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giovedì 2 maggio 2024

Serie - Ci fidiamo del modo di agire di Geova? 5° Parte

 W Febbraio 2022 - ARTICOLO DI STUDIO 6

5° Parte

FIDIAMOCI DI GEOVA 
QUANDO RICEVIAMO ISTRUZIONI




Par.7
"Senz’altro siamo assolutamente convinti che Geova fa sempre ciò che è giusto. Quello che potrebbe riuscirci difficile invece è fidarci degli uomini che lui usa. Potremmo chiederci se nell’organizzazione di Geova chi ha un certo grado di autorità segue veramente le istruzioni di Geova o se invece agisce di propria iniziativa. Nei tempi biblici alcuni potrebbero aver pensato la stessa cosa. Ritorniamo agli esempi del paragrafo3. Un parente dell’uomo che fu ucciso per aver infranto la legge sul sabato avrebbe potuto chiedersi se, prima che venisse emessa la condanna a morte, Mosè avesse davvero consultato Geova. E un amico di Uria l’ittita, la cui moglie aveva commesso adulterio con Davide, avrebbe potuto concludere che Davide avesse abusato della sua posizione di re per sfuggire alla punizione che meritava. La questione è semplice: non possiamo dire di fidarci di Geova se non ci fidiamo degli uomini che lui usa per guidarci, uomini di cui lui si fida. Sono perciò le qualità spirituali che valgono agli anziani la fiducia della congregazione".


w13 15/11 p. 29 par. 13 “Per poter servire come sorvegliante un fratello deve essere “di mente sana”, nel senso che deve comprendere chiaramente i principi biblici e saperli mettere in pratica nella propria vita. Un uomo del genere è assennato, non frettoloso nell’emettere giudizi. Queste qualità valgono agli anziani la fiducia della congregazione”.

w01 15/7 p. 26 “La persona integra si comporta onestamente. Si guadagna il rispetto e la fiducia altrui”.


Sintesi


A sostegno del vostro giudizio esposto con un’affermazione perentoria, non avete riportato nessuna scrittura ne dato alcuna spiegazione. Coloro che non hanno fiducia in certi anziani, perché non possono dire di avere fiducia in Geova e nella disposizione degli anziani? Non stiamo parlando di persone che sulla base del nulla non hanno fiducia in coloro che hanno un certo grado di autorità. Vi sono fratelli che sono stati vittime di abusi di potere, violenza, ingiustizie, gravi torti ed altro da parte degli anziani.


Chi li può giudicare se non Geova stesso?

Atti 20:29 “So che dopo la mia partenza entreranno fra voi lupi rapaci, che non tratteranno il gregge con tenerezza”.

Davide a buona ragione non ebbe più fiducia nel re Saul, l’unto di Geova.

it-2 p. 893 Saul. "La seconda volta Saul, saputo che Davide si era trattenuto dall’ucciderlo, promise perfino di non fargli del male. Ma non era una promessa sincera, perché abbandonò l’inseguimento solo quando seppe che Davide era fuggito nella città filistea di Gat".

Geova stesso a un certo punto non ebbe più fiducia nel Re Saul.
1 Samuele 16:1 “Geova disse poi a Samuele: “Per quanto tempo ancora ti addolorerai per Saul, ora che io l’ho rigettato come re d’Israele?” Anziché giudicarli, non sono da lodare i fratelli che hanno subito quanto sopra spiegato da parte di coloro che hanno un certo grado di autorità e non nutrono rancore, non creano divisione in congregazione, perseverano nella fede e sono ubbidienti e sottomessi agli anziani?

Quindi, se hanno perso la fiducia in costoro, non è corretto concludere che nessuno, nemmeno il Corpo Direttivo può stabilire che non possono dire di non avere fiducia in Geova? Chiunque li giudica, non si pone al posto di Dio?

