«Questo blog non rappresenta una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità. Non può pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n. 62 del 7.03.2001»

QUESTO BLOG INCORAGGIA RIFORME BIBLICHE CHE POSSONO RIPORTARE IL CRISTIANESIMO SINCERO E GENUINO NELLA CONGREGAZIONE .

mercoledì 8 maggio 2024

Ci fidiamo del modo di agire di Geova? 9° Parte

 

Serie - Riflessioni inviate anche ai singoli membri del corpo direttivo.

W Febbraio 2022 - ARTICOLO DI STUDIO 6




Par. 9
"In quale situazione potremmo trovare difficile sostenere una decisione presa dagli anziani, e perché? A volte potremmo trovare difficile sostenere alcune decisioni prese dagli anziani. Per esempio, negli ultimi anni molte congregazioni e circoscrizioni sono state riorganizzate. In certi casi gli anziani hanno chiesto ad alcuni proclamatori di andare a servire in un’altra congregazione, con l’obiettivo di sfruttare al meglio la capienza delle Sale del Regno. Se ci venisse chiesto di trasferirci in un’altra congregazione, potrebbe non essere facile lasciare amici e familiari. In fin dei conti, agli anziani non viene detto in modo miracoloso dove assegnare ciascun proclamatore. E questo potrebbe rendere difficile seguire le istruzioni che riceviamo. Ma Geova si fida degli anziani e lascia loro il compito di prendere queste decisioni. Dobbiamo fidarci anche noi di loro".

Par. 10 "In base a Ebrei 13:17, perché dovremmo collaborare con gli anziani? Perché dovremmo collaborare con gli anziani e sostenere le decisioni che prendono, anche quando quelle decisioni non coincidono con le nostre preferenze? Perché in questo modo contribuiamo a mantenere unito il popolo di Dio (Efes. 4:2, 3). Quando tutti si sottomettono con umiltà alle decisioni prese dal corpo degli anziani, le congregazioni si rafforzano. (Leggi Ebrei 13:17.) Soprattutto, collaborando con gli uomini di cui Geova si serve per prendersi cura di noi, uomini che hanno la sua fiducia, dimostriamo a Geova di fidarci di lui (Atti 20:28)".



La decisione di trasferirsi spetta al capofamiglia.



Gli anziani non hanno nessuna autorità in merito e non sono tenuti a sapere i motivi di coloro che non si trasferiscono e tanto più a giudicarli. Oltre ai fattori riportati nella rivista, non è solo una questione che non potrebbe essere facile lasciare amici e familiari, ma potrebbe essere non saggio, non scritturale, magari per un certo periodo di tempo sino a quando certe circostanze non cambiano. (1 Timoteo 5:8).

Vi è da tenere in considerazione altri fattori, ad esempio la spiritualità della famiglia, la salute, i bisogni emotivi, l’aiuto che altri possono dare, l’aspetto economico ed altro ancora. Certi trasferimenti possono comportare diverse ore di viaggio tra andata e ritorno.

Un anziano che ha famiglia deve prendere in considerazione cosa realisticamente comporta le sue responsabilità e le necessità di tutti i componenti della famiglia; ad esempio è facile che si deve fermare dopo l’adunanza infrasettimanale della sera che può terminare alle ore 22, i suoi figli se frequentano ad esempio la scuola, l’indomani dovranno alzarsi presto e questo può voler dire perdere del riposo a discapito della salute, del rendimento scolastico ed altro ancora in quanto questa situazione e altre si protraggono nel corso del tempo.

Per non parlare della differenza di predicare dove si abita o in un territorio lontano da casa. Sono perciò decisioni che devono essere ben ponderate, e certe volte solo il tempo può rivelare se la decisione è stata saggia o se dopo un certo periodo di tempo è profittevole ritornare nella congregazione di origine o avvicinarsi alla propria abitazione.

Chi non ha valutato attentamente ciò ha avuto delle conseguenze tragiche. Chi meglio del capofamiglia (e non gli anziani) possono valutare la situazione spirituale ed altro della sua famiglia?
È una comunicazione di parte? Siete d’accordo che quando la comunicazione presenta equamente le due facce della medaglia, si aiuta tutti a considerare la situazione in modo ponderato, ragionevole?



