani. Lo si nota quando si discutono i requisiti di un futuro nominato che forse non raggiunge la media delle ore, o viceversa fratelli con patologie severe ma profondamente spirituali, ma  non idonei per loro per la nomina.

 Poi, nella stessa sera, ti propongono fratelli (maggi di ancora) in fase di maturazione, personaggi di dubbia spiritualità con retroscena inediti.
 Il venerdi mattina esco con un fratello di oltre 50 anni di fedele servizio e gli chiedo, essendo lo zio di un futuro nominato, come va in famiglia.  Scoppia a piangere e mi chiede aiuto.
 Suo nipote, il cosiddetto futuro nominato, non parla con sua mamma, non va mai a trovare un suo fratello, sia sua madre che sua fratello sono persone spirituali.

Nell'adunanza con gli anziani lui comunque, lo hanno proposto, ero scioccato ed ho espressamente chiesto di rimandare alla prossima visita la sua raccomandazione e nel frattempo conoscere un pochino di più il fratello. Si sono opposti la quasi totalità degli anziani, il fenomeno del coordinatore mi ha detto che, secondo loro, c'era un urgente bisogno di un simile uomo intraprendente, esemplare, amorevole....... scusate mi si è annebbiata la vista, sbagliando, gli ho detto che rapportavo il tutto a Roma,  loro mi dissero che la maggioranza era favorevole.

...  ci rendiamo conto che a volte chi prende la direttiva, non è idoneo, ma nessuno fa niente
 
 
 
 
 
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46 commenti:

  1. Sono pienamente d’accordo con te!!! Sono troppi i nominati attaccati alla carriera teocratica solo per sentirsi realizzati e poi incapaci di applicare con amore le più semplici direttive. Portano alla deriva le congregazioni... rovinano fratelli e famiglie davvero spirituali perché non si inginocchiano ai loro sporchi giochini di potere... ci sarebbe tantissimo da dire e commentatore....

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  2. Una pecora qualunque4 maggio 2020 alle ore 12:36

    CENTRO !!!!!!

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  3. Non hai idea quante volte, quand’ero ancora anziano in questo baraccone, mi sono messo di traverso sul nominare uomini che come uniche qualità erano bravi organizzatori e dei perfetti signorsì con poche o nessuna qualità spirituale e a volte nemmeno umane.
    Ma fanno tanto servizio, leccano bene, dicono sempre di sì e sgobbano qualsiasi cosa gli si chieda, l’importante è apparire e compiacere.

    A volte è andata bene a volte male ma poi vedi subito la reazione della congregazione.
    Se nomini qualcuno che la congregazione reputa già nominato c’è una sorta di “era ora” e applauso caloroso, viceversa vedi facce stranite come “ma chi? Quello? Ma davvero?” e applausi di circostanza.

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  4. È un argomento che mi sta molto a cuore.... quindi commento ancora....
    secondo me con questo si collega bene anche il tema Delle rimozioni o cancellazioni.... sembra che per rimuovere un anziano ci voglia chissà cosa.... anziani con famiglie che evidentemente non soddisfano i requisiti che fanno spalluccia l’uno con l’altro pur di tenersi la carica... ma I viaggianti dove sono? Cosa fanno? Per cosa sono “pagati”? Ah scusate.... forse bisognerebbe sapere questi anziani quante “contribuzioni personali” fanno ai CO......

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  5. la maggioranza decide! E' sempre andata così! Poi lo si infarcisce con le parole magiche "Dio ci guida, ci sostiene e ci benedice"!

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  6. In tutto questo, Geova dove sta?!

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  7. Il problema più grande sono i nominati che non si oppongono al cca despota o al fenomeno di turno: in tutti i corpi degli anziani ci sono validi fratelli ma la maggioranza manca di coraggio.
    Non ci si oppone per non fare guerre e per amore della pace, perdendo di vista l'incarico che hanno.
    Questo è il grande problema: perché di palloni gonfiati ce ne saranno sempre, ma la colpa non è la loro ma di chi li lascia fare, di chi si adegua perché debole.

