La Bibbia trattando l'argomento espulsione dice :
1Corinzi 5 Nuova Diodati
dal sito laparola.net
1 Si ode dappertutto dire che tra di voi vi è fornicazione, e una tale fornicazione che non è neppure nominata fra i gentili, cioè che uno tiene con sé la moglie del padre. 2 E vi siete addirittura gonfiati e non avete piuttosto fatto cordoglio, affinché colui che ha commesso una tale azione fosse tolto di mezzo a voi. 3 Ora io, assente nel corpo ma presente nello spirito, ho già giudicato, come se fossi presente, colui che ha commesso ciò. 4 Nel nome del nostro Signore Gesù Cristo, essendo riuniti assieme voi e il mio spirito, con il potere del Signor nostro Gesù Cristo, 5 ho deciso che quel tale sia dato in mano di Satana a perdizione della carne, affinché lo spirito sia salvato nel giorno del Signor Gesù. 6 Il vostro vanto non è buono. Non sapete che un po' di lievito fa fermentare tutta la pasta? ......... 9 Vi ho scritto nella mia epistola di non immischiarvi con i fornicatori, 10 ma non intendevo affatto con i fornicatori di questo mondo, o con gli avari, o con i ladri, o con gli idolatri, perché altrimenti dovreste uscire dal mondo. 11 Ma ora vi ho scritto di non mescolarvi con chi, facendosi chiamare fratello, sia un fornicatore, o un avaro o un idolatra, o un oltraggiatore, o un ubriacone, o un ladro; con un tale non dovete neppure mangiare. 12 Tocca forse a me giudicare quelli di fuori? Non giudicate voi quelli di dentro? 13 Ora è Dio che giudica quelli di fuori. Perciò togliete il malvagio di mezzo a voi.
Notiamo molti aspetti curiosi che non collimano con il nostro attuale metodo di procedere.
1) Paolo non parla con gli anziani e non cita nessun corpo degli anziani di Corinto. Come potete notare da soli, al capitolo 1 la sua lettera è indirizzata a tutti i fratelli, all'intera congregazione. Oggi le direttive non seguono questo modello. I casi vengono trattati in segreto tramite comitati giudiziari composti da soli anziani. Paolo nella lettera ai Corinti non fa menzione di questa procedura odierna, ma si rifà alla procedura di Matteo 18 dettata da Gesù.
2) al versetto 3 Paolo dice che lui ha già giudicato quel peccatore , deve essere espulso. Non menziona nessun comitato giudiziario.Sembrerebbe un ordine perentorio di un apostolo
3) al versetto 4 incoraggia la congregazione a riunirsi per espellere il peccatore, ancora una volta non si accenna ad alcun comitato giudiziario, ma parla all'intera congregazione . Evidentemente Paolo aveva bisogno del voto dell'intera ekklesia per procedere, almeno così sembra non ne sono certo, perché lui aveva già deciso per l'espulsione .
4) dal versetto 9 al 13 Paolo dice alla congregazione di cessare di mischiarsi con i fratelli che vengono espulsi per grave inadempienza morale non dovevano neppure mangiarci insieme. Ovviamente era un principio generale,si riferiva alla relazione di fratellanza non voleva stabilire una regola immanente e totalitaria. Non si applicava alla famiglia e neanche alle occasioni generali di vita. Non era una regola imposta, regolata da un controllo severo da parte della congregazione, Paolo emana solo un modo di trattare chi è un peccatore sfacciato.
Paolo non fa nessuna menzione di togliere il saluto formale o di educazione ad un fratello di questo genere, non gli passava nemmeno per la mente una cosa del genere. Non voleva stabilire regole farisaiche o entrare a gamba tesa nella sfera di decisioni personali su comuni aspetti della vita .
5) Agli ultimi versetti Paolo rammenta loro ( non agli anziani, ma a tutti fratelli e sorelle) che sono giudici, essi come ekklesia riunita devono giudicare questi gravi casi di condotta. Ovviamente Paolo non dice che i cristiani devono stare a giudicare i propri fratelli ergendosi da tutori dell'ordine, ma si riferisce a casi scandalosi di comportamenti sfacciati contro la morale, condannati anche da persone fuori della congregazione.
Secondo Paolo chi fa da giudice non è l'anziano singolo, un corpo di anziani o un fantomatico comitato giudiziario, bensì l'intera ekklesia la decisione finale è stata data ad essa e non ad un clero di preti o anziani.
In vista di quanto insegnano le Scritture
propongo la seguente riforma biblica.
Eliminazione entro 3 anni dei comitati giudiziari.
Disassociazione decisa dalla congregazione per mezzo di voto per alzata di mano, senza processi ne udienze ne interrogatori.
Stabilire una prassi che non mini la privacy approvata dai fratelli e in armonia con la legge di Cesare.
Eliminazione delle regole ostracizzanti tipo : Non salutare un disassociato, non parlarci ecc..ecc.... va solo troncato il rapporto di fratellanza non di umanità. Lo tratteremo come una persona non testimone con benignità, educazione, amorevole benignità, discrezione, rispetto e altre buone qualità che mostriamo tutti i giorni con le persone del vicinato o che incontriamo nella giornata.
Non ci svagheremo insieme con lui solo perché cerchiamo di fargli capire che sta sbagliando e lo invitiamo a riconsiderare la sua posizione.