Chiedetevi: “è una comunicazione volta a fare pressione affinché i fratelli ubbidiscano alle decisioni degli anziani anche in questioni personali?”.
Come influirà questa comunicazione sugli anziani quando dovranno prendere in considerazione questa situazione?



 Ilresiliente19144 maggio 2024 alle ore 00:45





______________________________________

martedì 7 maggio 2024

Scuola per sorveglianti lunedì 6 maggio 2024

 



Lunedi 6 Maggio inizia una scuola per sorveglianti.

La scuola si terrà a Forchia.



 Da San Marino Proclamatore4 maggio 2024 alle ore 17:08







__________________________________

domenica 5 maggio 2024

Serie - Ci fidiamo del modo di agire di Geova? 8° Parte

W Febbraio 2022 - ARTICOLO DI STUDIO 6

8° Parte

FIDIAMOCI DI GEOVA QUANDO RICEVIAMO ISTRUZIONI



Par. 8
"Che analogia c’è tra quanto si legge in Atti 16:4,5 e il modo in cui è organizzata la congregazione cristiana oggi? Oggi Geova guida la parte terrena della sua organizzazione attraverso “lo schiavo fedele e saggio” (Matt. 24:45). Come il corpo direttivo del I°secolo, questo schiavo si prende cura dei servitori di Dio in tutto il mondo e dà istruzioni agli anziani di congregazione. (Leggi Atti 16:4,5.) Gli anziani, a loro volta, seguono queste istruzioni e le trasmettono alle congregazioni. Quindi, dimostriamo di fidarci del fatto che Geova fa sempre la cosa giusta seguendo le istruzioni che riceviamo dall’organizzazione e dagli anziani."


Inoltre, asserendo che dimostriamo di fidarci del fatto che Geova fa sempre la cosa giusta, seguendo sempre le istruzioni che riceviamo dall’organizzazione e dagli anziani, ciò sottintende, anche quando le istruzioni (che in seguito vengono riviste) non hanno una base scritturale, eludono, violano i principi scritturali. Ma non vi è nessun episodio nella Bibbia che sostenga ciò che asserite. Spiegato in questo in questo modo, non risulta un insegnamento antiscritturale, incomprensibile e contrasta con l’evidenza dei fatti?

Come può questo insegnamento dare gloria a Geova se lo si descrive come una persona mutevole, approva ciò che è giusto e ciò che è sbagliato in base a quello che hanno stabilito degli uomini imperfetti, i fratelli del Corpo direttivo e gli anziani? Così facendo, non date piuttosto prova di anteporre i vostri punti di vista agli insegnamenti della Parola di Dio? Romani 2:24 Come è scritto: “Il nome di Dio è bestemmiato fra le nazioni per colpa vostra”.


Riporto un esempio che rivela che le vostre istruzioni 
non sono sempre il pensiero di Geova.



Circolare - 27 settembre 2021 - PER GLI ANZIANI.

I fratelli sono ben consapevoli di quello che sta accadendo nel mondo e comprendono la vostra preoccupazione di non parlare contro ciò che dicono i governi, anche se è consentito farlo nel paese dove si trovano. Ma perché non avete esortato in base all’amore, aiutando i fratelli a ragionare sui principi biblici come ad esempio ciò che viene indicato nella scrittura di in 1 Corinti 6:12 “Tutto mi è lecito, ma non tutto è vantaggioso ?”. Visto che non si sta parlando di una condotta antiscritturale, di violazione dei principi biblici da parte dei fratelli, non sarebbe stata una dimostrazione che avete fiducia nei fratelli, come voi la richiedete da loro, aiutandoli a ragionare sui principi biblici, con esaustive, chiare e logiche spiegazioni?
Non si sarebbero raggiunti ugualmente gli stessi nobili obbiettivi di proteggere il popolo di Geova mantenendo la nostra unità?

Non è un’accusa infondata, sostenere che un cristiano è trasgressore della legge di Cesare quando di fatto non la si viola? Le scritture da voi riportate, non costituiscono la base scritturale per sostenere l’insegnamento di Romani 13:1,2,5. Le vostre istruzioni, se seguite dagli anziani e sorveglianti, porteranno questi a disassociare dei fratelli sulla base dei vostri ragionamenti umani e potrebbero calpestare la loro coscienza in quanto non vi è una base scritturale. Se pensate che le cose non stiano così, se credete che siete nel giusto e non avete nulla da temere, da nascondere, perché non informate anche la fratellanza mondiale di questo nuovo insegnamento visto che riguarda la condotta del cristiano?