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  8. Una pecora qualunque4 maggio 2020 alle ore 17:18

    Versetto dimenticato:
    (1 Timoteo 3:10) Inoltre, sia prima provata la loro idoneità e poi, se sono liberi da accuse, servano come ministri.

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  9. " ci rendiamo conto che a volte chi prende la direttiva, non è idoneo, ma nessuno fa niente "
    Si, ce ne rendiamo conto benissimo.
    Infatti siamo tutti "qui" per questo.
    Perché, secondo la regola cristiana, questo genere di problemi si dovrebbe poter risolvere all'interno della congregazione stessa, con l'aiuto dei pastori, o dei viaggianti, se necessario.
    Di fatto, se siamo qui, siamo approdati all'ultima spiaggia.
    Rapportare tutto a Roma potrebbe essere il tuo ultimo gesto. Lo è stato per tanti di noi...
    Oppure, scelta suggerita dai potentati di turno, potresti "mettere tutto nelle mani di Geova...", che tradotto vuol dire "fatti gli affari tuoi che a noi sta bene così".
    Peccato che Cristo, quando entrò nel tempio e vide dei balordi - che Suo Padre aveva già giudicato e condannato - non disse: metto tutto nelle mani del padre.
    Li prese e li ribaltò....
    Ciò che dovrebbe fare una Betel.
    O meglio ancora un Co.

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  10. Il cosiddetto "servitore di ministero" viene valutato prendendo in esame requisiti scritturali esposti da Paolo, ma il problema è che chi li valuta non ha ben a fuoco cosa ci si dovrebbe aspettare dal "candidato". La stessa dizione "servitore di ministero", ancorché corretta come traduzione dal greco, può essere fuorviante se si crede che il "ministero" a che fare con compiti organizzativi della congregazione e il "servizio" è solo quello "di campo". Così si finisce per valutare il "candidato" SM solo in base alla puntualità e all'efficienza nei vari compiti organizzativi assegnati, nonché al tempo dedicato al "servizio" che è solo quello "di campo", in pratica si guarda il rapporto mensile.
    Così si parte male e quando puntualità, efficienza e tempo dedicato alle "attività spirituali", oltre a una buona oratoria, diventano determinanti per la nomina ad anziano, buonanotte!
    Il "diacono", detto anche SM, quale ruolo e compito aveva nel 1 secolo, quando non c'erano i "reparti", il "lettore Torre di Guardia", l'usciere che contasse i presenti e nemmeno le "comitive per il servizio di campo? Mica se ne stava con le mani in mano....
    Vi propongo una spiegazione di cosa sia il "diacono" per la Chiesa Valdese, dal sito della Diaconia Valdese, Ente Ecclesiastico senza scopo di lucro:
    "Il termine diaconia, che letteralmente significa "servire", per la Chiesa valdese indica il servizio reso a coloro che ne hanno bisogno, quale segno dell'amore gratuito di Dio nei confronti di tutte e tutti.
     Il servizio diaconale è quindi parte integrante della vita della nostra Chiesa: assieme alla predicazione la diaconia è lo strumento tramite il quale viene testimoniato il messaggio dell'Evangelo."
    Poi ognuno può andare a vedere in cosa sono impegnati li i Diaconi, se vuole.
    Per carità, trattasi di falsa religione, parte di Babilonia La Grande, hanno la croce, la trinità ecc.
    Però se quello e' il vero significato del."diaconato", credo che sarebbe un ottima palestra per formare "Pastori" veri e non anziani da podio. Un "riforma" da proporre ed attuare, secondo me.