E per ultimo ristabilire il peccatore appena cambia condotta, senza aspettare i tempi da burocrazia altezzosa, come minimo sei mesi, un anno o roba del genere. La seconda lettera di Paolo ai corinti fu scritta solo 6 mesi dopo e nonostante il caso fosse grave incoraggia la congregazione a riaccogliere il fratello pentito.
Speriamo che riusciamo a migliorarci come congregazione mondiale.
Un abbraccio a tutti i fratelli e sorelle che ancora sperano nel nuovo ordine mondiale
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Breve trattazione a braccio sulla riforma disassociazione e comitati giudiziari eliminati ! Che ne pensate ?
RispondiEliminaNon so se qui sia il posto giusto.
EliminaEcco.. forse solleverò un vespaio ma volevo sapere se era il caso di chiedere a gli anziani di restituirmi qualsiasi documentazione relativa alla mia disassociazione di più di 20 anni fa (riassociato dopo un anno ). Che ne pensate? I documenti dei verbali rimangono nell archivio della sala o vengono spediti betel? Quando cambio congregazione i documenti mi “seguono”?
Sai non ricordo se rimangono nell'archivio dove sei stato disassociato, per certo non vengono inviati dove ti trasferisci.
EliminaTranquillo che dove non arriva il cartaceo,arrivano i commenti o i pettegolezzi degli anziani che lasci,così che appena arrivi nella nuova congregazione,hai già il vestito addosso confezionato,anche se sono passati anni……
EliminaMalcomX
Ok, ma sarebbe saggio chiedere che tutto venga dato a me e che non ne rimanga traccia?
EliminaLa traccia rimane sempre negli archivi digitali della bufalotta……della serie
Elimina“ Dio perdona,io no “ perché loro pensano e si credono un gradino più in alto del nostro misericordioso Creatore.
MalcomX
16 Avete mai provato a togliere una macchia da un abito chiaro? Nonostante i migliori sforzi la macchia si vede ancora. Notate come Geova descrive la sua capacità di perdonare: “Benché i vostri peccati siano come lo scarlatto, saranno resi bianchi proprio come la neve; benché siano rossi come il panno cremisi, diverranno pure come la lana”. (Isaia 1:18) Il termine “scarlatto” indica un rosso molto vivace. Il “cremisi” era uno dei colori più intensi per tingere il tessuto. Con i nostri sforzi non potremo mai eliminare la macchia del peccato. Geova invece può rendere bianchi come la neve o la lana non tinta peccati che sono come lo scarlatto o il cremisi. Perciò quando Geova perdona i nostri peccati, non dobbiamo pensare che ne saremo macchiati per il resto della vita.
EliminaTestimone di vecchia data
Caro pioniere del nord, non penso che una disassociazione di 20 anni rimanga negli archivi se non era di qualche particolare rilevanza (capisci a me) In realtà potresti anche farti ridare tutto in base alla legge sulla privacy, ma ovviamente ti guarderanno storto, ma se non vuoi incarichi e non te ne importa nulla di come ti vedranno fai la richiesta. Non so se la betel tiene traccia di tutte le disassociazioni in qualche file secretato ( sarebbero degli imbecilli se lo hanno fatto) ma anche per avere incarichi dopo 3-5 anni tutto viene accantonato per sempre. ( ripeto a meno di matrimoni adulterini o altro) Ma lasciamo parlare ai più esperti come sorveglianti/anziani
Eliminatutto il cartaceo sulle disassociazioni ( all'Interno della busta c'è il nome, data della disassociazione e la scrittura del principio biblico violato) presente nell'archivio della congregazione viene distrutto passati 5 anni dalla riassociazione a meno che si tratta di abusi su minori ... quelle rimangono a tempo indeterminato.
Eliminasemplicemente che non succederà mai...purtroppo
RispondiEliminaJD
Disassociazione decisa dalla congregazione per mezzo di voto per alzata di mano
RispondiEliminaNe vedremmo delle belle, sono ancora meglio i comitati. Ti immagini che lotte ci sarebbero?
ma come farebbe la congregazione a votare per una disassociazione?
RispondiEliminail mio peccato dovrebbe essere pubblico, tutti dovrebbero sapere cosa ho fatto e poi votare?
siamo sicuri che sia meglio di come è adesso?
poi immagina se nella votazione io vedo i fratelli che votano per la mia disassociazione, quanto bene potrò volere a quelle persone?
non mi sembra un miglioramento,
più tosto parlerei di riforma nel senso che si dovrebbe dare più autogestione al singolo, meno regole e regolette da applicare a degli esecutori e più responsabilità ai peccatori,
in fin dei conti chi giudica è sempre Geova....
Mimmo le modalità vanno discusse e devono essere in armonia e il rispetto della privacy personale. Un modo potrebbe essere questo :
EliminaUn fratello vede Tizio fumare mariuana.
Gesù disse va a parlare con il fratello se capisce l'errore lo avrai guadagnato e tutto finisce li.
Se non ascolta porta con te 2 fratelli maturi e cerca di convincere bibbia alla mano e far rinsavire il cannaiolo.
Se non rinsavisce ma è sfacciato e promuove l'uso della mariuana e magari fuma mentre tu e i testimoni gli state parlando Gesù disse
Parla alla congregazione.
Come si parla alla congregazione ?