1 Corinti 4:6 “non andare oltre ciò che è scritto”.

1 Pietro 4:11 “Se uno parla, [parli] come se fossero [i] sacri oracoli di Dio”.

w94 1/10 p. 20 par. 20 “Geova ci ha dato molta libertà entro i limiti delle sue leggi e dei suoi princìpi. Gli anziani dovrebbero quindi evitare di stabilire regole quando non c’è una violazione dei princìpi scritturali. E dovrebbero tenere a freno l’eventuale tendenza a presentare le proprie opinioni personali come dogmi o a mettere avanti il proprio io quando qualcuno non è d’accordo con tali opinioni. 2 Corinti 3:17; 1 Pietro 2:16”.

Inoltre, dicendo che: "La questione è semplice, non possiamo dire di fidarci di Geova se non ci fidiamo degli uomini che lui usa per guidarci, uomini di cui lui si fida", non sottintende che Geova ha sempre incondizionatamente fiducia negli anziani, indipendentemente dalla loro condotta e/o da come trattano gli altri?

Quindi, ciò che insegnate come può dare gloria a Dio se viene descritto come una persona categorica, o bianco o nero?
Quando i fratelli perdono solitamente la fiducia in coloro che hanno un certo grado di autorità?
Come viene riportato nelle vostre comunicazioni, e sulla base delle numerose testimonianze, si perde la fiducia quando gli anziani non ammettono i loro errori ai diretti interessati e negano tutto ciò quando sono chiamati ad un confronto con altri nominati.

w88 1/12 p. 22 Quali sarebbero stati gli ultimi consigli dei due istruttori della scuola per i loro studenti? J. D. Redford ha parlato per primo sul soggetto “Ammettete i vostri errori”. Redford ha fatto notare che, pur sapendo che “tutti inciampiamo molte volte”, quando veniamo posti di fronte a un nostro errore abbiamo la tendenza a giustificarci. (Giacomo 3:2) ‘Non voler ammettere i propri errori equivale ad asserire di essere infallibili’, ha detto Redford. È saggio ammettere i propri errori. Perché? L’oratore ha spiegato: ‘Nessuno può conservare il rispetto degli altri se pretende di aver ragione anche di fronte a un evidente errore. Come si può aver fiducia in qualcuno che è disposto a sacrificare persino la verità pur di salvare le apparenze? Ammettere un errore ci rende più forti, accresce il rispetto di noi stessi. Non ammetterlo è segno di codardia, e ci indebolisce moralmente’. Applicando questi consigli pratici i diplomati saranno senz’altro aiutati ad andare d’accordo con gli altri.









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4 commenti:

  1. Serie - Riflessioni inviate anche ai singoli membri del corpo direttivo.

    Ci fidiamo del modo di agire di Geova?

    W Febbraio 2022 - ARTICOLO DI STUDIO 6

    7° Parte

    FIDIAMOCI DI GEOVA QUANDO RICEVIAMO ISTRUZIONI

    Par. 8 "Che analogia c’è tra quanto si legge in Atti 16:4,5 e il modo in cui è organizzata la congregazione cristiana oggi? Oggi Geova guida la parte terrena della sua organizzazione attraverso “lo schiavo fedele e saggio” (Matt. 24:45). Come il corpo direttivo del I°secolo, questo schiavo si prende cura dei servitori di Dio in tutto il mondo e dà istruzioni agli anziani di congregazione. (Leggi Atti 16:4,5.) Gli anziani, a loro volta, seguono queste istruzioni e le trasmettono alle congregazioni. Quindi, dimostriamo di fidarci del fatto che Geova fa sempre la cosa giusta seguendo le istruzioni che riceviamo dall’organizzazione e dagli anziani."

    Continuate a ribadire di seguire le istruzioni (JW Broadcasting, maggio 2022).

    La cosa importante da stabilire è se queste istruzioni sono il pensiero di Geova.

    È pacifico credere che le istruzioni riportate in Atti 16:4,5 erano sostenute dai principi scritturali.

    Viceversa, Geova non avrebbe fatto riportare questo episodio in una luce favorevole nella sua Parola ispirata.