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  11. Cari Fratelli, vi riporto il commento di Ray Franz, da il libro Alla ricerca della libertà cristiana,vol.2 "Tra i Testimoni di Geova vi sono certamente degli "anziani" che ritengono molto più utile
    interessarsi dei problemi degli altri che redarguirli, e che fanno del loro meglio per assistere e inco-
    raggiare i loro fratelli, e altri ancora, qualificati per farlo, che dedicano tempo ed energie a tale compito.
    Purtroppo "anziani" del genere sono veramente rari, proprio perché è il sistema in se stesso che
    impedisce a persone del genere di emergere. La loro scelta non si basa su quel tipo di requisiti poiché in
    genere ciò che importa maggiormente è il loro "attivismo" - non nel prestare aiuto agli altri - ma nel
    sostenere i programmi dell'Organizzazione. Di conseguenza la maggioranza degli "anziani" è costituita
    da persone che possiamo definire "uomini dell'Organizzazione", il cui interesse è solo quello di eseguire
    le direttive dell'Organizzazione, e di spronare incessantemente le "pecore" a fare lo stesso, aiutandole in
    ciò meccanicamente, ma facendo ben poco per provvedere loro sollievo o conforto. Il sistema religioso
    li ha trasformati da pastori spirituali in sorveglianti spirituali. Alla radice del problema sta proprio il
    fatto che essi sembrano non riuscire a rendersi conto del fatto che la salvezza non si può ottenere
    semplicemente osservando con scrupolo una serie di norme e regole ben definite, e anche che l'unico
    movente dei cristiani è la fede e l'amore, non le spinte dall'esterno, e che essi non sono più sotto la legge
    ma sotto la grazia.Non metto in dubbio la sincerità di molti di loro. Anzi sono un numero sempre crescente gli
    "anziani" che la coscienza ha spinto a dimettersi dal loro incarico. Accade, purtroppo, che
    l'Organizzazione sta perdendo la maggior parte dei suoi uomini migliori, e col tempo gli effetti di ciò
    non mancheranno di avere ripercussioni negative. In molte congregazioni, sono sempre più numerosi i
    giovani che ricevono l'incarico di "anziani" e spesso i risultati del loro operato sono simili a ciò che
    accadde ai tempi biblici, quando il re Roboamo respinse il saggio consiglio degli anziani e scelse di
    seguire quello dei più giovani che ad un atteggiamento moderato preferivano quello più autoritario". Era il 1991, quando pubblicó questa analisi, da osservatore privilegiato, quale membro del CD. Oggi ne possiamo vedere i risultati.

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    1. Ahhh il buon Ray Franz!

      Devo ancora decidere se, il suo primo libro "Crisi di coscienza", è stata la mia manna dal cielo o soltanto l'inizio della mia fine.
      Un libro di una profondità spirituale da fare invidia alle nostre riviste attuali; leggerlo mi ha permesso di capire cosa è accaduto all'organizzazione per arrivare dove siamo oggi, in particolare per quanto riguarda la disassociazione e l'ostracismo e l'atteggiamento verso la dottrina.

      IL modo poi con cui è esposto è semplicemente magistrale: quello che mi ha stupito è l'assenza di livore verso i suoi ex compagni di fede del CD, ma il tono quasi paternale (nel senso più vero del termine) con cui ne parla.

      Vi do solo un avvertimento: dopo che lo avete letto, non sarete più gli stessi ... e non è necessariamente un bene ... l'effetto è quello della pillola rossa di Matrix.

      Mi spiego ?

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    2. Beh, insomma.
      È un libro che racconta un’esperienza, nulla di più. Lo lessi intorno al 2011, nulla di sconvolgente.

      Cyrano

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    3. Detto così mi sembra leggermente riduttivo.
      Intanto parliamo di un membro del corpo direttivo a cavallo degli anni 70, quando nasce il corpo direttivo moderno.
      La portata delle cose che ha vissuto, e il ruolo che ha avuto a livello dottrinale lo rendono uno dei 'protagonisti' indiscussi dell'organizzazione nella sua storia recente.
      La profondità delle problematiche che tocca é tale che sfido chiunque anche soltanto ad abbozzare, figuriamoci ad esporle in modo così chiaro.
      Però, se per te é solo un esperienza, rispetto il tuo pensiero... non voglio però sapere come definiresti le esperienze che leggi oggi sulle riviste in confronto alla sua ... :D

      Un abbraccio Cyrano

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    4. Cyrano scusa , ma per caso frequenti il forum tdgonline ? perchè se lo frequenti , allora capisco il tuo commento.