Non occorre far presenziare il cannaiolo convinto.
Si imposta una riunione di tutti i fratelli e sorelle battezzati non i bambini solo adulti e forse solo capi famiglia che si sono già consultati con moglie e parenti a casa in privato.
Un fratello scelto dalla congregazione leggerà una risoluzione da mettere ai voti enunciando solo il peccato Fumare mariuana o droga è consentito dalle Scritture ? Si leggeranno versetti attinenti e poi una dichiarazione in cui si dice che il fratello tal dei tali dice che lui non accetta più questa norma in cui la congregazione crede è stato aiutato seguendo i passi di Matteo consigliati dal Maestro ma ha rifiutato di cambiare opinione.
NOi rispettiamo la sua decisione ma ora dobbiamo decidere se questo fratello può continuare ad essere membro della nostra comunità in base alla nostra coscienza e alle Scritture a cui siamo legati ad obbedienza .
Chi è a favore della decadenza del fratello tal dei tali ?
Se si ottiene la maggioranza dei due terzi il fratello perde lo status di fratellanza o membro della congregazione.
Poi si leggeranno raccomandazioni bibliche su come va trattato. Gesù disse ti sia come un uomo delle nazioni. Va rispettato trattato con amore e benignità ma escluso dalla fratellanza spirituale e dalle occasioni di socializzazione fraterna. La congregazione comunque non stabilisce regole e ogni famiglia agirà in base alla propria coscienza quindi i limiti di rapporti saranno lasciati ai singoli.
I legami familiari restano intatti anzi si dovrebbero rafforzare per dare incoraggiamento a ritornare sui propri passi.
La famiglia cercherà di includere il figlio espulso in tutte le attività che possano incoraggiare o dare aiuto. Svago, ricreazione, studio famigliare con i dovuti accorgimenti e senza che lo studio si trasformi in una disputa altrimenti potrebbe non dare frutti sperati.
La decisione va comunicata al fratello tal dei tali che non era presente alla sessione con i risultati del voto.
Con rispetto si chiederà al tal dei tali se pensa di essere stato trattato ingiustamente o se ha qualche recriminazione rispettosa da voler fare.
Nel commiato amichevole si lascerà un trattato pre stampato con tutti i dettagli per rientrare
Occorre comunque che ogni passaggio sia verificato in base alle leggi del paese in cui si vive. Bisogna redigere uno statuto preparato appositamente e dato in copia al battesimo a tutti i fratelli in modo che sappiano tutte le procedure in caso di peccato volontario che lede la integrità scritturale della congregazione.
Tutto legale e rispettoso e trasparente.
Solo un idea che trattata a dovere essendo scritturale potrebbe risolvere molte questioni sulla trasparenza sulla privacy e sulle lamentele degli oppositori. Molti sono arrabbiati per l'ostracismo e le regole umane imposte.
In un colpo solo sparirebbero queste critiche legittime
@007
EliminaPraticamente la soluzione a tutte le strumentalizzazioni, oppressioni e storture varie.
Non a caso, come hai detto, è quello che comandano le scritture:
Matteo 18:15-17
I Corinti 5:11
Aggiungerei anche il principio di 2 Giovanni 7-11 come unico caso dove la persona vada evitate del tutto, nemmeno salutandola.
Si parla di "ingannatori", persone che vogliono minare la fede.
Di sicuro tutti i fratelli e sorelle sanno già come comportarsi di fronte a tali persone!
Ad esempio quando siamo in servizio e troviamo uno che ci offende, ci attacca o tenta di trascinarci in discorsi vuoti cosa facciamo?
Andiamo via!
E non saremmo in grado di farlo con gli ex che hanno lo stesso atteggiamento?
C'è bisogno quindi di una regola speciale per come trattarli?
Mah, io mi accontenterei che fossero riabilitati gli articoli di studio della Torre di Guarda del 15/1/1975, sarebbe già tanta roba. Quando ai comitati giudiziari, non può farsi a meno di un esame dei casi e di un accertamento dei fatti, per evitare l'espulsione immotivata e basata su dicerie o calunnie. I comitati giudiziari magari non sono scritturali, ma il corpo degli anziani deve valutare i fatti ugualmente prima di parlare alla congregazione. Nemmeno la votazione per l'espulsione mi sembra scritturale, non è come per le nomine. Non ce la vedo la congregazione di Corinto votare su quanto segnalato da Paolo, ne sull'espulsione ne sulla successiva riammissione. Da 1Timoteo 5 si comprende che gli anziani decidevano, Timoteo lo era e le istruzioni di Paolo sono chiare. Semmai in 1Timoteo 5:20 notiamo che l'intera congregazione doveva essere informata sui fatti accertati, in modo che il peccatore subisse una pubblica riprensione prima di passare a provvedimenti più drastici. Ci sarebbe stato il tempo per il peccatore di pentirsi e per la congregazione di prendere atto e vigilare su quanto stava succedendo. Questo corrisponderebbe a quanto indico' Gesù in Matteo 18:17. Se il peccatore non ascolta nemmeno la congregazione (entro un tempo ragionevole), espulsione. Il che, però, in quel tempo con tutta probabilità significava che da quel momento il peccatore espulso non doveva più farsi vedere alle adunanze, anche se non gli veniva tolto il saluto, ne gli si doveva negare compassione. Qualche perplessità sul riaccogliere i fratelli "pentiti" entro breve tempo. Attenzione, i pedofili riammessi con troppa superficialità hanno fatto ulteriori danni. Ci sono "pentiti" che sono schiavi del vizio, da certe cose non è facile uscirne...