    Quindi, solo quando le istruzioni del Corpo Direttivo aderiscono strettamente alla Bibbia (la massima autorità che noi e il Corpo Direttivo non deve mai scavalcare) e tanto più quando si vedono i risultati positivi si può pensare che sono il pensiero di Geova in quanto, come voi stessi ammettete, quando vi accorgete che le direttive non sono corrette vengono riviste.

    Ciò vuol dire che anche quando il Corpo Direttivo ha esaminato la Parola di Dio e pregato, le sue istruzioni possono non esprimere ancora il pensiero di Geova e ciò lo si capisce a posteriori.

    Solo la Parola ispirata di Dio è infallibile e il pensiero di Geova non cambia.

    Perciò non si possono paragonare le istruzioni dei fratelli imperfetti del Corpo Direttivo, degli anziani, cosa ben spiegata nel paragrafo 5 della medesima alle istruzioni riportate nella bibbia che hanno avuto indiscutibilmente l’approvazione di Geova.

    I fratelli del Corpo Direttivo e gli anziani, non parlano con Geova per avere la conferma che le loro istruzioni sono il suo pensiero.

    Il re Davide diede delle istruzioni e furono seguite, ma non erano il pensiero di Geova. Quale fu il risultato? Vi furono delle conseguenze disastrose.

    Da ciò impariamo che seguire le istruzioni, di per sé non conferma la vostra affermazione.

    Se le vostre istruzioni eludono, violano i principi biblici, come diverse volte è accaduto, Geova non le approva e, come nel caso di Davide, è facile che raccogliamo dei tristi risultati, cosa accaduta “nel modo” in cui siete entrati nella questione privata e mondana dei fratelli in merito alla vaccinazione che ha causato una devastante divisione alla nostra unità e alla pace nelle congregazioni.

    Nonostante i gravi errori, Geova permise a Davide di continuare a essere il re sul suo popolo concedendo la sua benedizione.

    Da ciò impariamo che l’aumento del popolo di Dio e altri aspetti rimarchevoli, non sono una prova che Geova è d’accordo quando le istruzioni non sono il suo pensiero e si riflettono negativamente sul suo popolo.

    Geova permette che accada questo ed altro in quanto è consapevole dell’imperfezione umana, inoltre apprezza la vostra devozione, le belle qualità che manifestate.

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  2. Geova dimostra che ci ama dandoci dei consigli e può impiegare chiunque, ad esempio Ietro consigliò Mosè, Sara lo fece nei confronti di suo marito e lo stesso fece Abigail con Davide.

    w06 1/8 pp. 23-24 parr. 13-14 La prima occasione fu quando fece trasportare a Gerusalemme l’arca del patto di Geova su un carro anziché a spalla dai leviti, come richiedeva la Legge. È vero che Uzza commise un grave peccato, ma in ultima analisi quel tragico epilogo fu dovuto al fatto che Davide non ebbe il dovuto rispetto per la Legge di Dio. Temere Dio significa fare le cose come dice lui. —2° Samuele 6:2-9; Numeri 4:15; 7:9.In seguito Davide, istigato da Satana, fece un censimento degli uomini d’Israele idonei alla guerra. (1° Cronache 21:1) Così facendo non mostrò il giusto timore di Dio, e di conseguenza 70.000 israeliti morirono.

    W Ottobre 2021 / ARTICOLO DI STUDIO 42 / Non smettiamo di essere fermamente convinti di avere la verità. 12. Cosa fa il Corpo Direttivo quando si rende conto che la spiegazione di un argomento ha bisogno di essere chiarita, e perché agisce in questo modo? Oggi i servitori di Dio non asseriscono di conoscere alla perfezione tutta la verità. A volte hanno commesso degli errori nello spiegare questioni dottrinali e nel prendere decisioni a livello organizzativo. Questo non dovrebbe sorprenderci, infatti le Scritture dicono chiaramente che la conoscenza accurata aumenta con il tempo (Col. 1:9,10). Geova rivela la verità in modo graduale, e noi dobbiamo essere disposti ad aspettare con pazienza che la luce della verità “[risplenda] sempre più” (Prov. 4:18). Quando si rende conto che è necessario chiarire la spiegazione di un determinato argomento, il Corpo Direttivo non esita a fare le necessarie modifiche. Mentre molte religioni della cristianità fanno cambiamenti per andare incontro ai loro fedeli o per uniformarsi a questo mondo, l’organizzazione di Geova li fa per farci avvicinare sempre di più a Lui e al modo in cui Gesù lo adorava (Giac. 4:4). Queste modifiche non si basano sulle tendenze del momento o su quello che la gente vuole sentirsi dire, ma su una comprensione più chiara delle Scritture. Noi amiamo la verità (1 Tess. 2:3,4).