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    5. Se lo trovi riduttivo, è perché io trovo eccessivo quel “non sarete più gli stessi dopo averlo letto”.
      C’è una ridicola aura di mistero intorno a quel libro tanto amato da ignoranti intolleranti, che quasi ci si aspetta di trovare rivelazioni occulte o chissà cosa.
      È la storia di un membro del CD che venne disassociato, con qualche spunto ma nulla di più.
      Per alcuni è sconvolgente, per me è una storia.

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    6. Ma penso che sia molto più profondo di una storia,rende il tutto molto più umano e meno spirituale di quello che vogliono farci credere.

      MalcomX

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    7. Cyrano (il nik va su commenta come grazie)9 maggio 2020 alle ore 13:51

      @Lupo di mare
      Tdgonline? E cosa c’entra, devi per forza categorizzare chi ti parla?
      Sarà stato più di 10 anni fa...

      @MalcolmX Certo che è umano, la congregazione ha due aspetti, quello spirituale che è puramente religioso, e quello umano-aziendale della WTS, che ovviamente non è un’azienda nel senso “brutale” del termine, ma è comunque una macchina burocratica e funziona come tale.

      Cyrano

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    8. Cyrano , se uno ha vissuto in un vero indottrinamento tanto da far rendere l organizzazione quasi un Dio , il libro di franz sarà sconvolgente , evidentemente per te non lo sarà stato, perchè avrai avuto già dei dubbi sul organizzazione prima di leggere quel libro . Cyrano bisogna vedere quanto sacrifico uno ha fatto per la verità , ci sono molti che hanno fatto una vita di rinunce , e scoprire un giorno tutto questo , è una botta tremenda.

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    9. Beh, io voglio solo evitare gli eccessi, sia da un lato che dall’altro.

      Cyrano

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    10. Apocalisse 3,15-16

      15 Conosco le tue opere: tu non sei né freddo né caldo. Magari tu fossi freddo o caldo! 16 Ma poiché sei tiepido, non sei cioè né freddo né caldo, sto per vomitarti dalla mia bocca.

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  12. triste realtà, io in queste settimane mi sto disintossicando

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  13. Alla fine il problema sta principalmente nei viaggianti: non hanno gli attributi per affrontare e cose, meglio passare una settimanina tranquilla a passeggiare in territorio, bere un caffè, fare qualche pseudo visita e COPRIRSI GLI OCCHI difronte alla fogna!!!!!
    a casa tutti, a lavorare!!!!
    fate pena!!!!!!!!!!!!

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  14. La mancanza di lealtà è il vero problema delle congregazioni assieme alla sete di potere. La maggioranza degli anziani chiude gli occhi e lascia che a decidere sia lo ske di turno o il cca che prepara tutto prima dietro le quinte con i suoi fedelissimi. Il viaggiante si affida alla maggioranza come se avessero sempre ragione e chi non è favorevole viene rimproverato. Mi è successo una volta assieme a un altro anziano di non essere favorevole alla nomina di un sm portando validi motivi. Il sorvegliante non solo ci ha rimproverati alzando la voce durante l'adunanza con gli anziani ma giorni dopo ha parlato con me e l'altro anziano singolarmente rimproverandoci ancora. Il sm in questione dopo la nomina ha peggiorato ma c'è da dire che è ospitale con certi anziani e disponibile a fare lavori di muratura alle loro case. E per finire lo stesso sm è stato proposto come anziano dopo poco tempo. Capite il problema? La nomina è la ricompensa per le cene e i favori e così che le congregazioni sono piene di problemi e in mano a persone carnali.