RispondiEliminaZaccheo@ ... perché non li disassociamo tutti nostri fratelli "peccatori" (noi che siamo tutti puri, candidi e innocenti) .... si facciamo bene a non li riaccettarli nemmeno da "pentiti" entro breve tempo ( tra noi puri, candidi e innocenti) a che pro ..... disassociamo, disassociamo, disassociamo tanto Geova riconosce i suoi! ... ho sentito una frase del genere con una altro aggettivo in un diverso contesto storico, mica ne siamo divenuti la progenie? .... Zaccheo cominciamo a convincerci dei molti e tantissimi danni che le disassociazione praticate nell' organizzazione hanno fatte su BRAVISSI adoratori di Geova, e non diveniamo più adulatori i personaggi che hanno teorizzato (insegnando come divina) una dottrina che sta facendo ACQUA DA TUTTE LA PARTI.
RispondiEliminaSas@
La soluzione migliore sarebbe quella di non espellere nessuno? E' vero che si sono commesse ingiustizie nei comitati giudiziari, ma non per questo la disassociazione va abolita. La prima lettera ai Corinti fu scritta nel 50, la prima lettera a Timoteo tra il 61 e il 64. Se Paolo invita Timoteo ad essere deciso sotto questo aspetto vuol dire che le congregazioni non avevano la "disassociazione facile"... Tutt'altro! Il consiglio di Paolo di rimuovere l'uomo malvagio di tra loro in linea di massima non venne seguito e basta leggere il capitolo 3 della seconda lettera a Timoteo (scritta nel 64) e il capitolo 2 della seconda lettera di Pietro (scritta nel 65) per capire come a distanza di 15 anni la situazione fosse degenerata in diversi posti. Come in tutte le cose, ci vuole equilibrio. Certo, se in una congregazione ti ritrovi anziani da podio, fanatici e bigotti (alias ipocriti) che tutto sono tranne che pastori, le cose si mettono male e la disassociazione diventa uno strumento mal applicato in mano a irresponsabili che pascono solo se stessi e amano potere e privilegi. Ma non mi pare un motivo per abolirla. Semmai ci si dovrebbe interrogare sul perché personaggi del genere sono anziani. La riforma più importante, secondo me, è rivedere il sistema delle nomine, a partire dai SM. Sui requisiti c'è da fare una profonda riflessione. Pastori, non yesman...
EliminaZaccheo@ apprezzo moltissimo il tuo commento è un commento da vero cristiano responsabile della propria fede, me ne compiaccio, credimi sei una persona matura iritualmente. però scusami, tendi troppo a teorizzare concetti "astratti" avvenuti del primo secolo dove non si legge mai nelle lettere paroline la parola RECUPERARE, e mi spiace di non aver letto nel tuo pur validissimo commento. personalmente ho letto rapporti di fratelli che non dovevano mai essere disassociati (chi li ha letti con me si sono "lamentati" delle decisioni e dell'operato dei CG, ma non sono mai andati oltre la "lamentela", non hanno fatto nulla, come non ho fatto nulla io) i quali si sono persi del tutto dalla fede. Cristo tende la sua dottrina al RECUPERO TOTALE del peccatore .... altri, quelli venuti dopo non lo sono più o per meglio dire sono tendenziosi verso i peccatori. oggi nell'organizzazione pare c'è un gusto piacevole a disassociare, si va a caccia del peccatore per intervenire e punire.... e costui, pur non essendo più un peccatore o pur non essendo un incallito nel suo peccato, ma solo perché vuole conservare da peccatore la sua DIGNITÀ' (Cristo riconosceva la dignità anche ai peccatori) solo perché vuole essere dignitoso, beh solo per tale ragione e non in virtù dei suoi peccati, viene disassociato. e attenzione Zaccheo@, in tutto ciò non si parlerà mai di RECUPERO, mai di aiuto, mai di DIGNITÀ verso la persona ..... in sostanza si travalica persino la dottrina cristiana e paolina, c'è una sola dottrina, quella della wts, una dottrina nata, formata ed elaborata dagli anni 50 del secolo scorso, una dottrina soggettiva, dannosa, irresponsabile che ha lo scopo di proteggere un'ORGANIZZAZIONE e non la DIGNITÀ di un peccatore ...., purtroppo c'è anche da dire che è proprio questo mostro (l'organizzazione) che si vuole proteggere a tutti i costi, non sta più proteggendo se stessa e i suoi "aderenti", lentamente sta annaspando sta affondando nelle sue stesse regole e regolette rivelatesi di natura umana e meno divina. ultima cosa in tema di RECUPERO dimmi Zaccheo@: com'è possibile che andiamo a predicare ad altri tendando in tutti i modi di farli diventare dei buoni tdg, e non siamo capaci ne sappiamo ricuperare chi tra di noi ha fatto pochi o tanti errori? ma che sorta di cristiani siamo divenuti? seguaci del Cristo o di un' organizzazione umana? in buona sostanza a quale organizzazione abbiamo vendute le nostre coscienze? se è vero, com'è vero che "si sono commesse ingiustizie" nel disassociare, e non 100 o 1000 ma centinaia di migliaia di ingiustizie, perché imputare queste ingiustizie e il mancato recupero ad ANZIANI che, in quanto a peccati dovrebbero essere disassociati tra i primi solo per il fatto che hanno accettato la nomina e l'incarico da per essi immeritata? dove sono questi tipi di anziani nei CG privi di peccati e liberi da parola? dove senti per un disassociato parlare del suo recupero tra gli anziani? quale dignità conserverà un peccatore che tutti ostracizzano a motivo della decisione di anziani, puri, senza peccati, senza macchia nominati dallo spirito (CO) santo che si sono elevati in dignità sopra al fratello peccatore? per poi accorgersi, sapere che anziani del genere vengono rimossi, disassociati, espulsi alla pari della loro vittima.... e noi attribuiamo la colpa a loro? il mancato recupero a loro? questi non si sarebbero mai comportati così se non fossero stati ISTIGATI dalla macchina organizzativa, l'unica che deve essere pura, immacolata senza difetto ne peccato. .... ma questo mostro organizzativo e' sotto i nostri occhi e ne stiamo vediamo di belle. chi ha fatto tanto male non può aspettarsi del bene, chi non ha mai recuperato non sarà recuperato.... ormai è solo questione di tempo.