Vi siete chiesti come le vostre espressioni: “vi vogliamo bene”, se non sono accompagnate dai fatti, come ad esempio garantire, informate i diritti dei fratelli, influiscono sui loro pensieri e sentimenti? Nel paragrafo 7 della medesima (come in altre comunicazioni) avete giustamente riconosciuto che: “potremmo chiederci se nell’organizzazione di Geova chi ha un certo grado di autorità …”.
Ma avete riflettuto che se si arriva a espellere un leale servitore di Geova senza una base scritturale, è ragionevole che gli ascoltatori si chiedano: “ma quale è il vostro limite dell’autorità sulle pecore di Geova?”.
Ma questa, non è una contraddizione?

Geova e Gesù, possono mai approvare che venga espulsa dalla loro organizzazione dei leali servitori sulla base di ragionamenti umani? Quindi, la vostra autorità, non si antepone a quella di Geova che è scritta nella sua Parola ispirata?  Sia che citiamo direttamente la Bibbia o no, ogni consiglio dovrebbe avere una base scritturale. Perciò gli anziani badano di non imporre la propria opinione, e di non torcere le Scritture per far sembrare che la Bibbia sostenga qualche idea personale.

w78 1/3 p. 23 Ma significa questo che qualsiasi cosa un anziano dica si debba prendere come se venisse da Cristo stesso? Non necessariamente. Come qualsiasi altro membro della congregazione, l’anziano è un uomo imperfetto, soggetto a sbagliare in parola e opera. Infatti, il discepolo Giacomo ammise: “Tutti inciampiamo molte volte. Se uno non inciampa in parola, questi è un uomo perfetto”. (Giac. 3:2) Date le loro debolezze e imperfezioni, gli anziani devono perciò stare attenti a non permettere che le loro idee personali influiscano sull’insegnamento, sui consigli e sulla correzione che impartiscono. Se gli anziani risolvono i problemi in base alle loro opinioni personali o ai loro gusti, sono colpevoli di ignorare l’autorità di Cristo. Si elevano al di sopra di Gesù Cristo, insinuando che ci sia qualcosa di incompleto nella guida che impartisce alla congregazione. In effetti, sarebbe come se dicessero che le loro idee personali siano necessarie per completare gli insegnamenti di Gesù Cristo. — Confronta I Corinti 3:4-11.

Romani 3:4 “No di certo! Ma sia Dio riconosciuto verace anche se ogni uomo dovesse essere riconosciuto bugiardo”
w08 15/6 p. 30 par. 5 Se la parola dell’uomo è in contrasto con ciò che Dio dice nella sua Parola, lasciamo che ‘Dio sia trovato verace’ confidando nel messaggio della Bibbia e agendo in armonia con la volontà di Dio.

w96 15/4 p. 30 Davide ignorò le istruzioni che Geova aveva dato (scritte nella sua Parola Ispirata; ciò che comunica il Corpo Direttivo non è ispirato) circa il modo di trasportare l’Arca, e questo provocò un disastro. La lezione è che non dovremmo mai dare la colpa a Geova dei problemi sorti perché non abbiamo seguito le sue chiare istruzioni. (Proverbi 19:3) —1/4, pagine 28, 29.

Malachia 3:6 “Io sono Geova; non cambio”.

Deuteronomio 32:4 “La Roccia, perfetto è ciò che fa, poiché tutte le sue vie sono giustizia. Un Dio di fedeltà che non è mai ingiusto; egli è giusto e retto”.








_________________________________

sabato 4 maggio 2024

Serie - Ci fidiamo del modo di agire di Geova? 7° Parte

W Febbraio 2022 - ARTICOLO DI STUDIO 6

7° Parte


FIDIAMOCI DI GEOVA QUANDO RICEVIAMO ISTRUZIONI



Par. 8
"Che analogia c’è tra quanto si legge in Atti 16:4,5 e il modo in cui è organizzata la congregazione cristiana oggi? Oggi Geova guida la parte terrena della sua organizzazione attraverso “lo schiavo fedele e saggio” (Matt. 24:45). Come il corpo direttivo del I°secolo, questo schiavo si prende cura dei servitori di Dio in tutto il mondo e dà istruzioni agli anziani di congregazione. (Leggi Atti 16:4,5.) Gli anziani, a loro volta, seguono queste istruzioni e le trasmettono alle congregazioni. Quindi, dimostriamo di fidarci del fatto che Geova fa sempre la cosa giusta seguendo le istruzioni che riceviamo dall’organizzazione e dagli anziani."