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  15. Hanno nominato Pippo? Non è possibile dirá Pierino. In realtà è tutto normale. È storia trita e ritrita... Come diceva il saggio... Nulla di nuovo sotto il sole... E allora perché ci meravigliamo? Se il corpo degli anziani nomina un incompetente allora si hanno due sole possibilità.
    1 Pippo li ha ingannati. Evento possibile ma raro. Infatti se Pierino, ultima ruota del carro lo ha sgamato, allora anche i nominati potevano arrivarci
    2 I nominati, per motivi che elenco dopo, non hanno seguito le chiari indicazioni bibliche.
    Comunque siano andate le cose, ora Pippo ha la sua nomina e se non fa cavolate evidenti, diverrà anziano e deciderà chi dovrá essere nominato.
    Capito il giochetto?
    Se Pippo viene nominato ma non ha i requisiti allora molto probabilmente neanche chi gli ha dato la nomina li ha e si puó risalire a ritroso di decenni.
    Morale... Anche se tra i nominati c'è chi si impegna tanto, solo pochi sono dei veri sotto pastori che hanno i requisiti. È come la musica. Non tutti quelli che si impegnano sono valenti musicisti. Molti sono negati e il fatto che hanno comprato un pianoforte non li rende bravi. Ora solo i migliori diventano maestri di musica ma se diamo il titolo di maestro al primo strimpellatore è finita.
    Non voglio essere negativo. È che ci sono troppi strimpellatori che credono di essere maestri. Si impegnano e noi tapini dobbiamo ascoltare le loro "opere".
    Ora, come esiste il conservatorio per garantire la bontà del musicista, cosí dovrebbe esserci la betel a garantire sulla adeguatezza dei nominati. Peccato che si eclissi sempre...
    MUSICA RAGAZZI...

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    1. Bravissimo!!! è così!! un po' come avviene con i padrini di "cosa nostra", stesso metodo!!!
      e se sei corretto e onesto, tranquillo per te ci sarà solo la lupara!!!

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    2. ....:-))) come non darti ragione ??

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  16. Bartolomeo (nik assegnato)5 maggio 2020 alle ore 18:07

    Il mio declino spirituale è iniziato dopo la nomina di anziano. Fino a che ero un servitore di ministero mi spendevo per i fratelli, studiavo e predicavo con zelo. Da anziano devi per forza di cose confrontarti con dei meccanismi così strani e umani che ti fanno chiaramente capire che nulla è deciso da Dio ma solo da menti umane. Sto vivendo una crisi profonda. Vorrei uscire al più presto ma questo significherebbe perdere la famiglia, gli amici....sono stanco. Vorrei avere il coraggio di mollare tutto ma non riesco. Ruota tutto intorno a nomine, privilegi.....ho sacrificato l'istruzione, la carriera e il tempo per la congregazione e ora il risultato è che mi sento fallito. Non credo alle nomine, disprezzo profondamente il comportamento animalesco che assumiamo nei confronti di chi sbaglia e viene disassociato. Non lo capiscono che questo spinge ancora di più i peccatori a nascondere tutto? Non è terrorizzando che si mantiene pura la congregazione.

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    1. Fratello non abbandonare Geova , puoi dimetterti da anziano , ma LA TUA DEDICAZIONE A GEOVA , non c entra Unica cosa è allontanare dalla tua mente queste cose che vedi , non fare ciò che ti fa star male, ma Geova e il tuo battesimo ricorda si basa su un motivo diverso
      Un conservo/a in fede stanco/a come te m8 firmo Lidia

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    2. Ciao Bartolomeo,
      non voglio dirti cosa fare, ma soltanto che non sei solo e che i tuoi sentimenti sono esattamente quelli che provo io.

      Mi è piaciuto il consiglio di stufo: fermati a riflettere, fermati per crescere. Io aggiungo solo: non per gli altri, ma per te.