RispondiEliminaSas@
Carissimo Sas@,hai fatto una disamina perfetta della situazione in cui ci troviamo.
EliminaDi questo passo tra non molto ci troveremo,se già non lo siamo,peggio di altre religioni che almeno lasciano all’individuo la dignità di togliere il disturbo senza ricatti di nessun tipo.
Siamo sempre più diventati vittime di vittime,senza neanche rendersene conto.
Tutto ciò è di una tristezza e squallore,che ti lascia senza parole.
Abbiamo raschiato il fondo del barile dell’umiltà,pensando e credendo di giudicare gli altri facendo il volere di Dio,come quelli che partecipavano alle Crociate,convinti che era Dio a volerlo.
La storia si ripete e ci insegna,ma per molti la storia non gli insegna nulla,gli errori del passato non li riguardano,sono convinti di agire in nome di Dio ed eccoci qui’ a leccarci le ferite,fatte dal fuoco amico.
MalcomX
Disassociazione parte 2
RispondiEliminaAnalizziamo il contesto delle scritture, alla base delle quali viene negato un saluto ad un conservo che viene disassociato.
Seconda lettera di Giovanni: l’apostolo è preoccupato per la presenza di “ molti ingannatori”. Ovvero chi?
“Persone che non riconoscono che Gesù Cristo è venuto nella carne. Ecco chi è l’ingannatore e l’anticristo.”
“State attenti a voi stessi…Chiunque va oltre e non rimane nell’insegnamento del Cristo non ha Dio.”
Che comportamento andava adottato con costoro?
“Se qualcuno viene da voi e non porta questo insegnamento, non ricevetelo in casa e non rivolgetegli un saluto. Infatti chi gli rivolge un saluto si rende complice delle sue opere malvagie”.
Decontestualizzando tali versetti noi siamo giunti alla conclusione che chi ha fumato una sigaretta, è entrato in una discoteca, è stato debole ed ha accettato una trasfusione, ecc. vada ostracizzato, e gli vada negato un buongiorno o buonasera di educazione anche nelle scale.
Ma effettivamente, nel contesto della lettera, chi erano coloro dai quali Giovanni esortava a prendere le distanze ed in che circostanze?
Erano veri e propri apostati, i quali “non riconoscevano che Cristo era venuto nella carne”. Erano ingannatori che non rimanevano nell’insegnamento di Cristo.
Da una lettura storica del contesto, effettivamente tali individui avevano realmente l’abitudine di recarsi nelle case dei fratelli allo scopo di sovvertire la fede.
Ma cos’era in realtà che l’apostolo stava suggerendo di fare con costoro?
Il “non rivolgergli un saluto” va letto alla luce del contesto degli usi comuni e del benvenuto che all’epoca era in uso rivolgere agli ospiti che arrivavano presso la propria casa. Negli episodi della Bibbia si trovano diversi racconti nei quali il padrone di casa si esibisce varie formalità di benvenuto agli ospiti, (che oggi riterremmo esagerate, se rilette con gli occhi della nostra cultura) addirittura arrivando a dare una festa o un banchetto per gli ospiti.
Non a caso la “vecchia” traduzione del nuovo mondo con riferimenti traduce la frase non rivolgergli un saluto con “non rallegrarsi con essi”.
Come è ovvio, scambiarsi un buonasera di educazione in ascensore o sull’uscio non equivale a 2rallegrarsi" con qualcuno, azione che implica una più grande affinità ed intimità.
Si salutano ogni giorno (per mera cortesia) adulteri, fornicatori, ladri e persone di ogni sorta, senza per questo essere parte delle loro opere malvagie.
In parole povere l’apostolo stava semplicemente dicendo che se uno di questi apostati ingannatori si recava in visita presso la propria casa, la situazione era tale che non era il caso di riceverlo in casa e tantomeno di rivolgergli mille salamelecchi di benvenuto, come era costume nel luogo e nell’epoca, poiché questo avrebbe reso il padrone di casa ‘complice’ delle sue opere malvagie.