Continuate a ribadire di seguire le istruzioni (JW Broadcasting, maggio 2022). La cosa importante da stabilire è se queste istruzioni sono il pensiero di Geova. È pacifico credere che le istruzioni riportate in Atti 16:4,5 erano sostenute dai principi scritturali. Viceversa, Geova non avrebbe fatto riportare questo episodio in una luce favorevole nella sua Parola ispirata.
Quindi, solo quando le istruzioni del Corpo Direttivo aderiscono strettamente alla Bibbia (la massima autorità che noi e il Corpo Direttivo non deve mai scavalcare) e tanto più quando si vedono i risultati positivi si può pensare che sono il pensiero di Geova in quanto, come voi stessi ammettete, quando vi accorgete che le direttive non sono corrette vengono riviste.

Ciò vuol dire che anche quando il Corpo Direttivo ha esaminato la Parola di Dio e pregato, le sue istruzioni possono non esprimere ancora il pensiero di Geova e ciò lo si capisce a posteriori. Solo la Parola ispirata di Dio è infallibile e il pensiero di Geova non cambia. Perciò non si possono paragonare le istruzioni dei fratelli imperfetti del Corpo Direttivo, degli anziani, cosa ben spiegata nel paragrafo 5 della medesima alle istruzioni riportate nella bibbia che hanno avuto indiscutibilmente l’approvazione di Geova.

I fratelli del Corpo Direttivo e gli anziani, non parlano con Geova per avere la conferma che le loro istruzioni sono il suo pensiero. Il re Davide diede delle istruzioni e furono seguite, ma non erano il pensiero di Geova. Quale fu il risultato? Vi furono delle conseguenze disastrose. Da ciò impariamo che seguire le istruzioni, di per sé non conferma la vostra affermazione. Se le vostre istruzioni eludono, violano i principi biblici, come diverse volte è accaduto, Geova non le approva e, come nel caso di Davide, è facile che raccogliamo dei tristi risultati, cosa accaduta “nel modo” in cui siete entrati nella questione privata e mondana dei fratelli in merito alla vaccinazione che ha causato una devastante divisione alla nostra unità e alla pace nelle congregazioni. Nonostante i gravi errori, Geova permise a Davide di continuare a essere il re sul suo popolo concedendo la sua benedizione.


Conclusione


Da ciò impariamo che l’aumento del popolo di Dio e altri aspetti rimarchevoli, non sono una prova che Geova è d’accordo quando le istruzioni non sono il suo pensiero e si riflettono negativamente sul suo popolo. Geova permette che accada questo ed altro in quanto è consapevole dell’imperfezione umana, inoltre apprezza la vostra devozione, le belle qualità che manifestate. Geova dimostra che ci ama dandoci dei consigli e può impiegare chiunque, ad esempio Ietro consigliò Mosè, Sara lo fece nei confronti di suo marito e lo stesso fece Abigail con Davide.


w06 1/8 pp. 23-24 parr. 13-14 La prima occasione fu quando fece trasportare a Gerusalemme l’arca del patto di Geova su un carro anziché a spalla dai leviti, come richiedeva la Legge. È vero che Uzza commise un grave peccato, ma in ultima analisi quel tragico epilogo fu dovuto al fatto che Davide non ebbe il dovuto rispetto per la Legge di Dio. Temere Dio significa fare le cose come dice lui. —2° Samuele 6:2-9; Numeri 4:15; 7:9.In seguito Davide, istigato da Satana, fece un censimento degli uomini d’Israele idonei alla guerra. (1° Cronache 21:1) Così facendo non mostrò il giusto timore di Dio, e di conseguenza 70.000 israeliti morirono.