      Un abbraccione, caro fratello

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    3. Lidia scusami , ma se un domani l organizzazione dovesse collassare ,,la tua dedicazione a Geova finirebbe ? Questo per far capire che la fede ( se è vera fede ) in Dio potrebbe continuare, nonostante uno smetta di credere in una organizzazione religiosa .

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    4. lupo di mare io ho incoraggiato a bartolomeo a lasciare la nomina , io servo Geova e non gli uomini , se deve collassare , non mi fara niente , e gai da molto , che per me questi privilegi mi hanno stufato, da molti anni, e non adesso , perché lo vediamo da sempre questa inutile rincorsa a cosa? io quando mi sono battezzata era verso geova , e non per fare carriera,
      quindi la mia dedicazione non a nulla a che vedere con questi tizzi che si sentono gloriosi , e se vogliono soldi andassero a lavorare , come tutti
      ecco come la penso ,lidia

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  17. Io a volte in tutto questo Teatrino Teocratico noto un solo Spirito : Quello del Orgoglio Personale.

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    1. Ultimamente succede (spesso) anche a me.

      Poi mi accorgo che sto pensando solo ai fratelli in vista, nominati oppure no.
      E allora ripenso alla vedova delle 2 monetine e mi metto a osservare i fratelli semplici, quelli di una volta, magari oggi anziani di età, con la loro semplicità, senza la smania di essere dei vip, senza la smania della nomina, senza la circolare in bocca, senza il 'devi essere esemplare' farisaico ...

      E all'improvviso mi sento meglio .... forse (e lo dico anche a me stesso) è solo questione di spostare lo sguardo ... non più verso il podio, ma dalla parte opposta.

      Un abbraccio.

      Ogni

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  18. Caro Bartolomeo ti capisco e condivido quello che hai scritto.

    Quando ebbi la nomina di Anziano inizio il mio deterioramento spirituale perché mi doveva conformare alle direttive anche non bibliche che venivano dal Corpo Direttivo, lo feci presente al Sorvegliante di Circoscrizione, dicendogli che da quando ero un anziano s per applicare la direttiva si violavano i principi basilari dell'amore enunciati da Cristo, e lui mi rispose tu sii sottomesso che ne risponderà il CD-

    Ma non e questo che la Bibbia insegna, la Parola di Dio dice che ognuno di noi renderà conto di se stesso a Dio, e che non dobbiamo ubbidire a Dio quale governante anziché agli uomini. Questo mi fece capire tante cose....

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    1. Si, nel processo di Norimberga la difesa "io ho solo ubbidito ad ordini" non fu di grande aiuto ai nazisti che furono condannati.
      Purtroppo non basta trovare qualcuno su cui scaricare il barile, specie se poi questo qualcuno ne ha già altri due da rimandarti indietro tirandoteli nella schiena
      Ognuno ha la sua responsabilità di fronte a Dio.

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  19. Caro Bartolomeo io la penso come gli altri di cui sopra.Nonostante il caos imperante nella congregazione è l'unica che ci ha insegnato principi morali, io sono nato nella verità.Da ex sm da parecchi anni ti dico che nel corso del tempo le storture si sono ampliate prima gli anziani vecchio stampo comando tutto io si interessavano delle pecore adesso quelli nuovi che sembrano più "democratici" fanno tutto per prassi o copia incolla di quello che dice il sorv. Circ.Anch'io molte volte ho pensato di abbandonare la barca ma ancora credo che sia l'unica vera chiesa restaurata dal Signore per l'unità ideologica e mondiale. Se non ti senti in coscienza lascia i gradi fai il bene come soldatino semplice. Con affetto dalla resistenza

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    1. crystal la penso come te , se quindi loro pensano solo a salvare la loro barca, poi vedremo,mi mancano quei fratelli di una volta , e se sono come sono e per merito di cio che ho studiato e dell esempio di veri fratelli e sorelle del passato spirituali , lidia

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    2. - Cristiani sani, semplici, operosi (Parte 1)