Il resto del “castello” (rifiutare il saluto di cortesia, rifiutare la telefonata, isolare e trattare da appestato ecc. chiunque abbia commesso una manchevolezza tale da essere giudicata
ostracizzante dai tre inquisitori) è farina del nostro sacco.
Ribadiamo e sottolineiamo il principio - poiché determinate per capire il punto - che, nel contesto della lettera, Giovanni sta trattando casi di GRAVE APOSTASIA.
@Mission
RispondiEliminaAvevo inoltrato una prima parte sulla disassociazione.
Ci sono stati problemi?
Al massimo la reinvio.
Disassociazione parte 1
RispondiEliminaNelle Sacre Scritture esistono provvedimenti giustamente presi a protezione della Congregazione,
ma essi non si identificano in quel guazzabuglio di versetti paravento, estrapolati dal contesto specifico a mo’ di “azzeca garbugli”, con i quali la WT giustifica questa pratica ostracizzante.
Innanzi tutto le Scritture ispirate non mettono nello stesso novero - con lo stesso trattamento - chi ha fumato una sigaretta con chi compie reati di natura ben più grave e ripugnante (adulterio, truffa, pedofilia, apostasia grave, ecc.).
Nella lettera ai Corinti Paolo fa menzione di un fatto talmente evidente e sotto gli occhi di tutti la cui notizia era arrivata per certo sino a lui, distante dal luogo. Si trattava di una condotta PALESEMENTE adultera, a carico di un individuo, chiamato “fratello” che, per scelta personale non poteva e non doveva più esser chiamato né considerato tale. Quale comitato ad hoc si sarebbe reso necessario? Nessuno.
In tale caso la Congregazione, unanime, prende ufficialmente - e ci mancherebbe - le dovute distanze da un fatto grave e sotto gli occhi di tutti.
Diverso è il caso di un conservo la cui coscienza (evidentemente addestrata) lo obbliga a confessare uno o più manchevolezze, dovute all’imperfezione umana. In nessuna parte delle Sacre Scritture la Bibbia attribuisce ad altri uomini (parimenti peccatori agli occhi di Dio) la facoltà di vagliare e/o giudicare il suo cuore ed i motivi reali o meno del suo pentimento. Anzi, in diversi passi la Parola di Dio evidenzia la totale inadeguatezza, anche dei servitori più vecchi, saggi, esperti e devoti (vedi l’episodio di Samuele, il Profeta, che giudica ciò che gli appare ‘agli occhi’, invece…), nel giudicare il cuore di altri esseri umani.
Tale facoltà spetta esclusivamente a Dio ed a Suo Figlio, non agli uomini. E, nelle Scritture, i casi nei quali alcuni uomini imperfetti hanno provato a farlo, il loro giudizio è stato fallace e diametralmente opposto a quello di Dio o di Cristo. “Tutta la Scrittura è utile per insegnare….”.
Ci sono poi casi nei quali, dopo aver fatto passi concreti per ristabilire le cose, è necessario che si “parli alla Congregazione” per arrivare ad una fine.
Personalmente, non ritengo che la Bibbia ci esorti in questo modo a di mettere i fatti intimi e personali in piazza, alla mercé di tutti, poiché questo non farebbe altro che gettare benzina sul fuoco e generare molti altri problemi (pettegolezzo, gogna, ecc.) e, non ultimo, si contravverrebbe alle leggi di Cesare che, giustamente, tutela il diritto alla riservatezza.
Immaginiamo il caso dei peccati che coinvolgono la sfera intima e sessuale.
Resta il fatto che le scritture indicano tuttavia di coinvolgere la Congregazione per peccati di una certa gravità, non risolti.
Ma in nessuna parte indicano di formulare un collegio di tre persone, di solo sesso maschile, presi dal corpo degli anziani, magari locale.
Se ho dei nemici tra gli anziani del luogo, o se il mio problema sono proprio loro, con quale metro di misura essi mi giudicheranno? Dove è scritto che il mio caso non possa invece essere trattato (anche) col supporto di altri fratelli e/o sorelle scelti, di una certa esperienza e maturità (di vita e di congregazione)?
La Bibbia non dice che chi ha peccato non abbia facoltà di richiedere nel giudizio la presenza di altre persone.
Si renderebbe opportuno ad esempio, in taluni casi, la presenza dei genitori, o di altri individui.
La lettera di Paolo mostra inoltre che egli stesso, in qualità di Sorvegliante, osservando la situazione dall'esterno, ebbe forte peso nell’esortare la congregazione ad adottare un tale estremo provvedimento di espulsione. Ciò indica che anche fratelli, non appartenenti alla congregazione locale, tra cui sorveglianti, missionari o conservi con comprovata maturità è bene che siano coinvolti se necessario - meglio se da fuori - in casi di giudizio e che non sia consuetudine essere in pochi e sempre gli stessi a fare il bello e il cattivo tempo a livello locale.