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  3. Serie - Riflessioni inviate anche ai singoli membri del corpo direttivo.

    Ci fidiamo del modo di agire di Geova?

    W Febbraio 2022 - ARTICOLO DI STUDIO 6

    8° Parte

    FIDIAMOCI DI GEOVA QUANDO RICEVIAMO ISTRUZIONI

    Par. 8 "Che analogia c’è tra quanto si legge in Atti 16:4,5 e il modo in cui è organizzata la congregazione cristiana oggi? Oggi Geova guida la parte terrena della sua organizzazione attraverso “lo schiavo fedele e saggio” (Matt. 24:45). Come il corpo direttivo del I°secolo, questo schiavo si prende cura dei servitori di Dio in tutto il mondo e dà istruzioni agli anziani di congregazione. (Leggi Atti 16:4,5.) Gli anziani, a loro volta, seguono queste istruzioni e le trasmettono alle congregazioni. Quindi, dimostriamo di fidarci del fatto che Geova fa sempre la cosa giusta seguendo le istruzioni che riceviamo dall’organizzazione e dagli anziani."

    Inoltre, asserendo che dimostriamo di fidarci del fatto che Geova fa sempre la cosa giusta, seguendo sempre le istruzioni che riceviamo dall’organizzazione e dagli anziani, ciò sottintende, anche quando le istruzioni (che in seguito vengono riviste) non hanno una base scritturale, eludono, violano i principi scritturali.

    Ma non vi è nessun episodio nella Bibbia che sostenga ciò che asserite.

    Spiegato in questo in questo modo, non risulta un insegnamento antiscritturale, incomprensibile e contrasta con l’evidenza dei fatti?

    Come può questo insegnamento dare gloria a Geova se lo si descrive come una persona mutevole, approva ciò che è giusto e ciò che è sbagliato in base a quello che hanno stabilito degli uomini imperfetti, i fratelli del Corpo direttivo e gli anziani?

    Così facendo, non date piuttosto prova di anteporre i vostri punti di vista agli insegnamenti della Parola di Dio?

    Romani 2:24 Come è scritto: “Il nome di Dio è bestemmiato fra le nazioni per colpa vostra”.

    Riporto un esempio che rivela che le vostre istruzioni non sono sempre il pensiero di Geova.

    Circolare - 27 settembre 2021 - PER GLI ANZIANI.

    I fratelli sono ben consapevoli di quello che sta accadendo nel mondo e comprendono la vostra preoccupazione di non parlare contro ciò che dicono i governi, anche se è consentito farlo nel paese dove si trovano.

    Ma perché non avete esortato in base all’amore, aiutando i fratelli a ragionare sui principi biblici come ad esempio ciò che viene indicato nella scrittura di in 1 Corinti 6:12 “Tutto mi è lecito, ma non tutto è vantaggioso ?”.

    Visto che non si sta parlando di una condotta antiscritturale, di violazione dei principi biblici da parte dei fratelli, non sarebbe stata una dimostrazione che avete fiducia nei fratelli, come voi la richiedete da loro, aiutandoli a ragionare sui principi biblici, con esaustive, chiare e logiche spiegazioni?

    Non si sarebbero raggiunti ugualmente gli stessi nobili obbiettivi di proteggere il popolo di Geova mantenendo la nostra unità?

    Non è un’accusa infondata, sostenere che un cristiano è trasgressore della legge di Cesare quando di fatto non la si viola?
    Le scritture da voi riportate, non costituiscono la base scritturale per sostenere l’insegnamento di Romani 13:1,2,5.