      Condivido le sensazioni riportate.
      Anche a me manca molto quella fratellanza e quello spirito sano, di tanto tempo fa. Quelle famiglie semplici. Quando eravamo tutti molto meno mediatici, meno verniciati e meno 'fighi' di come vogliamo apparire adesso. Mi mancano anche le pubblicazioni di tanti anni fa.
      Anche se contengono aspetti che, nel tempo, sono stati "rivisti”. Quei vecchi, cari libri e riviste che attendevi ansiosamente alle assemblee, che tenevi con te, che mettevi dentro la borsa, che ingiallivano e invecchiavano come te ma che contenevano aspetti profondi delle Sacre Scritture sui quali avevi studiato e meditato tante di quelle volte.
      Mi mancano quei fratelli che non si esprimevano in modo forbito ma dei quali ti potevi fidare. Perché erano veri cristiani e non soldatini montati e telecomandati.
      Che non avevano niente da darti a parte la loro operosa e generosa fratellanza. Che non avevano niente da guadagnare.
      Mi mancano quei pionieri speciali, quei viaggianti calorosi e semplici, che salutavi col magone dopo una settimana intensa e le cui esperienze ricordi ancora decenni dopo.
      Alcuni di loro erano bizzarri, si, ma sicuramente erano lontani dai freddi burocrati ministeriali a cui siamo abituati adesso, che hanno l’auto aziendale, il tablet d’ordinanza con le password e la “frasetta jw” in bocca, presa dalla circolare, che non ti da nulla di concreto, da sfoggiare al momento opportuno.
      C’erano problemi anche tanto tempo fa in Congregazione, come adesso e si piangeva.
      Ma si affrontavano i momenti bui con la forza della gioia interiore di appartenere ad una organizzazione sana, operosa. Con la vivificante consapevolezza di ubbidire ai principi Cristiani, di imitare Cristo.

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    3. - Cristiani sani, semplici, operosi (parte 2)

      Non so voi ma oggi come oggi mi sento "devoto" a un’app.
      Anziché ricercare la guida dello spirito santo mi rendo conto a volte di cercare il wifi.
      In balia delle news di un sito internet, dei riflettori cinematografici puntati sugli abiti eleganti ed ingessati coi fazzoletti abbinati (nemmeno troppo…) al taschino, di chi sventola santocchieria, dall’alto della sua importanza, incipriato come un divo di Hollywood al red Carpet. Annego nel mare dei link, degli effimeri luoghi comuni e delle frasi fatte inutili, copia e incolla, che hanno preso il posto dei sani principi e che non sono di nessun aiuto pratico.
      Vedo tanto piombo rivestito in oro, che fuori luccica e sberluccica, ma quando lo graffi ti accorgi che oro non è. Con tutta la tristezza che ne consegue.
      Proprio adesso che forse vivo i tempi più difficili, quelli che ho predicato per tanti anni agli altri che sarebbero dovuti arrivare. Quelli durante i quali avevo immaginato ci sarebbe stato un pastore che mi avesse sorretto e sostenuto come quello descritto nella Bibbia, disposto anche a morire per me, come per gli altri.
      Che avesse lasciato tutte le altre pecore se necessario, per venirmi a cercare e a salvare, impavido. Invece devo chiudere gli occhi e le orecchie, per non sentire il pastore che mi chiede soldi di continuo, pure in questi momenti difficili. Che mi fa il resoconto preciso degli ammalati e degli afflitti, poi mi esorta ad aprire il mio di portafoglio se qualcuno avesse bisogno, perché il suo funziona solo in entrata, non in uscita. Anzi, ci tiene a ricordarmi che, pure in questi momenti, non devo trascurare di inviare doni e denari a lui. Perché ha in ballo grossi progetti immobiliari e immani costruzioni da realizzare.
      Ma se il mio fratello vicino a me ha fame e non mangia, che cosa costruisco a fare io?
      Gesù non mandò indietro le folle affamate con una pacca sulla spalla, dicendo: beh, arrangiatevi tra di voi ..
      Non dovremmo seguire il modello del maestro?
      Ricordo - e come posso scordarlo - il terremoto dell’Irpinia.
      In men che non si dica, ci trovammo tutti in sala, con un fischio.
      Allora le “disposizioni” ci arrivavano lo stesso, immediate e precise, anche senza i potenti smartphone di oggi. Ed erano efficaci, non come adesso, che viaggiano in 4/5g, ma producono aria fritta e belle parole.
      Mettemmo da parte scorte materiali per i fratelli colpiti dal terremoto. La sala era gremita e piena di cibi, vestiari e di ogni cosa che i fratelli potessero ricevere in dono. Dei volontari raccolsero questi doni generosi, li caricarono su dei mezzi e li trasportarono, con prontezza, sul luogo della calamità.
      Questa è "l’organizzazione” nella quale mi sono battezzato.