analizzando le lettere di Giovanni , in merito al saluto negato , si comprende che non si riferiva a un saluto formale, quali il buongiorno , ma quello particolare in uso allora, inoltre l'esercizio di provare ogni espressione ispirata era individuale, e individuale doveva essere la decisione di non far entrare in casa predicatori estranei al senso della buona notizia, come da costoro conosciuta attraverso la parola degli apostoli e testimoniata con opere potenti , create dallo spirito santo di Dio . Per quanto riguardo il processo a porte chiuse viene giustificato per tutelare la privacj dei soggetti o fratelli, cosa a cui contrappongo che per casi di presunta apostasia dovrebbero essere in ogni caso a porte aperte,come avviene tra gli avventisti; e magari con la partecipazione dei presenti, infatti nella regola che dove due o tre sono riuniti in modo da esserci giuridicamente, virtualmente Cristo come parola e comandamento atto a rappresentarlo ; per valutare un torto, questi due o tre avrebbero dovuto fare solo da testimoni, e enl caso non ascoltava il fratello neppure allora , informava la comunità, intera...del problema, ossia dinanzi a tutti..Ora per casi particolari, la legge di cesare difenderebbe l'imputato, pur come trasgressore , in quanto che costui potrebbe denunciare perfino gli anziani; quindi in un comitato del genere dovrebbero essere scelti dei testimoni magari dallo stesso 'imputato , o scegliendoli in modo asettico, per fare da testimoni , cioè come giuria Pertanto se scorretteza vi sarebbe da parte di tal comitato, in questo modo chi imputato potrebbe difendersi . Eliminare lidea di un comitato mi sembra estrema, poichè chi dovrebbe dunque valutare ?' Qualcuno si deve erigere a giudice, e non possiamo trasformare a giudice l'intera congregazione come corpo di persone idonee per valutare il possibile caso, Piuttosto chi dovrebbe sciogliere dalla fratellanza o legare alla fratellanza mi pare ovvio che debba essere esercitato innanzitutto dal pastore o da chi come Paolo fungeva pure da sorvegliante,poichè nel caso dei Corinti è Paolo che richiama la esigenza di avere giudici allinterno della congregazione, senza necessariamente rivolgersi alla autorità secolari , allora romane . Inoltre lasciando liberi tutti i fratelli che magari sono amici, di discuterci per conosocere cosa è successo, poi confrontando con il contesto e decidere come comportarsi, senza essere giudicato nel caso noncondivida il giudizio espresso sul fratello, espulso...magari senza causa fondata.. come chi espulso perchè fumava scoprendosi che in realtà non era vero, IO che conosco il soggetto, non potrei credere a una decisione giudiziaria fondata sulla base di prove aleatorie . esercito quindi la mia coscienza di chi far entrare a casa , e se me ne chiedono ragione dò le mie ragioni .
RispondiEliminaInsomma concludo con i versetti di Paolo dedicati ai Corinti ,per condannare questo modo cattolico di procedere . O .. per chi pensa già di regnare in virtù di un fantomatico 14, usato come baluardo come riportato su un opuscolo di studio, per dire che i pastori sono dei principi che già governano e il popolo non si deve permettere di mettere in dubbio la loro infallibilità giudiziaria, poichè di fatto si agisce come se ogni decisione giudiziaria fosse infallibile nella pratica, cioè nellla misura in cui non si è mai dimostrata l'umiltà di riconoscere la esistenza di disassociazioni ingiuste, pulite con la lavata di mano o di bocca, pronunciando la filippica parola magica, come un rosario .. Geova provvederà ( senza neppure pronunciare , aggoiungere la parola, se abbiamo sbagliato, ; per carità, sarebbe una bestemmia ) .. E certo per disassociare hanno provveduto loro, ma di rivelare lingiustizia subita ci penserà miracolosamenete Geova.. credendo con ciò di deresponsabillizzarsi da menefreghisti in aria di infallibilità.
segue
L'UNITÀ DELLE STATUE, NON DEL VERO CORPO DI CRISTO si ottiene non considerando queste parole : 1 CORINTI 5 Perciò non giudicate nulla prima del tempo, finché sia venuto il Signore, il quale metterà in luce quello che è nascosto nelle tenebre e manifesterà i pensieri dei cuori; allora ciascuno avrà la sua lode da Dio.8 Già siete sazi, già siete arricchiti, senza di noi siete giunti a regnare! E fosse pure che voi foste giunti a regnare, affinché anche noi potessimo regnare con voi!
RispondiEliminaHai compreso cosa intende vero ? Quando ha iniziato a regnare Gesù? Quando ha iniziato la sua autorità e a restaurare il suo tempio, pietre vive fondamenti di cui lui è il re? Le cose che manifesterà saranno visibili a tutti? Già siete sazi parlava di chi aveva iniziato a regnare sulla terra che invece appartiene ancora a satana ? Ma i suoi unti già erano resuscitati e rinati alla vita celeste ? Per Natale che comunque tutti i fratelli che conosco festeggiano mascherato da una riunione familiare , come del resto fa il resto del mondo che non crede nemmeno, potremmo fare ricerche spirituali su questi argomenti… e nemmeno Franz li ha fatti sulle pubblicazioni ma su tutti i documenti possibili e commentare esistenti nonché sul dizionario della settanta
EliminaRimango del idea che oramai questa regola ostracistica verrà abolita , o quanto meno molto alleggerita , faranno affidamento al buon senso del singolo .
RispondiEliminaPer quanto riguarda l’ostracismo nei riguardi dei disassociati sembra che qualcosa stia cambiando.
RispondiEliminaIn questo giro di visite il c/o , qui nel nord ovest, nei discorsi sta inserendo frasi che trasmettono più considerazione nei riguardi dei disassociati.