    Le vostre istruzioni, se seguite dagli anziani e sorveglianti, porteranno questi a disassociare dei fratelli sulla base dei vostri ragionamenti umani e potrebbero calpestare la loro coscienza in quanto non vi è una base scritturale.

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  4. Se pensate che le cose non stiano così, se credete che siete nel giusto e non avete nulla da temere, da nascondere, perché non informate anche la fratellanza mondiale di questo nuovo insegnamento visto che riguarda la condotta del cristiano?

    Vi siete chiesti come le vostre espressioni: “vi vogliamo bene”, se non sono accompagnate dai fatti, come ad esempio garantire, informate i diritti dei fratelli, influiscono sui loro pensieri e sentimenti?

    Nel paragrafo 7 della medesima (come in altre comunicazioni) avete giustamente riconosciuto che: “potremmo chiederci se nell’organizzazione di Geova chi ha un certo grado di autorità …”.

    Ma avete riflettuto che se si arriva a espellere un leale servitore di Geova senza una base scritturale, è ragionevole che gli ascoltatori si chiedano: “ma quale è il vostro limite dell’autorità sulle pecore di Geova?”.

    Ma questa, non è una contraddizione?

    Geova e Gesù, possono mai approvare che venga espulsa dalla loro organizzazione dei leali servitori sulla base di ragionamenti umani?

    Quindi, la vostra autorità, non si antepone a quella di Geova che è scritta nella sua Parola ispirata?

    pag. 143 par.21 Sia che citiamo direttamente la Bibbia o no, ogni consiglio dovrebbe avere una base scritturale. Perciò gli anziani badano di non imporre la propria opinione, e di non torcere le Scritture per far sembrare che la Bibbia sostenga qualche idea personale.

    w78 1/3 p. 23 Ma significa questo che qualsiasi cosa un anziano dica si debba prendere come se venisse da Cristo stesso? Non necessariamente. Come qualsiasi altro membro della congregazione, l’anziano è un uomo imperfetto, soggetto a sbagliare in parola e opera. Infatti, il discepolo Giacomo ammise: “Tutti inciampiamo molte volte. Se uno non inciampa in parola, questi è un uomo perfetto”. (Giac. 3:2) Date le loro debolezze e imperfezioni, gli anziani devono perciò stare attenti a non permettere che le loro idee personali influiscano sull’insegnamento, sui consigli e sulla correzione che impartiscono. Se gli anziani risolvono i problemi in base alle loro opinioni personali o ai loro gusti, sono colpevoli di ignorare l’autorità di Cristo. Si elevano al di sopra di Gesù Cristo, insinuando che ci sia qualcosa di incompleto nella guida che impartisce alla congregazione. In effetti, sarebbe come se dicessero che le loro idee personali siano necessarie per completare gli insegnamenti di Gesù Cristo. — Confronta I Corinti 3:4-11.

    Romani 3:4 “No di certo! Ma sia Dio riconosciuto verace anche se ogni uomo dovesse essere riconosciuto bugiardo”

    w08 15/6 p. 30 par. 5 Se la parola dell’uomo è in contrasto con ciò che Dio dice nella sua Parola, lasciamo che ‘Dio sia trovato verace’ confidando nel messaggio della Bibbia e agendo in armonia con la volontà di Dio.

    w96 15/4 p. 30 Davide ignorò le istruzioni che Geova aveva dato (scritte nella sua Parola Ispirata; ciò che comunica il Corpo Direttivo non è ispirato) circa il modo di trasportare l’Arca, e questo provocò un disastro. La lezione è che non dovremmo mai dare la colpa a Geova dei problemi sorti perché non abbiamo seguito le sue chiare istruzioni. (Proverbi 19:3) —1/4, pagine 28, 29.

    Malachia 3:6 “Io sono Geova; non cambio”.

    Deuteronomio 32:4 “La Roccia, perfetto è ciò che fa, poiché tutte le sue vie sono giustizia. Un Dio di fedeltà che non è mai ingiusto; egli è giusto e retto”.




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