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  20. Attenzione , non confondiamo mai l unità ideologica con la verità, sono 2 cose totalmente diverse.

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    1. Anzianotristeestanco9 maggio 2020 alle ore 07:29

      Lupo di mare hai colto nel segno! L'unità ideologica è semplicemente una strategia di comando che a quanto pare funziona meglio delle altre (dittatura, oligarchia, democrazia, ecc ecc...). Questo gli americani lo sanno molto bene e l'hanno usata da sempre...pensate solo alla loro storia e vi accorgerete che è un minestrone trito e ritrito. L'unità ideologica non coincide quasi mai con la libertà, mentre la verità E' libertà, o meglio è quel grimaldello che ci permette di scalzare tutte quelle catene che il sistema ci impone. Quale sistema? Qualsiasi sistema che in un modo o nell'altro (diretto e indiretto) ci allontana da Geova Dio e dalla sua creazione. L'unità ideologica è uno specchietto per le allodole perchè una volta che si è radunato il gregge e che gli si è data una coscienza collettiva, poi, lo si può condurre dove si vuole...vedi 1975 e affini, richiesta continua di fondi, cambiamenti di intendimenti quasi annuali, tipi e antitipi, generazione ecc ecc. La verità invece è come una legge naturale, non si può vivere bene senza, è ferma, immutata, continua, stabile, proviene da un legislatore sommamente intelligente e amorevole che nulla chiede in cambio se non di instaurare un rapporto libero e sincero con lui. L'unità ideologica può sfociare in idolatria, la verità può portare solo del bene alla nostra vita. Come dice Lupo di mare non dobbiamo confondere le due cose altrimenti ci allontaneremmo da Dio. AnzianoTristeeStanco

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    2. Anziano .., una volta il mio vicino di casa , parlando del lupo e della pecora e dei vari recinti mi disse : Ricordati che alla fine sarà sempre il pastore a mangiarsi le pecore, e non il lupo.

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  21. Siamo già in "quella notte" ... Gesù ha fatto un riassunto ...
    Luca 17:
    33. Chi cercherà di salvare la sua vita, la perderà; ma chi la perderà, la preserverà.
    34 Io vi dico: in quella notte, due saranno in un letto; l'uno sarà preso, e l'altro lasciato.
    35 Due donne macineranno assieme; l'una sarà presa e l'altra lasciata.
    .....
    37 I discepoli risposero: «Dove sarà, Signore?»
    Ed egli disse loro: «Dove sarà il corpo, là pure si raduneranno le aquile »
    ----
    No, quest'azione non si è compiuta quando abbiamo uscito dal mondo per diventare TdG, ma si sta compiendo adesso, alla venuta di "Figlio di uomo"
    Voi ascoltate Gesu? - Matteo 17:5 .... quindi, lasciatevi diventare come un'aquila e cominciate cercare cosa è, e dove è "il corpo" ...lo sapete gia, no?

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  22. Ciao lupo di mare, intendevo dire come unità ideologica che quello che studiamo o le adunanze ovunque vai sono uguali anche a livello programma Italia Congo etc... Un saluto

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    1. Ciao Cigno , ho capito, un saluto anche a te.

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