Nello specifico nelle situazioni che riguardano conoscenti disassociati, se c’è bisogno di fornire aiuto e assistenza.
Anche nel caso dei famigliari dare aiuto e sostegno dove serve.
Penso che dall’ultimo congresso, dove sono stati tolti i video dove non bisognava rispondere ai famigliari, sembra che la situazione stia prendendo una piega più morbida.
Sarà anche per le varie cause perse della WT, come quelle in Spagna, o in altre parti del mondo, ma ormai la paura di perdere consensi è alta di conseguenza ci si adegua.
Nella mia congregazione a proposito di barba, dopo l’annuncio fatto al mercoledì, al sabato si sono presentati in sala 5 fratelli con barba.
Ma siamo arrivati al punto di essere così repressi dal non avere una propria visione personale dei principi biblici.
Sono curioso di vedere se gli stessi si presenteranno con la barba alla visita del c/o o si nasconderanno per vergogna o altro.
Bisognerà fare come Paolo con Pietro che quando si vergognò dal mangiare con i gentili, venne ripreso pubblicamente ?
É un. Piacere leggere di qualcuno delle mie parti. Nord ovest. Spero che il tuo co si chiami come il mio che aveva il nome dell apostolo che ha dovuto metter la mano..
EliminaMa quello che ha detto il C/O era una sua opinione o ha letto da una circolare ?
EliminaPioniere del nord, ti riferisci a Tommxxx Commxxxa?
Elimina@anzianoappiedato
EliminaFaceva parte del discorso di servizio alla congregazione
EliminaNel corso degli anni il popolo di Geova ha compreso sempre più chiaramente il provvedimento della disassociazione. Non solo sono state date istruzioni particolareggiate, ma si è compreso sempre meglio che bisogna esercitare sapienza e amore, oltre che giustizia. Hanno visto la necessità di mostrare misericordia a chi è veramente pentito, e di considerare le circostanze attenuanti e qualsiasi evidenza di sincero dolore. In anni molto recenti è stato pure indicato che c’è differenza tra il comportamento che i cristiani dovrebbero tenere verso un ben noto peccatore o un pericoloso apostata e verso uno che è considerato come “un uomo delle nazioni”, a cui si può usare la comune cortesia del saluto. — Matt. 18:17; 2 Giov. 9, 10.
EliminaNon sarebbe appropriato ritornare al 1977? Testimone di vecchia data.
@testimone di vecchia data, non proferire eresie nell’intendere plausibile la disassociazione tra i TdG.
EliminaNel corso degli anni il "popolo di Geova" (?) ha compreso confusamente, ambiguamente e molto distortamente il provvedimento della disassociazione.
Questa è la realtà dei fatti nell'applicazione del “tritacarne umano” quello che si è rivelato il Sacro Macello che ha distrutto le vite di umili credenti e di fedeli galantuomini.
Non sto a soffermarmi sulle regole e regolette che hanno creato ex novo nell’estrapolare concetti biblici di comodo.
Mi soffermo, puntando l’indice sui giudici componenti un CG, contadini, lavavetri, bidelli, netturbini, postini, camerieri, camionisti, muratori e se ti va bene (per modo di dire) qualche impiegatuccio perdigiorno di banca o scansafatiche di un ente pubblico..., tutti addomesticati e manipolati a dovere dalla WTS per ridurre a brandelli e fare a pezzettini i malcapitati da far invidia al cannibale Hannibal Lecter.
Personaggi “spirituali” che lasciano spazio a “sentenze” recondite di frustrazioni: familiari, culturali, sociali, sessuali, ispirati ad ingiustizia e crudeltà.
Il giudizio prodotto sarà una disciplina chiusa, tanto quanto chiusa è l’Organizzazione dei TdG.
Il CD diviene così l’Autorità Papale unica e legittima a determinare le verità di fede e l’accensione del tritacarne nel Sacro Macello per il peccatore.
Fuori dalla dottrina indicata dal CD, non è possibile alcuna salvezza.
Una volta affermata una tale verità dal Potere umano del CD tutto può essere libera interpretazione..., anche la tua: “... il popolo di Geova ha compreso sempre più chiaramente il provvedimento della disassociazione...”.
.... ma fammi il piacere!
Grazie Felix per questo escursus ....:-))))
EliminaComponenti dei comitati giudiziari ne ho visti molti ma i peggio erano gli industriali, gli anziani ricchi, gli impiegati , e i peggio del peggio i rappresentanti, quelli facevano e fanno rabbrividire!... Comunque nessuno ha le carte in regola per giudicare i fratelli perchè Gesù disse che il compito di giudicare era delegato all'intera congregazione ( ma il giudizio finale solo a Gesù).
I comitati giudiziari sono un invenzione del Presidente della Società Knorr nel periodo 1950 in avanti. Secondo i fratelli di vecchia data negli anni 50 un grande scandalo sessuale sconvolse la betel a new york con fratelli che praticavano scambio di mogli, orge in sauna, e altro allora Knorr decise di istituire i comitati giudiziari per ripulire la congregazione e la betel.
Purtroppo nel tempo la cosa ci è sfuggita di mano, oggi ad esempio ci sono bravi fratelli che vengono disassociati senza aver fatto nulla di male e altri che rimangono dentro facendo ogni porcheria e nefandezza, protetti dal sistema che favorisce la corruzione anzichè l'onestà