W Ottobre 2021 / ARTICOLO DI STUDIO 42 / Non smettiamo di essere fermamente convinti di avere la verità. 12. Cosa fa il Corpo Direttivo quando si rende conto che la spiegazione di un argomento ha bisogno di essere chiarita, e perché agisce in questo modo? Oggi i servitori di Dio non asseriscono di conoscere alla perfezione tutta la verità. A volte hanno commesso degli errori nello spiegare questioni dottrinali e nel prendere decisioni a livello organizzativo. Questo non dovrebbe sorprenderci, infatti le Scritture dicono chiaramente che la conoscenza accurata aumenta con il tempo (Col. 1:9,10). Geova rivela la verità in modo graduale, e noi dobbiamo essere disposti ad aspettare con pazienza che la luce della verità “[risplenda] sempre più” (Prov. 4:18). Quando si rende conto che è necessario chiarire la spiegazione di un determinato argomento, il Corpo Direttivo non esita a fare le necessarie modifiche. Mentre molte religioni della cristianità fanno cambiamenti per andare incontro ai loro fedeli o per uniformarsi a questo mondo, l’organizzazione di Geova li fa per farci avvicinare sempre di più a Lui e al modo in cui Gesù lo adorava (Giac. 4:4). Queste modifiche non si basano sulle tendenze del momento o su quello che la gente vuole sentirsi dire, ma su una comprensione più chiara delle Scritture. Noi amiamo la verità (1 Tess. 2:3,4).








_________________________________________

venerdì 3 maggio 2024

Serie - Ci fidiamo del modo di agire di Geova? Parte 6

 

W Febbraio 2022 - ARTICOLO DI STUDIO 6

6° Parte


FIDIAMOCI DI GEOVA 
QUANDO LEGGIAMO LA BIBBIA



Par. 5
"Il nostro senso di giustizia è condizionato dall’imperfezione. Noi ci teniamo al fatto che le persone siano trattate in modo giusto. Questo è normale, dato che Dio ci ha creato a sua immagine (Gen. 1:26). Purtroppo, però, dato che siamo imperfetti, potremmo valutare male le cose anche se pensiamo di conoscere tutti i fatti. Ricordiamo, per esempio, quanto fu dispiaciuto Giona nel vedere che Geova perdonava i niniviti (Giona3:10–4:1). Eppure pensiamo al risultato di quel perdono: gli oltre 120.000 abitanti di Ninive che si pentirono furono salvati. Era stato Giona a sbagliarsi, non Geova”. Dato che siamo imperfetti, a volte nel valutare una situazione potremmo essere più severi o più tolleranti di Geova (1 Sam. 16:7). E quindi potremmo mettere in dubbio il modo in cui Geova agisce. In realtà, però, noi siamo un po’ come una persona che ha gli occhiali appannati. Per quanto si sforzi di vedere le cose in modo nitido, continuerà a vederle offuscate. In modo simile, se a volte facciamo fatica a capire il modo di agire di Geova è perché l’imperfezione offusca il nostro senso di giustizia. Ricordiamo che è il nostro punto di vista, non quello di Geova, a essere sbagliato (Ezec. 18:29)".



Anche con questa comunicazione ammettete che gli uomini che Geova impiega sono imperfetti (Romani 5:12).
Quindi le vostre istruzioni, i consigli e gli insegnamenti (anche di questa rivista), possono essere il vostro punto di vista, non quello di Geova. Di fatto vengono cambiate frequentemente.
Quindi, non è razionale porsi la domanda del paragrafo 7? “Potremmo chiederci se nell’organizzazione di Geova chi ha un certo grado di autorità segue veramente le istruzioni di Geova o se invece agisce di propria iniziativa”


Non è una contraddizione, 
e per giunta nella stessa rivista?


w03 15/9 p. 10 par. 3 “Nessuno di noi è perfetto. Perciò, nonostante le migliori intenzioni, le nostre parole non sempre edificano o rendono lode al Creatore. Quindi dobbiamo imparare a prestare attenzione a quello che diciamo. Inoltre Gesù disse: “Di ogni parola non profittevole che gli uomini avranno detto renderanno conto nel Giorno del Giudizio; poiché dalle tue parole sarai dichiarato giusto e dalle tue parole sarai condannato. (Matteo 12:36,37) Sì, il vero Dio ci ritiene responsabili di quello che diciamo".







___________________________